20/04/2020
In nostro viaggio tra i volontari del continua. Dallo scorso 16 aprile, ai 3.200 giovani che avevano deciso di non fermarsi anche nella fase più acuta dell’emergenza -19, se ne sono aggiunti altri 20.000 che, sostenuti da propri enti di servizio civile, operano nei diversi territori del Paese per restare accanto alle nostre comunità.
Oggi ci troviamo alle pendici dell’Etna, in provincia di Catania, dove 12 ragazzi Eva, Yari, Aurora, Giusy, Miriam, Cinzia, Adriano, Gaetano, Giovanni, Alessia, Mirko, Raffaele, del della Misericordia di Nicolosi fin dal 12 marzo si sono resi disponibili alla prosecuzione del progetto dedicandosi ad attività di gestione dello sportello informativo telefonico dedicato ai cittadini di Nicolosi, alla trattazione delle richieste di “pronto farmaco” e “pronto spesa” per persone a maggiore rischio di contagio o non autosufficienti che non possono recarsi in farmacia o a fare la spesa e alla consegna dei beni a domicilio.
Aurora ci racconta: “la sera, quando torno a casa dopo il mio turno, lo stress e la stanchezza te ne fa sentire 18. Non siamo abituati ad essere attenti in tutto, a non toccare, a non parlare, a non soffermarsi, a fare velocemente, siamo sottoposti a qualcosa a cui mai avremmo pensato di andare incontro. C'è paura, tanta......ma ad ogni fine turno i ringraziamenti, la riconoscenza e i sorrisi di tutte quelle persone che sei riuscito ad aiutare con un piccolo gesto ti riempiono il cuore e ti fanno sperare in un mondo migliore.
“Il 20 Febbraio 2020 ho iniziato il mio servizio civile, spinto da una grande voglia di rendermi utile e dare una mano alla cittadinanza” così spiega la sua scelta Giovanni e continua “Il destino, tuttavia, ha messo me e i miei compagni di fronte ad una prova molto più dura e tortuosa rispetto a ciò che pensavamo. Ciò non può e non ci deve infondere paura ma consapevolezza, forza e convinzione. Sapendo che nel nostro piccolo avremmo potuto fare tanto per i più deboli, io e tutti i miei colleghi abbiamo deciso di continuare il progetto per tutti loro ma anche per noi stessi, poiché questo è il momento di dimostrare la nostra reale voglia di incarnare e fare nostri i valori che contraddistinguono la Misericordia.”
“In questa situazione di emergenza, in cui la nostra Nazione si trova in ginocchio, non me la sono sentita di tirarmi indietro ma, al contrario, è nata in me, ancora più forte, la voglia di continuare il servizio a sostegno di tutte le persone che, in questo momento vedono in noi il loro unico punto di riferimento. Essere utile alle categorie più fragili, in questo momento di particolare sofferenza per tutti, mi rende davvero orgoglioso” ci racconta Yari.
Parole semplici quelle di Adriano. “Ho deciso di proseguire il progetto, Insieme Volontariamente Attivi VIII, nonostante l'emergenza sanitaria da Covid-19, in quanto spinto da un grande senso di altruismo e per cercare di fare il possibile ed aiutare in qualsiasi modo chi è meno fortunato di me. Ho sempre apprezzato le buone azioni ricevute, anche quelle minime, e mi fa sentire meglio con me stesso compierle senza chiedere nulla in cambio. Questo virus non mi fermerà e continuerò a lottare per chiunque ne abbia bisogno.”
Miriam, ci descrive il suo stato d’animo condividendo con noi le sue riflessioni ” in un momento così difficile per l'umanità, causato da questo tremendo covid-19, non dimentichiamo che il vero potere è il servizio, l'essere utile al prossimo, custodire la gente, aver cura di ogni persona, con amore, specialmente dei bambini, degli anziani, di coloro che sono più fragili e che spesso sono nella periferia del nostro cuore . Essere consapevoli di continuare questo servizio civile significa che la nostra felicità è nel bene che facciamo, nella gioia che diffondiamo, nel sorriso che facciamo fiorire, nelle lacrime che abbiamo asciugato a chi è in difficoltà. Donare il proprio tempo per dare dei beni di necessità a persone che soffrono la fame, il freddo. Aiutarli nelle azioni quotidiane. Sono gesti che danno colore alla vita. Dio non può essere ovunque; ecco perché ha creato i suoi strumenti di vita: noi volontari”.
Tutti noi insieme, ai volontari del Servizio civile universale, sentiamo di dover lanciare un appello che siamo sicuri non cadrà nel vuoto: Sii sempre pronto ad aiutare il prossimo. Potresti essere l'unica persona disposta a farlo.