
18/06/2025
1860 Sorrento, Piazza Tasso
Ponte di porta Maggiore (oggi inesistente) che univa il Borgo con il largo del Castello. Il ponte attraversava il vallone dei Mulini.
La costruzione di Piazza Tasso avvenne riempiendo parte della valle; le attività del vallone smisero di funzionare ad inizio del Novecento per mancanza di acqua e perché, bloccato lo sbocco sul mare, aumentò notevolmente l’umidità della zona che diventò invivibile. Del mulino e della segheria restano solo ruderi coperti dalla vegetazione.
Il vallone dei Mulini di Sorrento è uno dei cinque che segnavano i confini naturali di alcuni paesi della pen*sola sorrentina.
Scrive Michelangelo Gargiulo:
La trasformazione di Sorrento iniziò il 29 settembre 1840 quando solo un voto si oppose alla demolizione del castello 'scomodo' che era in piedi dal 1459.
Il Castello Aragonese fu ingrandito nel 1506, danneggiato nel 1648 e nel 1799 fu parzialmente distrutto dalla Armata Francese quando Sorrento sostenne la monarchia Borbonica durante la Repubblica Partenopea.
Fu abbattuto nel 1843 e nel 1866 le autorità civili ebbero un'idea piuttosto bizzarra: che Sorrento non era abbastanza elegante o gentile per gli aristocratici che affluivano in città durante il Grand Tour.
Le antiche porte della città, Porta Maggiore e Porta di Massa all'estremità di via San Cesareo insieme alla maggior parte del muro difensivo orientale, furono demolite e le macerie utilizzate per riempire il 'Vallone di Mulini' a sostegno della nuova Piazza Tasso.