Giovanni Forgione - Antiche immagini

Giovanni Forgione - Antiche immagini Non sono graditi atteggiamenti e commenti negativi o non attinenti alle immagini.
(1)

Raccolta di illustrazioni, opere d'arte e video-foto della Campania per rivivere, attraverso testimonianze del passato, la nostra storia e le nostre tradizioni.

1865 Benevento, Arco di Traiano        Una delle prime foto di Benevento        se non la prima in assoluto.        Auto...
04/01/2025

1865 Benevento, Arco di Traiano

Una delle prime foto di Benevento
se non la prima in assoluto.
Autore: Robert Rive

Robert Rive (1817–1868) è stato un fotografo francese. Tra i suoi album, uno contiene 49 fotografie, scattate a Napoli e dintorni.
In Italia i primi esperimenti di fotografia sono condotti da Enrico Federico Jest, insieme al figlio Alessandro e Antonio Rasetti nell'ottobre del 1839 con un macchinario di loro costruzione basato sui progetti di Daguerre. Le prime fotografie italiane sono vedute della Gran Madre, di Piazza Castello e di Palazzo Reale, tutte a Torino.

A partire dal 1840 l’evoluzione dei materiali e dei componenti chimici usati determinano un miglioramento considerevole delle fotografie. Nel 1860 in Scozia, il laboratorio di George Washington Wilson produsse più di tremila cartoline al giorno con foto di paesaggi e monumenti.

Nella seconda metà dell’800 l’arte si integra con la fotografia trovando notevoli vantaggi dalle “istantanee” che permettevano un lavoro più agevole per i ritratti ed i dipinti paesaggistici. Nonostante molti detrattori nel 1860 la fotografia viene dichiarata “arte pittorica” e cioè una forma d’arte. Nello stesso periodo la fotografia diventa strumento inseparabile del viaggiatore e del giornalista come documento di eventi.

1957  Ischia, Charlie Chaplin“Sono celebre da trent’anni, ma non ero mai stato accolto come qui”. Le parole di Charlie C...
04/01/2025

1957 Ischia, Charlie Chaplin

“Sono celebre da trent’anni, ma non ero mai stato accolto come qui”. Le parole di Charlie Chaplin ad Ischia per presentare in anteprima mondiale alla stampa il film “Un re a New York“.
Charlie Chaplin con la moglie Oona O'Neill e l'attrice Dawn Addams risiede ad Ischia per tre giorni, dal 25 al 27 settembre, ospite di Angelo Rizzoli, produttore italiano.

“Charlot” si conquista la simpatia degli isolani e dei turisti, ai quali si concede senza remore e che lo sorprendono più volte a bordo del classico microtaxi a tre ruote assieme alla moglie. Chaplin visita anche Capri, a bordo del panfilo “Sereno” di Rizzoli.

Amatissimo dai bambini dell’isola, che lo seguono ovunque, l’attore, al suo sbarco, viene accolto da una festante banda del paese, che suona la colonna sonora della pellicola. Dopo la terza volta che, in occasioni e giorni diversi, la banda omaggia Chaplin con la musica del suo film, il fine umorista chiede: “Please, Funiculì funiculà“. Alle prime note della banda il tripudio è inevitabile.

La cronaca di NapoliNotte datato 25-26 settembre, recita: “Proveniente da Roma e diretto ad Ischia, Charlie Chaplin giungerà questa sera in auto a Pozzuoli, ove prenderà imbarco sul panfilo “Sereno” di Rizzoli, col quale giungerà a Lacco Ameno intorno alle ore 22. La proiezione del nuovo film di Chaplin avrà luogo nel cinema Reginella di Lacco Ameno e sarà riservata alla stampa.”

Nato a Londra nel 1889, Charlie Chaplin in questa foto a Ischia aveva 68 anni.
Fonte foto: Archivio Carbone

1854  Napoli, Rampe di S.AntonioEdward Alfred Angelo Goodall (1819-1908)Vista di Napoli dalle Rampe di Sant'Antonio Le R...
04/01/2025

1854 Napoli, Rampe di S.Antonio

Edward Alfred Angelo Goodall (1819-1908)
Vista di Napoli dalle Rampe di Sant'Antonio

Le Rampe di Sant’Antonio a Napoli nascono dal ripristino di un’antica strada di epoca greco-romana, che collegava le zone basse di Chiaia e Mergellina, con l’alta Posillipo ed in particolare con il Casale Porta Posillipo.

Il panorama che si ha la possibilità di ammirare dalle rampe di Sant’Antonio a Posillipo, dette anche tredici discese di Sant’Antonio, è sicuramente assai suggestivo e di raro fascino. La fondazione della chiesa risale al 1642 ed avvenne in un sito all'epoca scarsamente urbanizzato della città, costituito da quattro villaggi rurali collegati con Mergellina.

L’edificazione delle tredici rampe fu voluta dal viceré Ramiro de Guzman duca di Medina, come si legge anche nella lapide in latino posta sulla I rampa che sale da piazza Sannazaro, in modo da rendere il percorso più agevole per i pellegrini che intendevano raggiungere il complesso, assurto nel frattempo a santuario antoniano. Le strette e impervie curve a gomito delle rampe di Sant’Antonio permettono di vedere una Napoli misteriosa e affascinante, nuove prospettive emergono dagli scorci di queste impervie stradine. Testo: Vesuvio Live

Edward Angelo Goodall (8 giugno 1819-16 aprile 1908) è stato un paesaggista e pittore orientalista britannico. Nel dicembre 1854 Goodall fu nominato artista di guerra in Crimea per l'Illustrated London News . Fu testimone delle battaglie di Alma e Balaclava e dell'assedio di Sebastopoli. Dopo la Crimea Goodall viaggiò molto, visitando Francia, Spagna, Portogallo, Gibilterra, Egitto, Marocco e Italia. (Wikipedia)

1890  Napoli, Castel Sant’ElmoPer la sua posizione strategica, Castel Sant’Elmo ha avuto un ruolo chiave in tutti i pass...
03/01/2025

1890 Napoli, Castel Sant’Elmo

Per la sua posizione strategica, Castel Sant’Elmo ha avuto un ruolo chiave in tutti i passaggi critici della storia di Napoli.

Sorveglia tutta Napoli e si vede praticamente da ogni angolo della città. Fu costruito nel 1329 dagli Angioini, che si resero conto del potenziale strategico della collina del Vomero, e realizzarono una torre detta di Belforte.

Questa fu ampliata nel XVI secolo per volontà di Pedro de Toledo, il celebre viceré che in circa un ventennio rivoluzionò l'urbanistica della città preparando un futuro spagnolo destinato a durare secoli. È a lui che si deve la mole del castello, una struttura a forma di stella a sei punte progettata dall'ingegnere valenziano Pedro Luís Escrivà, con il preciso intento di controllare tutto il golfo di Napoli.

Nel 1587 il castello fu colpito da un fulmine che fece esplodere la polveriera: l'edificio ne uscì quasi irriconoscibile e venne ricostruito con l'apporto del Fontana, al quale si devono le carceri (tristemente utilizzate nei secoli successivi, fino agli anni Settanta del Novecento) e la chiesa di Sant'Erasmo, che ospita un monumento funebre di Pedro de Toledo, cugino del Viceré.

Risale a questo periodo anche la sistemazione della grande piazza d'armi, circondata da spalti che oggi sono uno dei punti più panoramici di Napoli: da quassù ci si può letteralmente ubriacare di vedute, dai diversi scorci su ogni angolo della città fino al mare, dal Vesuvio alle cime dell'Appennino, dalla pen*sola sorrentina alle isole del golfo.

Nel corso dei secoli il castello ha resistito a molti assedi, ha protetto Napoli ma è servito anche a dominarla. Ad esempio nel 1647 durante la rivolta capeggiata da Masaniello: il popolo, esasperato dalle condizioni miserevoli in cui versava, tentò di assaltare la fortezza, ma i suoi cannoni bombardarono la città e i rivoltosi. La repressione fu dura e mise fine a quella breve esperienza rivoluzionaria, durata solo dieci giorni.

Nel periodo della Repubblica napoletana del 1799, da Sant'Elmo, occupato dai repubblicani, si fece fuoco sugli oppositori della rivoluzione.

Fonte foto: Giorgio Sommer
Fonte testo: Natalino Russo, Luoghi di Napoli da scoprire

1960  Napoli, Stazione CentraleEccezionale ricostruzione della Stazione Centrale di Napoli a Piazza Garibaldi. Ancora no...
03/01/2025

1960 Napoli, Stazione Centrale

Eccezionale ricostruzione della Stazione Centrale di Napoli a Piazza Garibaldi. Ancora non sono riuscito a capire come abbiano fatto gli scenografi del film "Ripley" a far rinascere la vecchia stazione che oggi non esiste più così come si vede nella foto.

Le persone sono reali e non digitali, e chi ha visto la serie TV su Netflix in questi giorni si è reso conto della perfezione delle scene che sono state registrate nel 2021.

L'ipotesi che per ora ho formulato è quella di un reale marciapiedi creato in uno studio cinematografico, dove i passeggeri salgono e scendono dal treno reale, quello di destra. Lo sfondo ed il treno a sinistra sono invece dei disegni, delle scene, delle riproduzioni della vecchia stazione sovrapposte in fase di montaggio del film.

Scrive Vincenzo Capasso:
L’ipotesi più accreditata è quasi sicuramente quella dell’utilizzo del VFX, cioè gli effetti speciali aggiunti in post produzione sul girato del video tramite l’utilizzo in scena del Green/Blue screen. La scena reale è minimizzata ad una piccola ricostruzione creata dal reparto di scenografia, (da non confondere con la sceneggiatura, ad opera del reparto produttivo che si occupa della scrittura testuale di un film). Con le moderne tecnologie digitali è tutto fattibile in post produzione.

1953  Amalfi, spiaggia"Revival Antiche Immagini 2024"La foto di Lala Ausfberg ritrae ragazze e ragazzi probabilmente all...
03/01/2025

1953 Amalfi, spiaggia

"Revival Antiche Immagini 2024"

La foto di Lala Ausfberg ritrae ragazze e ragazzi probabilmente alle prime esperienze romantiche. Nel 1953 la spiaggia si presenta nella sua “veste” originaria con ciottoli e pietruzze. Oggi la presenza della sabbia e dei lidi rendono più gradevole il soggiorno dei turisti.

Lala Aufsberg, fotografa tedesca, nel 1938 frequenta la Scuola statale di artigianato e arti applicate di Weimar, dipartimento di fotografia con Walter Hege. Dopo aver superato l'esame in fotografia, nello stesso anno tornò a Sonthofen dove aprì uno studio fotografico. Dalla metà degli anni '50 la sua carriera ebbe un incremento internazionale. Viaggiò in molti paesi del mondo.

L'archivio di Lala Aufsberg consta di 46000 negativi storici dell’arte in bianco e nero nel formato 120 e 9×12 cm. e di 103 000 fotografie. I luoghi che lei ha fotografato riguardano essenzialmente Germania meridionale, Austria, Italia, Francia, Grecia ed Egitto.

1963  Autostrada Napoli-Pompei-Salerno"Revival Antiche Immagini 2024"Il primo tratto completato è stato quello Napoli-Po...
02/01/2025

1963 Autostrada Napoli-Pompei-Salerno

"Revival Antiche Immagini 2024"

Il primo tratto completato è stato quello Napoli-Pompei, terminato il 22 giugno 1929; fu questa la seconda autostrada d’Italia e la prima del Meridione. Il tratto Pompei-Salerno è stato completato il 16 luglio 1961.

L’incarico di redigere il progetto dell’autostrada da presentare al Ministero viene affidato al milanese Piero Puricelli, il massimo esperto di infrastrutture viarie della sua epoca: nel 1922 aveva realizzato il progetto della Milano-Laghi, la prima autostrada d’Italia.

L'autostrada A3 collega Napoli a Salerno. Congiunge l'A1 del Sole a nord con l'A2 del Mediterraneo a sud. Lunga 52 km, è gestita dalla Salerno Pompei Napoli S.p.A.

Fonte testo: Storie di Napoli – articolo completo nei commenti.
Fonte foto: Archivio Carbone

La A3 snoda il suo percorso iniziando da Napoli, nei pressi del porto, lambendo i paesi di Torre del Greco, Torre Annunziata, Pompei, Angri, pian piano scendendo fino a Nocera Inferiore, Cava de Tirreni e Vietri sul Mare (con vista sul Golfo di Salerno) terminando a Salerno innestandosi sulla A2 diramazione Napoli. La tratta tra Napoli e Scafati, dal 2015, è interamente a 3 corsie per carreggiata con corsia d'emergenza discontinua.

1990  Bennato, Nannini e Maradona8 giugno, partita inaugurale dei Mondiali di calcio 1990: Argentina – Camerun 0-1. Inno...
02/01/2025

1990 Bennato, Nannini e Maradona

8 giugno, partita inaugurale dei Mondiali di calcio 1990: Argentina – Camerun 0-1. Inno ufficiale dell'evento fu “Un'estate italiana” versione nostrana di To Be Number One di Giorgio Moroder e Tom Whitlock. Il brano di Edoardo Bennato e Gianna Nannini non fu solo la colonna sonora dei Mondiali '90, fu l'inno di un Paese che viveva l'ultimo boom.

"Revival Antiche Immagini 2024"
Fonte testo: Paolo Giordano – ilGiornale.it
Fonte foto: Edoardo Bennato Facebook

La prima partita dell'Italia fu con l'Austria. Inizio incerto, Carnevale in campo, Schillaci in panca, Italia inconcludente e quindi vai con i soliti ecco che schifo di squadra, l'avevo detto che il ct Vicini non ci capisce niente, manco l'Austria riusciamo a ba***re. Entra Totò e dopo 4 minuti pianta una zuccata su cross di Vialli che quasi sfonda la rete dopo aver piegato la mano del portiere austriaco.

Dopo l'urlo di Munch Tardelli al Bernabeu nell'82, le braccine agitate al cielo di uno Schillaci che zigzaga impazzito in area di rigore, restano uno dei grandi simboli del nostro entusiasmo calcistico, di quella insaziabile voglia di trovare icone nazionalpopolari che ci mettano finalmente tutti d'accordo almeno per un po'. Schillaci, quello che «ruba le gomme» come lo dileggiavano i tifosi antijuventini, era l'eroe neorealista di un mondiale nato per essere vinto. Siciliano, dizionario limitato, furiosa voglia di pallone, fame di gloria, occhi spiritati.

Notti magiche... inseguendo un goal... sotto il cielo di un'estate italiana...

1862  Sorrento, Marina PiccolaUna foto di 162 anni fa per "Revival Antiche Immagini"L'attuale porto di Sorrento è ubicat...
02/01/2025

1862 Sorrento, Marina Piccola

Una foto di 162 anni fa per "Revival Antiche Immagini"

L'attuale porto di Sorrento è ubicato in una piccola insenatura che si chiama Marina Piccola; un tempo questo luogo era chiamato Marina di Capo Cervo, dal nome del promontorio che lo sovrasta, ed è situato a pochi passi da Piazza Tasso nel centro di Sorrento.

Il porto gode di una posizione strategica nel Golfo di Napoli, vicino alle principali mete attrattive della costiera Sorrentina – Amalfitana, nonché all’Isola di Capri di Ischia e Procida. Ben collegato con il centro di Napoli e con i principali siti archeologici di Pompei e di Ercolano.

La foto è del 1862 quando la fotografia muoveva i primi passi. L'autore della foto è Robert Rive (1817-1868) un fotografo francese. Nel suo atelier napoletano erano venduti vari album di fotografie tra i quali quello intitolato "Photographies d'Italie".

Un altro suo album contiene 49 fotografie, scattate a Napoli e dintorni. Robert Rive fissò nel 1850 la sua residenza a Napoli, dove ebbe lo studio a Palazzo Serracapriola e a Palazzo Lieti. Nel 1862 assieme a Giorgio Sommer cominciò il censimento sistematico dei monumenti e della vita quotidiana raccogliendo un insieme fantastico di informazioni sulla Campania e sulla Sicilia.

1963  Napoli, coda verso il mareRevival Antiche Immagini 202415 agosto 1963. Questa foto dell'Archivio Carbone racconta ...
01/01/2025

1963 Napoli, coda verso il mare

Revival Antiche Immagini 2024

15 agosto 1963. Questa foto dell'Archivio Carbone racconta la normalità degli anni '60 quando tutti, in auto e in corriera, andavano a trascorrere il ferragosto al mare, svuotando la città.

Il luogo dello scatto non è descritto nella didascalia della foto. Probabilmente siamo su via provinciale San Gennaro che da Fuorigrotta conduce a Pozzuoli. La cittadina puteolana era meta intermedia per raggiungere i lidi del Tirreno come Licola e Varcaturo.

Scrive Admeto Verde:
Il luogo dello scatto è il primo tratto della Domiziana, la salita subito dopo il quadrivio di Agnano e l'hotel San Germano. La collinetta a sinistra si chiama Saint Laise.
L'autobus a sinistra dovrebbe essere un Fiat 306 della Sepsa, quindi la foto è successiva al 1965. L'autobus di destra dovrebbe essere della ditta Schiano o della ditta Movibile. Guardascione aveva degli OM a motore posteriore che in salita (testimonianza di autisti e meccanici) surriscaldavano.

Scrive Sandro Atena:
La foto postata é alla curva prima dell'Accademia Aeronautica che all'epoca non c'era, comunque si notano le solite auto ad ostacolare il traffico, i furbi dell'epoca.

Scrive Mario Migliore:
Si..la Domitiana nei pressi dell'Accademia Aeronautica. In quel periodo, senza la tangenziale e superstrada, era l'unica strada che portava verso Roma se non volevi prendere l'autostrada. L'autobus di sinistra e' la Sepsa quello di destra la ditta di trasposrti Guardascione.

Le auto sono abbastanza popolari ma sarebbe simpatico avere un elenco da parte dei nostri esperti. In primo piano dovrebbe essere una Dauphine Renault.

Scrive Carlo Sanfelice : In primo piano c'è una Dauphine versione prodotta dalla Alfa Romeo su licenza Renault, poi una Bianchina panoramica, le immancabili Fiat 600 e 1100/103 e si intravede una Fiat 500 Giardiniera (familiare).

Scrive Augusto Cracco:
L'autobus a sinistra è sicuramente un Fiat 309 carrozzato CANSA

Il santuario di San Gennaro alla Solfatara è uno dei più importanti edifici di culto della zona flegrea. La struttura, anche se sorge sul territorio di Pozzuoli, appartiene da secoli alle proprietà della città di Napoli.

L'attuale via provinciale "San Gennaro" è un asse viario antico che unisce Napoli a Pozzuoli. Sulla mappa del Touring Club del 1927 questa strada è la via Puteolana. E' probabile che, nel 1945, quando la Chiesa di San Gennaro alla Solfatara è stata elevata a parrocchia dal vescovo Alfonso Castaldo, la strada Puteolana sia stata rinominata come via San Gennaro.

Anni '60 Mondragone, viale MarechiaroRevival Antiche Immagini 2024Mondragone, località d'interesse turistico ed archeolo...
01/01/2025

Anni '60 Mondragone, viale Marechiaro

Revival Antiche Immagini 2024

Mondragone, località d'interesse turistico ed archeologico, è un frequentato centro termale e balneare. Diverse le strutture di interesse storico tra le quali è possibile ricordare: il Palazzo Ducale; la Chiesa di S. Anna a Monte; il Palazzo Tarcagnota; la Rocca Montis Dragonis sul monte Petrino che a circa 500 m d'altezza sovrasta la città e dalla quale si può godere un panorama unico di tutto il Golfo di Gaeta; il parco archeologico dell'Appia antica, oggetto di scavi ed indagini nei pressi del cimitero.

La città sommersa di Sinuessa è situata nella frazione di Le Vagnole, andata sotto il livello del mare in seguito al bradisismo che spinse la sua popolazione a spostarsi di pochi chilometri e soprattutto lontano dal mare. In essa si è sviluppato il quartiere storico medievale di S. Angelo, famoso per le sue tradizioni folcloristiche e per i suoi vicoletti medievali; in questo quartiere è possibile visitare il palazzo del filosofo Pietro Taglialatela.

Fonte immagine: cartolina postale.

Scrive Antonio Tonino Taglialatela:
Viale Marechiaro, guardando verso la Domitiana. A destra , quel cartello indica il ristorante Sirena. Una bellissima immagine.

Scrive Mimmo Pagnozzi:
Quante volte ho percorso questo viale dalle scuole elementari fino al mare, la sera andavo a mangiare la pizza nella pineta con una amica pagato Lire 200. Anni 50.

Scrive Franco Razzano:
Ricordo le prime corriere di Lisella da Solopaca anni 50, condotte da Oreste Lisella.

Scrive Mimmo Pagnozzi:
Il sindaco di Casagiove negli anni 50/60 don Gennaro Iannotta metteva a disposizione n.2 pulman della sua società SELAC gratis a disposizione dei cittadini di Casagiove soprattutto anziani x poter fare i fanghi di sabbia.

Scrive Clara Olga Di Cerbo:
Negli anni 60 mio padre era solito portare la famiglia a villeggiare a Mondragone, ricordo la sera le passeggiate che facevamo lungo il corso principale e la casa dove alloggiavamo per il periodo delle vacanze si trovava di fronte al ristorante "Papà Pacifico". Sono trascorsi più di sessanta anni e ho un ricordo bellissimo del periodo estivo trascorso a Mondragone.

1950 Napoli, fototessera in piazza CavourTra i tanti mestieri inventati a Napoli anche questo del fotografo ambulante-ri...
01/01/2025

1950 Napoli, fototessera in piazza Cavour

Tra i tanti mestieri inventati a Napoli anche questo del fotografo ambulante-ritrattista. Questo lavoro va oltre quello del semplice fotografo: è un arte di strada, sia per la preparazione dello scatto sia perché il fotografo-regista fornisce le impostazioni all'improvvisato attore che deve essere fotografato.

Ricordate Vittorio Marsiglia nel film "Così parlò Bellavista" nella scena in cui faceva il regista delle foto-tessera senza nemmeno avere la macchinetta? Geniale! Usava come strumento la cabina automatica dell'autoscatto in piazza Garibaldi per far recitare i soggetti che avevano necessità di foto per tessera.

Questo lavoro nato a fine '800 ed inizio '900 si è sviluppato con tecniche sempre più evolute per consegnare la fotografia nel minor tempo possibile e con una discreta qualità.

Chiamata anche fotografia "minutera" quest'arte decadde nel secondo dopoguerra a causa della diffusione di fotocamere popolari a basso costo. C'è stato chi ha perseverato anche negli anni '50 e '60 e si parla anche oggi di una rinascita dei fotografi ambulanti che per accattivare l'attenzione dei passanti sono dei veri e propri artisti di strada.

Fonte foto: Napoli Retrò

1964  Positano, Strada Statale Amalfitana"Revival Antiche Immagini"Fermata al Belvedere della MadonninaFonte foto: Archi...
31/12/2024

1964 Positano, Strada Statale Amalfitana

"Revival Antiche Immagini"

Fermata al Belvedere della Madonnina
Fonte foto: Archivio Carbone

La strana situazione che vede la guida “all’inglese” è dovuta al parcheggio della corriera; il belvedere della Madonnina, essendo molto frequentato, presenta sempre molte auto tra strada e piazzetta.

L’autista del bus proveniente da Massa Lubrense o da Sorrento, per mancanza di spazio (al Belvedere della Madonnina) è stato costretto a fermarsi sulla corsia a ridosso della montagna. Di conseguenza la FIAT bianca invade la corsia opposta per poter passare.

Sullo sfondo in alto si notano: Montepertuso a sinistra e Nocelle a destra e, in basso, anche Arienzo; tutti nel comune di Positano. Arienzo è attaccata a Positano e quindi può essere definita un quartiere più che una frazione, come lo sono Montepertuso e Nocelle che sono borghi distaccati.

I cultori del trekking riescono a vedere anche una linea immaginaria del "Sentiero degli Dei" a destra di Nocelle sotto il costone più alto; il sentiero prosegue in orrizzontale passando per la spaccata visibile tra le montagne, in fondo a destra, che corrisponde a Colle Serra.

1964  Pozzuoli, Walter Chiari al portoVia dell’Emporio a Pozzuoli è nella piazza del porto degli imbarchi delle compagni...
31/12/2024

1964 Pozzuoli, Walter Chiari al porto

Via dell’Emporio a Pozzuoli è nella piazza del porto degli imbarchi delle compagnie di navigazione. Il porto di Pozzuoli è uno degli scali marittimi più importanti della Campania, soprattutto per i collegamenti marittimi con le isole di Ischia e di Procida.

Nel marzo 2024 Walter Chiari avrebbe compiuto 100 anni perché nato a Verona nel 1924. Attore teatrale, cinematografico e televisivo, è stato uno dei più noti comici dello spettacolo italiano. Esponente di spicco della commedia all'italiana, grande mattatore sul piccolo schermo, è stato uno dei protagonisti del varietà televisivo dagli albori fino alla fine degli anni sessanta.

Oltre che come attore, divenne noto, finendo sulle prime pagine dei rotocalchi, per storie d'amore con donne famose come Elsa Martinelli, Lucia Bosè (con la quale ebbe un lungo fidanzamento), con la principessa Maria Gabriella di Savoia, con la cantante Mina, venendo descritto dalla stampa come un infaticabile dongiovanni.

Fonte testo: Wikipedia
Fonte foto: Archivio Carbone

1954  Napoli, MarechiaroNella foto la vista dalle scale di Marechiaro, con il celebre "Scuglione 'e Marechiare". Nei com...
30/12/2024

1954 Napoli, Marechiaro

Nella foto la vista dalle scale di Marechiaro, con il celebre "Scuglione 'e Marechiare". Nei commenti anche la versione attuale del luogo, 70 anni dopo. "Revival Antiche Immagini 2024"

Anticamente il borgo, sviluppato intorno a via Marechiaro, prendeva il nome dalla chiesa di Santa Maria del Faro. Il nome Marechiaro non viene, come comunemente si pensa, dalla trasparenza delle acque del mare di Posillipo, ma dalla loro quiete. Già in alcuni documenti del Regno di Sicilia si parla di mare planum tradotto in napoletano mare chianu da cui l'odierno Marechiaro.

È stato negli anni 1960 uno dei simboli della dolce vita in Italia, diventando famoso per le sue frequentazioni hollywoodiane, per i suoi ristoranti tipici che affacciano sul golfo e per il caratteristico "Scoglione".

Da Marechiaro inoltre si può ammirare la vista panoramica dell'intera città di Napoli, del Vesuvio, fino ad arrivare alla pen*sola sorrentina e all'isola di Capri che compare esattamente di fronte alla tipica spiaggetta del borgo.

Il particolare che più ha contribuito alla mitizzazione di questo borghetto è la cosiddetta Fenestella (in italiano finestrella). La leggenda narra che il poeta e scrittore napoletano Salvatore Di Giacomo, vedendo una piccola finestra sul cui davanzale c'era un garofano, ebbe l'ispirazione per quella che è una delle più celebri canzoni napoletane: Marechiare.

Fonte foto: Archivio Carbone
Fonte testo: Wikipedia

1909 Benevento, Torre della Catena"Revival Antiche Immagini". Il canale Morra, nella foto, deviato dal fiume Sabato, ali...
30/12/2024

1909 Benevento, Torre della Catena

"Revival Antiche Immagini". Il canale Morra, nella foto, deviato dal fiume Sabato, alimentava con le sue diramazioni i mulini.

La torre, a base poligonale e di forma piramidale, era un avamposto difensivo che guardava verso il Ponte Leproso e il fiume Sabato, in prossimità di Port'Arsa. Gli spigoli, fuori squadro, sono costituiti da pietre angolari di calcare locale.

Scrive Cosimo Maglione: il percorso della diramazione del fiume sabato oltre a fornire acqua veniva utilizzato per riempire anche l'anfiteatro Romano per lo spettacolo delle naumachia.

Scrive Franco Razzano: dove sono le signore sotto l'arco vi era la strada e poichè era stretta, nel periodo fascista fu abbattuto l'arco x allargare la carreggiata ed ora vi è solo il pilone angolare. e da qualche anno x preservare i reperti è stata creata una viabilità esterna alla ex torre ed una rotonda che permette agevolmente il transito del prosieguo di via torre delle catene e con un ponte sul fiume sabato che procede verso il rione libertà.

1880  Isola di NisidaIn questa spettacolare foto di Robert Rive, l’isola di Nisida è vista dalla spiaggia di Coroglio. "...
30/12/2024

1880 Isola di Nisida

In questa spettacolare foto di Robert Rive, l’isola di Nisida è vista dalla spiaggia di Coroglio. "Revival Antiche Immagini 2024".

Nisida diventa pen*sola nel 1935 quando il vecchio lazzaretto (sull'isolotto Chiuppino) venne demolito per realizzare il collegamento tra l’isola e la terraferma. Un secolo prima, nel 1840 la “rampa”, dalla spiaggia verso Posillipo, divenne strada rotabile.

Il vecchio e abbandonato lazzaretto viene abbattuto per realizzare il collegamento tra l’isola di Nisida e la terraferma. Oltre al vecchio edificio è stato demolito e tagliato anche il promontorio tufaceo su cui sorgeva.

Coroglio è una zona di Napoli a ridosso di Capo Posillipo, attraversata dall'omonima via panoramica che collega la collina di Posillipo con il quartiere di Bagnoli, di cui delimita per un tratto il lungomare.

Il tratto di ascesa alla collina di Posillipo (oggi "Discesa di Coroglio") era conosciuto in origine come "Rampa di Coroglio" o "dei tedeschi", per le esplorazioni che studiosi tedeschi fecero all'inizio dell'Ottocento nella Grotta di Seiano (che si apre sulla via).

Il toponimo (riferito all'estremità della collina di Posillipo da cui parte la strada) pare derivi dal termine napoletano "curuoglio", con cui si indica "quel cercine o torciglione di panno, che si adatta sul capo a comodo trasporto di oggetti pesanti".

Per gran parte del suo tracciato via Coroglio separa dal mare l'area dismessa dell'ex polo siderurgico dell'Italsider. La zona, nell'Ottocento a vocazione turistica e nel secolo successivo fortemente industrializzata, è oggi parte integrante dell'area di intervento dei progetti di riqualificazione urbana di "Bagnoli Futura".

1956  Maddaloni, Fausto Coppi in allenamento"Revival Antiche Immagini 2024": post del marzo 2024 con 1085 likes e 121 co...
29/12/2024

1956 Maddaloni, Fausto Coppi in allenamento

"Revival Antiche Immagini 2024": post del marzo 2024 con 1085 likes e 121 condivisioni.

Fausto Coppi arriva in treno a Napoli nel 1956 per partecipare al Giro della Campania, che aveva già vinto nel 1954 e nel 1955.

Si allena sulle strade del casertano passando per Maddaloni, strade a lui familiari perché vi si allenava già durante il servizio militare a Ercole di Caserta dal novembre 1944 al 29 aprile del 1945 come attendente di un ufficiale inglese della RAF.

Il 30 aprile 1945 ormai libero Fausto Coppi inforcò la bicicletta e risalì l’Italia devastata dalla guerra per ritornare finalmente a casa. Scriverà poi pagine di grande ciclismo che gli valsero l’appellativo di “campionissimo” che accompagna tuttora la sua leggenda.

Fonte testo: TuttoBiciWeb
Fonte foto: Archivio Carbone

Indirizzo

Via Vomero
Telese
82037

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Giovanni Forgione - Antiche immagini pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta L'azienda

Invia un messaggio a Giovanni Forgione - Antiche immagini:

Condividi