TERRASINI-FAVAROTTA

TERRASINI-FAVAROTTA Terrasini Favarotta un amore che non si scorda mai.
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- Ricordi
- Foto
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- Tradizioni
(no pubblicità grazie) Più tardi, Alessandra, nipote di M.
(14)

-TERRASINI STORIA DI UN GRANDE AMORE-

La storia di Terrasini

Con il decreto del 17 ottobre 1836, Ferdinando II di Borbone, Re di Sicilia, decide che il villaggio di Favarotta cessi di far parte del comune di Cinisi e venga aggregato fino al mare al comune di Terrasini. Prima di quella data Terrasini e Favarotta sono due entità territoriali che hanno avuto storia e vita diverse anche se hanno con

diviso alcuni problemi di tipo religioso.Conquistata la Sicilia da parte dei Normanni, il conte Ruggero vi inaugura il sistema feudale che già era in declino nell'Italia settentrionale e assegna le terre con diritto baronale. ai suoi compagni d'armi, che si erano particolarmente distinti.Rodolfo Bonello dei conti di Puglia viene investito del feudo e delle terre di Carini. Nel 1282 era signore delle stesse terre Palmerio Abbate che con la sua famiglia detenne tali terre fino al 1357, anno in cui il feudo comprendente anche il feudo di Terrasini venne concesso ad Ubertino La Grua. Le terre di Cinisi, con il suo casale, vengono concesse da re Manfredi ultimo degli Svevi succeduti ai Normanni, al fedele vassallo Matteo Pipitone che ne rilascia un terzo fratello Nicolò e tiene per se e gli eredi gli altri due terzi. Pipitone e sposata N. Bilingeri, lascia in eredità il feudo di Cinisi alla figlia Violante che sposa Fazio di Fazio il 24 novembre del 1350. Fazio di Fazio e Donna Violante restano senza figli e il feudo di Cinisi, che allora confinava con il feudo di Terrasini e con quello di Carini e si estendeva fino a mare, passa al monastero gregoriano di San Martino delle Scale. Il testamento di Fazio di Fazio è del 1382, quello della moglie è del 1401 e comprendono oltre al feudo anche la tonnara dell'Orsa. I padri benedettini entrati in possesso del feudo pensarono di migliorarne le condizioni e in seguito, ottenuta la licenza dal papa Paolo V nel 1616, ne cedettero parte in enfiteusi, mentre il resto lo tennero per la coltura diretta; questi avvenimenti portarono nel feudo di Cinisi nuove popolazioni facendo così aumentare di molto il numero di abitanti. Il feudo di Terrasini, concesso assieme a quello di Carini, dello Zucco ed altri ad Ubertino La Grua, rimase in potere della stessa famiglia fino alle 1599, tranne per un breve periodo nel 1500 quando Salvatore Bracco comprò il feudo che successivamente diede alla nipote Elisabetta che andò in sposa a Vincenzo La Grua signore di Carini dal 1536, riunificando i due feudi sotto lo stesso potere.Nelle 1599 Cesare La Grua e la moglie Angela Del Bosco vendettero Terrasini a Martino ed Isabella Cenami. Carini nel 1607 diventò principato, mentre nel 1629 morì il signore di Terrasini Martino Cenami ed il figlio Renzo ne prese l'investitura nel 1657. Nel 1622 il feudo di Terrasini venne messo in vendita all'asta per soddisfare i debiti della famiglia Cenami, allora Michele Gazzara comprò Terrasini per persona da

nominare. Ottenne l'investitura del feudo di Terrasini Giovanni Donato Gazzara figlio di Michele (la famiglia Gazzara proveniva da Marsala). Anna Maria Filingeri, madre di Vincenzo La Grua e la moglie di Antonino La Grua, rivendicò nel 1695 il possesso e l'investitura del feudo di Terrasini a favore del figlio, confutando con un memoriale la vendita avvenuta nel 1599. I La Grua impiantarono una causa nel 1695 per rivendicare Terrasini; nel frattempo, morto il Gazzara senza figli nel 1713, prese l'investitura del feudo Anna Bardaxi vedova Gazzara. Più tardi nel 1716 i La Grua, vincendo la causa che passò in giudicato, ritornarono padroni di Terrasini. Dall'anno 1716 fino alla fine del sistema feudale i due territori di Cinisi e Terrasini restano di proprietà il primo dei padri benedettini di San Martino delle Scale ed il secondo della dinastia dei baroni La Grua Talamanca di Carini.Cresciuta la popolazione gli abitanti di Cinisi e Terrasini si rivolsero al vescovo di Gazzara per avere eretta una Chiesa a Cinisi in quanto era disagevole per la distanza esercitare i sacramenti presso la parrocchia di Carini. Mons. Giuseppe Cicala, vescovo di Mazzara, accoglie l’istanza a condizione che gli abitanti del territorio mantengano il sacerdote incaricato e con bolla pubblicata il 1° Novembre 1676 dispone la erezione della chiesa di Cinisi intitolata a S. Fara vergine benedettina. Intanto all’estremo lembo del territorio di Cinisi accanto al torrente Furi, la presenza di uno scalo naturale che poteva accogliere delle piccole barche nonché la presenza di acque sorgenti bastevoli per i bisogni civili,attirarono alcune famiglie di pescatori che impiantarono un borgo che fu chiamato Favarotta. I padri Benedettini con bolla del 7 giugno 1707 eressero in Favarotta una chiesa dedicata a S. Rosalia, per soddisfare i bisogni religiosi dei pescatori e fu questa chiesa coadiutrice della parrocchia di S. Fara di Cinisi. Aumenta la popolazione dei due borghi di Terrasini e Favarotta, si allargò l’agglomerato urbano, crebbero i bisogni.Il popolo di Terrasini ben presto reclamò una parrocchia per sé e durò due secoli la lotta per il raggiungimento di questo fine e precisamente dal 1 Novembre 1676 al 23 Ottobre 1878 data quest’ultima del raggiungimento della personalità giuridica. I Baroni di Carini ebbero ben presto bisogno di denaro ed allora non coltivarono più le proprie terre impiegando i servi della gleba, e concessero in enfiteusi i fondi ai contadini, che così poterono ritrarre più utile e trasmetterlo agli eredi, nacque la classe sociale dei"borgesi". Con la concessione dei fondi in enfiteusi, nell’agro Carinese, fioriscono tutte le attività, si esportano prodotti dell’agricoltura come il frumento, la manna estratta dai frassini, il cotone etc.[…]



La Costituzione Siciliana del 1812 abroga il feudo, cessano le investiture, tutti i fondi vengono posseduti comme allodi, restano solo ad alcune famiglie i titoli nobiliari e le onorificenze.[…]



Il feudo di Terrasini sino alla fine del 1800 non aveva i confini attuali, in quanto si estendeva sino alla c.da "Paternella", mentre ne restavano fuori la c.da Paterna che assieme ad altri latifondi faceva parte del territorio del feudo dello Zucco, di proprietà allora del Duca D’Orleans.[…]

Più tardi con la morte del Duca D’Orleans, il 7 Maggio 1887, gli eredi smembrano e vendono per parti il suo feudo dello Zucco che già ricade in parte nel territorio di Carini e in parte in quello di Terrasini.[…]

Agli inizi del 1900 molti giovani cominciano ad emigrare negli Stati Uniti, emigrazione che continua anche dopo la Seconda Guerra Mondiale. Agli inizi degli anni ’70 il paese, grazie anche alle bellezze naturali del luogo, diviene un

centro turistico molto importante del Golfo di Castellammare. (Testo estratto da "Terrasini, elementi di una identità culturale" di D. Zerilli 1992"

18/08/2024

❗️𝘘𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘴𝘦𝘳𝘢 18 𝘈𝘨𝘰𝘴𝘵𝘰, 𝘢𝘭𝘭𝘦 𝘰𝘳𝘦 21:00, 𝘪𝘯 𝙋𝙞𝙖𝙯𝙯𝙖 𝙁𝙖𝙡𝙘𝙤𝙣𝙚 𝘽𝙤𝙧𝙨𝙚𝙡𝙡𝙞𝙣𝙤, 𝘭’𝘈𝘴𝘴𝘰𝘤𝘪𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘍𝘰𝘳𝘻𝘢 𝘦 𝘊𝘶𝘭𝘵𝘶𝘳𝘢 𝘥𝘪 𝘙𝘰𝘴𝘢 𝘔𝘦𝘴𝘴𝘪𝘯𝘢 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘵𝘢“𝙏𝙚𝙧𝙧𝙖𝙨𝙞𝙣𝙞 𝙞𝙣 𝙛𝙚𝙨𝙩”, 𝘶𝘯 𝘦𝘷𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘵𝘢 𝘪𝘭 𝘣𝘦𝘭 𝘤𝘢𝘯𝘵𝘰 𝘱𝘰𝘱𝘰𝘭𝘢𝘳𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘨𝘳𝘢𝘯𝘥𝘦 𝙍𝙤𝙨𝙖 𝘽𝙖𝙡𝙞𝙨𝙩𝙧𝙚𝙧𝙞. 𝘓'𝘦𝘷𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘴𝘢𝘳à 𝘪𝘯𝘤𝘰𝘳𝘯𝘪𝘤𝘪𝘢𝘵𝘰 𝘥𝘢 𝘪 𝙘𝙤𝙨𝙩𝙪𝙢𝙞 𝙙𝙚𝙡𝙡'800 𝙨𝙞𝙘𝙞𝙡𝙞𝙖𝙣𝙤 𝘥𝘢𝘭𝘭'𝘪𝘯𝘦𝘴𝘵𝘪𝘮𝘢𝘣𝘪𝘭𝘦 𝘷𝘢𝘭𝘰𝘳𝘦, 𝘤𝘪𝘢𝘴𝘤𝘶𝘯𝘰 𝘥𝘦𝘪 𝘲𝘶𝘢𝘭𝘪 𝘳𝘢𝘱𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘵𝘦𝘳à 𝘶𝘯 𝘧𝘰𝘳𝘵𝘦 𝘴𝘪𝘨𝘯𝘪𝘧𝘪𝘤𝘢𝘵𝘰 𝘴𝘰𝘵𝘵𝘰 𝘭'𝘢𝘴𝘱𝘦𝘵𝘵𝘰 𝙘𝙪𝙡𝙩𝙪𝙧𝙖𝙡𝙚, 𝙩𝙪𝙧𝙞𝙨𝙩𝙞𝙘𝙤, 𝙚𝙣𝙤𝙜𝙖𝙨𝙩𝙧𝙤𝙣𝙤𝙢𝙞𝙘𝙤. ✨
𝘐 𝘣𝘳𝘢𝘯𝘪 𝘴𝘢𝘳𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘦𝘴𝘦𝘨𝘶𝘪𝘵𝘪 𝘥𝘢 𝙍𝙤𝙨𝙖 𝙈𝙚𝙨𝙨𝙞𝙣𝙖, 𝘱𝘳𝘰𝘧𝘦𝘴𝘴𝘪𝘰𝘯𝘪𝘴𝘵𝘢 𝘥𝘦𝘭 𝘤𝘢𝘯𝘵𝘰 𝘱𝘰𝘱𝘰𝘭𝘢𝘳𝘦, 𝘦 𝘥𝘦𝘭 𝘤𝘢𝘯𝘵𝘰𝘳𝘦 𝙋𝙞𝙚𝙧𝙤 𝙙𝙚𝙡 𝙑𝙚𝙘𝙘𝙝𝙞𝙤. 𝘔𝘢𝘦𝘴𝘵𝘳𝘪 𝘮𝘶𝘴𝘪𝘤𝘪𝘴𝘵𝘪, 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘪𝘭 𝘧𝘢𝘮𝘰𝘴𝘪𝘴𝘴𝘪𝘮𝘰 𝘷𝘪𝘰𝘭𝘪𝘯𝘪𝘴𝘵𝘢 𝙈𝙖𝙧𝙞𝙤 𝙍𝙚𝙣𝙯𝙞, 𝘪𝘭 𝘤𝘩𝘪𝘵𝘢𝘳𝘳𝘪𝘴𝘵𝘢 𝙁𝙧𝙖𝙣𝙘𝙚𝙨𝙘𝙤 𝙈𝙖𝙧𝙞𝙖 𝙈𝙖𝙧𝙩𝙤𝙧𝙖𝙣𝙖, 𝘦 𝘭𝘢 𝘣𝘳𝘢𝘷𝘪𝘴𝘴𝘪𝘮𝘢 𝘱𝘪𝘢𝘯𝘪𝘴𝘵𝘢 𝙎𝙚𝙡𝙚𝙣𝙚 𝘽𝙧𝙪𝙣𝙤 𝘢𝘤𝘤𝘰𝘮𝘱𝘢𝘨𝘯𝘦𝘳𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘪 𝘣𝘳𝘢𝘯𝘪 𝘥𝘦𝘭 𝘤𝘰𝘯𝘤𝘦𝘳𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘮𝘶𝘴𝘪𝘤𝘢 𝘱𝘰𝘱𝘰𝘭𝘢𝘳𝘦. 🎻
𝘓𝘦 𝘮𝘶𝘴𝘪𝘤𝘩𝘦, 𝘪 𝘤𝘰𝘴𝘵𝘶𝘮𝘪 𝘭𝘦 𝘭𝘶𝘤𝘪, 𝘷𝘪 𝘧𝘢𝘳𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘷𝘪𝘷𝘦𝘳𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘦𝘮𝘰𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘣𝘦𝘭𝘭𝘪𝘴𝘴𝘪𝘮𝘦 𝘵𝘳𝘢 𝙨𝙤𝙜𝙣𝙞 𝙚 𝙧𝙚𝙖𝙡𝙩à.
Vi aspettiamo numerosi! ❤️🎤

15/06/2024

La Pro Loco di Terrasini vi invita allo stadio comunale S. Favazza, giorno 17 giugno 2024 alle ore 9:30, ad un evento promosso dalla CTA Villa Gloria di Terrasini e dal gruppo di lavoro “Circolarmente che mira al lavoro di rete sul territorio, per l’integrazione e socializzazione di utenti con disabilità psichica.
La giornata allo stadio di Terrasini verterà su giochi di squadra che vedranno come protagonisti gli operatori e gli ospiti per una giornata all’insegna del divertimento e del gioco di squadra.

18/03/2024

Dopo tanta attesa siamo lieti di presentarvi il programma per la "𝐅𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐥𝐢 𝐬𝐜𝐡𝐢𝐞𝐭𝐭𝐢".
Una festa unica al mondo, un tripudio di folklore, tradizione e tanto divertimento.
Vi aspettiamo numerosi!


02/03/2024
06/12/2023

𝑪𝒂𝒓𝒆 𝒃𝒂𝒎𝒃𝒊𝒏𝒆 𝒆 𝒄𝒂𝒓𝒊 𝒃𝒂𝒎𝒃𝒊𝒏𝒊, 𝑩𝒂𝒃𝒃𝒐 𝑵𝒂𝒕𝒂𝒍𝒆 𝒗𝒊 𝒂𝒔𝒑𝒆𝒕𝒕𝒂 𝒏𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒔𝒖𝒂 𝒄𝒂𝒔𝒆𝒕𝒕𝒂!🎅
𝑆𝑖𝑒𝑡𝑒 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑖 𝑖𝑛𝑣𝑖𝑡𝑎𝑡𝑖 𝑺𝒂𝒃𝒂𝒕𝒐 𝟗 𝑫𝒊𝒄𝒆𝒎𝒃𝒓𝒆 𝒂𝒍𝒍𝒆 𝒐𝒓𝒆 𝟏𝟕:𝟎𝟎 𝑎𝑙𝑙'𝑖𝑛𝑎𝑢𝑔𝑢𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑐𝑎𝑠𝑒𝑡𝑡𝑎 𝑑𝑖 𝐵𝑎𝑏𝑏𝑜 𝑁𝑎𝑡𝑎𝑙𝑒 𝑠𝑖𝑡𝑎 𝑖𝑛 𝑃𝑖𝑎𝑧𝑧𝑎 𝐷𝑢𝑜𝑚𝑜 3, 𝑇𝑒𝑟𝑟𝑎𝑠𝑖𝑛𝑖 🎄per un pomeriggio all'insegna del divertimento.

Babbo Natale vi aspetta dal Venerdì alla Domenica nella sua piccola casa.
Non mancate ❤️


08/09/2023

𝙊𝙜𝙜𝙞 8 𝙎𝙚𝙩𝙩𝙚𝙢𝙗𝙧𝙚 𝙨𝙞 𝙛𝙚𝙨𝙩𝙚𝙜𝙜𝙞𝙖 𝙡𝙖 𝙋𝙖𝙩𝙧𝙤𝙣𝙖 𝙙𝙞 𝙏𝙚𝙧𝙧𝙖𝙨𝙞𝙣𝙞 𝑴𝒂𝒓𝒊𝒂 𝑺𝒂𝒏𝒕𝒊𝒔𝒔𝒊𝒎𝒂 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒆 𝑮𝒓𝒂𝒛𝒊𝒆.

"𝑅𝑒𝑔𝑖𝑛𝑎 𝑑𝑖 𝑙𝑎 𝐺𝑟𝑎𝑧𝑖𝑎
𝑐ℎ𝑖 '𝑚𝑏𝑟𝑎𝑧𝑧𝑎 𝑝𝑜𝑟𝑡𝑖 𝐺𝑟𝑎𝑧𝑖𝑎,
𝑛𝑖 𝑉𝑢𝑖 𝑉𝑒𝑔𝑛𝑢 𝑝𝑖 𝑔𝑟𝑎𝑧𝑖𝑎,
𝑅𝑒𝑔𝑖𝑛𝑎 𝑓𝑎𝑐𝑖𝑡𝑖𝑚𝑖 𝐺𝑟𝑎𝑧𝑖𝑎.
𝐺𝑟𝑎𝑧𝑖𝑎 𝑀𝑎𝑟𝑖𝑎 𝑝𝑖 𝑙'𝑎𝑚𝑢𝑟𝑖 𝑅𝐼 𝑙𝑢 𝑃𝑎𝑡𝑟𝑖 𝐸𝑡𝑒𝑟𝑛𝑢,
𝑉𝑢𝑖 𝑠𝑖𝑡𝑖 𝑙𝑎 𝑀𝑎𝑡𝑟𝑖 𝑅𝐼 𝐷𝑖𝑢
𝑓𝑎𝑐𝑖𝑡𝑖𝑚𝑖 𝑔𝑟𝑎𝑧𝑖𝑎 𝑀𝑎𝑟𝑖𝑎!"
𝐴𝑢𝑔𝑢𝑟𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑎 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑖 𝑢𝑛𝑎 𝑏𝑢𝑜𝑛𝑎 𝑆𝑜𝑙𝑒𝑛𝑛𝑖𝑡𝑎̀ 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑎 𝑃𝑎𝑡𝑟𝑜𝑛𝑎!

𝗦𝗦. 𝗠𝗲𝘀𝘀𝗮 𝗢𝗥𝗘 𝟵.𝟬𝟬/𝟭𝟭.𝟯𝟬
𝗢𝗥𝗘 𝟭𝟵.𝟬𝟬 𝗦𝗮𝗻𝘁𝗮 𝗺𝗲𝘀𝘀𝗮 𝘀𝗼𝗹𝗲𝗻𝗻𝗲 𝘀𝗲𝗴𝘂𝗲
𝗣𝗥𝗢𝗖𝗘𝗦𝗦𝗜𝗢𝗡𝗘 𝗗𝗘𝗟 𝗣𝗘𝗥 𝗟𝗘 𝗩𝗜𝗘
𝗗𝗘𝗟𝗟𝗔 𝗖𝗜𝗧𝗧𝗔̀'

04/09/2023

𝙄𝙡 𝙉𝙤𝙨𝙩𝙧𝙤 𝙢𝙚𝙧𝙖𝙫𝙞𝙜𝙡𝙞𝙤𝙨𝙤 𝘿𝙪𝙤𝙢𝙤 𝙞𝙡𝙡𝙪𝙢𝙞𝙣𝙖𝙩𝙤 𝙦𝙪𝙚𝙨𝙩𝙖 𝙨𝙚𝙧𝙖.
𝙒 𝙈.𝙎𝙨. 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙚 𝙂𝙧𝙖𝙯𝙞𝙚 "𝐏𝐚𝐭𝐫𝐨𝐧𝐚 𝐝𝐢 𝐓𝐞𝐫𝐫𝐚𝐬𝐢𝐧𝐢 ".

31/08/2023

𝟭 𝗦𝗲𝘁𝘁𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲 𝟭𝟳𝟮𝟲, era notte, la gente dormiva…un forte boato e la terra tremò.
Così si sentì da Palermo fino a Trapani, caddero case, caddero chiese, la gente spaventata scese in strada.
Si contavano i morti, si cercavano i feriti.

𝐐𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐟𝐮 𝐮𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐢 𝐭𝐞𝐫𝐫𝐞𝐦𝐨𝐭𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐧𝐜𝐨𝐫𝐚 𝐨𝐠𝐠𝐢 𝐬𝐢 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐫𝐝𝐚 𝐜𝐨𝐬𝐢̀ 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐫𝐢𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐚𝐠𝐥𝐢 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐜𝐢 𝐝𝐞𝐥 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨.

La storia ci insegna che in quel piccolo borgo di Terrasini, non venne registrato nessun morto e nessun ferito.
La grande fede dei nostri padri ha visto in questo prodigio la potente intercessione della Madonna delle Grazie, che sin dal 1653 Terrasini ha venerato come Madre e Patrona.

𝗖𝗼𝘀𝗶̀ 𝘀𝗶 𝗱𝗶𝘀𝗽𝗼𝘀𝗲 : che ogni anno la notte tra il 1 e 2 Settembre le campane del Duomo suonassero a festa e davanti le case venissero accesi grandi luminarie o lumi, ed alle ore 24 nel Duomo cittadino si canti in modo solenne il TE DEUM.

𝗤𝗨𝗘𝗦𝗧𝗔 𝗘̀ 𝗦𝗧𝗢𝗥𝗜𝗔 𝗘 𝗡𝗢𝗡 𝗩𝗔 𝗗𝗜𝗠𝗘𝗡𝗧𝗜𝗖𝗔𝗧𝗔!
𝗙𝗔𝗖𝗖𝗜𝗔𝗠𝗢 𝗠𝗘𝗠𝗢𝗥𝗜𝗔 𝗗𝗜 𝗤𝗨𝗘𝗦𝗧𝗢 𝗦𝗖𝗔𝗠𝗣𝗔𝗧𝗢 𝗣𝗘𝗥𝗜𝗖𝗢𝗟𝗢, 𝗥𝗜𝗡𝗚𝗥𝗔𝗭𝗜𝗔𝗠𝗢 𝗟𝗔 𝗡𝗢𝗦𝗧𝗥𝗔 “𝗕𝗘𝗗𝗗𝗔𝗠𝗔𝗧𝗥𝗜 𝗥𝗔 𝗚𝗥𝗔𝗭𝗜𝗔”.

𝐀𝐩𝐩𝐮𝐧𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐝𝐞𝐥 𝟏 𝐒𝐞𝐭𝐭𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞 :

𝐎𝐫𝐞 𝟏𝟖:𝟑𝟎 𝐂𝐚𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐑𝐨𝐬𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐌𝐚𝐝𝐨𝐧𝐧𝐚.
𝐎𝐫𝐞 𝟏𝟗:𝟎𝟎 𝐒𝐚𝐧𝐭𝐚 𝐌𝐞𝐬𝐬𝐚 𝐞 𝐦𝐞𝐝𝐢𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞.
𝐎𝐫𝐞 𝟐𝟒:𝟎𝟎 𝐋𝐈𝐓𝐔𝐑𝐆𝐈𝐀 𝐃𝐈 𝐑𝐈𝐍𝐆𝐑𝐀𝐙𝐈𝐀𝐌𝐄𝐍𝐓𝐎, 𝐀𝐅𝐅𝐈𝐃𝐀𝐌𝐄𝐍𝐓𝐎 𝐀𝐋𝐋𝐀 𝐌𝐀𝐃𝐎𝐍𝐍𝐀 𝐄 𝐂𝐀𝐍𝐓𝐎 𝐃𝐄𝐋 “𝐓𝐄 𝐃𝐄𝐔𝐌”.

VIVA MARIA SS DELLE GRAZIE!

Di 𝙂𝙞𝙪𝙨𝙚𝙥𝙥𝙚 𝘽𝙤𝙢𝙢𝙖𝙧𝙞𝙩𝙤

27/08/2023

𝗢𝗴𝗴𝗶 𝗱𝗼𝗺𝗲𝗻𝗶𝗰𝗮 𝟮𝟳 𝗔𝗴𝗼𝘀𝘁𝗼, 𝗶𝗻𝗶𝘇𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗳𝗲𝘀𝘁𝗮 𝗣𝗮𝘁𝗿𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗶𝗻 𝗼𝗻𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝗠𝗮𝗿𝗶𝗮 𝗦𝘀. 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗚𝗿𝗮𝘇𝗶𝗲 :

𝐎𝐫𝐞 𝟏𝟗:𝟎𝟎 𝑆𝑎𝑛𝑡𝑎 𝑀𝑒𝑠𝑠𝑎 𝑆𝑜𝑙𝑒𝑛𝑛𝑒 𝑠𝑒𝑔𝑢𝑒 𝑙’𝑖𝑛𝑡𝑟𝑜𝑛𝑖𝑧𝑧𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑢𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑀𝑎𝑑𝑜𝑛𝑛𝑎.

𝗪. 𝗠𝗮𝗿𝗶𝗮 𝗦𝗮𝗻𝘁𝗶𝘀𝘀𝗶𝗺𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗚𝗿𝗮𝘇𝗶𝗲!!
𝗣𝗮𝘁𝗿𝗼𝗻𝗮 𝗱𝗶 𝗧𝗲𝗿𝗿𝗮𝘀𝗶𝗻𝗶.

.

23/08/2023

🔸Oggi, 𝟮𝟯 𝗮𝗴𝗼𝘀𝘁𝗼 , presso l'anfiteatro 𝙑𝙞𝙡𝙡𝙖 𝙖 𝙢𝙖𝙧𝙚 si terranno dalle ore 𝟭𝟴:𝟬𝟬 alle ore 𝟮𝟬:𝟬𝟬 i laboratori di circo per i bambini dai 5 ai 10 anni.

I laboratori avranno tre sessioni da 40 minuti e sono a numero chiuso ( max 20 bambini per laboratorio. )

Vi aspettiamo per condividere un pomeriggio di divertimento 🤹

🔸 Alle ore 𝟮𝟭:𝟬𝟬 invece, presso l'anfiteatro Villa a Mare, si terrà lo spettacolo di circo con tre compagnie siciliane!

Evento aperto - Vi aspettiamo!

12/08/2023

La Proloco di Terrasini è lieta di invitarvi, 𝙙𝙤𝙢𝙚𝙣𝙞𝙘𝙖 13 𝙖𝙜𝙤𝙨𝙩𝙤 alle 18:00, all’evento “𝐀𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐥𝐚 𝐟𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐥𝐢 𝐒𝐜𝐡𝐢𝐞𝐭𝐭𝐢”, anteprima estiva del tradizionale evento terrasinese, unico al mondo nel suo genere.
𝘿𝙪𝙧𝙖𝙣𝙩𝙚 𝙡’𝙚𝙫𝙚𝙣𝙩𝙤 𝙙𝙞 𝙙𝙤𝙢𝙖𝙣𝙞 𝙖𝙫𝙫𝙚𝙧𝙧𝙖̀, 𝙞𝙣𝙤𝙡𝙩𝙧𝙚, 𝙞𝙡 𝙘𝙖𝙢𝙗𝙞𝙤 𝙙𝙚𝙡 𝙘𝙤𝙢𝙞𝙩𝙖𝙩𝙤 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙛𝙚𝙨𝙩𝙖 𝙙𝙞 𝙡𝙞 𝙎𝙘𝙝𝙞𝙚𝙩𝙩𝙞.

Vi aspettiamo numerosi!!

04/08/2023

𝙎𝙖𝙗𝙖𝙩𝙤 𝟱 𝘼𝙜𝙤𝙨𝙩𝙤 𝟮𝟬𝟮𝟯 𝙖𝙡𝙡𝙚 𝙤𝙧𝙚 𝟭𝟭:𝟬𝟬 siete tutti invitati all' 𝙞𝙣𝙖𝙪𝙜𝙪𝙧𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 del nuovo 🔷️𝙄𝙉𝙁𝙊𝙋𝙊𝙄𝙉𝙏 🔸️ in 𝐏𝐢𝐚𝐳𝐳𝐚 𝐃𝐮𝐨𝐦𝐨 𝟑 𝐓𝐞𝐫𝐫𝐚𝐬𝐢𝐧𝐢.
▫️Sarà aperto 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐢 𝐢 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐢 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐨𝐫𝐞 𝟗:𝟑𝟎 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐨𝐫𝐞 𝟏𝟐:𝟑𝟎 𝐞 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐨𝐫𝐞 𝟏𝟔:𝟎𝟎 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐨𝐫𝐞 𝟏𝟗:𝟑𝟎.
Vi aspettiamo!

22/07/2023
09/07/2023

Vi invitiamo a partecipare questa mattina alla Giornata nazionale delle Pro Loco d'Italia. Vi aspettiamo fino alle 13.00 presso il parco di Torre Alba, oggi eccezionalmente aperta per l'occasione.

20/05/2023



Si comunica che dalle 16.00 di oggi fino alle ore 24.00 di domani il Dipartimento Regionale di Protezione civile ha diramato l'allerta Arancione per il rischio idraulico e meteo-idrogeologico per le province di Palermo e Trapani viste le condizioni meteorologiche previste.

S'invitano i cittadini a mantenere comportamenti di prudenza in particolare durante le condizioni meteorologiche avverse.

Indirizzo

Terrasini
90049

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TERRASINI “LA SUA STORIA”

-TERRASINI STORIA DI UN GRANDE AMORE- La storia di Terrasini Con il decreto del 17 ottobre 1836, Ferdinando II di Borbone, Re di Sicilia, decide che il villaggio di Favarotta cessi di far parte del comune di Cinisi e venga aggregato fino al mare al comune di Terrasini. Prima di quella data Terrasini e Favarotta sono due entità territoriali che hanno avuto storia e vita diverse anche se hanno condiviso alcuni problemi di tipo religioso.Conquistata la Sicilia da parte dei Normanni, il conte Ruggero vi inaugura il sistema feudale che già era in declino nell'Italia settentrionale e assegna le terre con diritto baronale. ai suoi compagni d'armi, che si erano particolarmente distinti.Rodolfo Bonello dei conti di Puglia viene investito del feudo e delle terre di Carini. Nel 1282 era signore delle stesse terre Palmerio Abbate che con la sua famiglia detenne tali terre fino al 1357, anno in cui il feudo comprendente anche il feudo di Terrasini venne concesso ad Ubertino La Grua. Le terre di Cinisi, con il suo casale, vengono concesse da re Manfredi ultimo degli Svevi succeduti ai Normanni, al fedele vassallo Matteo Pipitone che ne rilascia un terzo fratello Nicolò e tiene per se e gli eredi gli altri due terzi. Più tardi, Alessandra, nipote di M. Pipitone e sposata N. Bilingeri, lascia in eredità il feudo di Cinisi alla figlia Violante che sposa Fazio di Fazio il 24 novembre del 1350. Fazio di Fazio e Donna Violante restano senza figli e il feudo di Cinisi, che allora confinava con il feudo di Terrasini e con quello di Carini e si estendeva fino a mare, passa al monastero gregoriano di San Martino delle Scale. Il testamento di Fazio di Fazio è del 1382, quello della moglie è del 1401 e comprendono oltre al feudo anche la tonnara dell'Orsa. I padri benedettini entrati in possesso del feudo pensarono di migliorarne le condizioni e in seguito, ottenuta la licenza dal papa Paolo V nel 1616, ne cedettero parte in enfiteusi, mentre il resto lo tennero per la coltura diretta; questi avvenimenti portarono nel feudo di Cinisi nuove popolazioni facendo così aumentare di molto il numero di abitanti. Il feudo di Terrasini, concesso assieme a quello di Carini, dello Zucco ed altri ad Ubertino La Grua, rimase in potere della stessa famiglia fino alle 1599, tranne per un breve periodo nel 1500 quando Salvatore Bracco comprò il feudo che successivamente diede alla nipote Elisabetta che andò in sposa a Vincenzo La Grua signore di Carini dal 1536, riunificando i due feudi sotto lo stesso potere.Nelle 1599 Cesare La Grua e la moglie Angela Del Bosco vendettero Terrasini a Martino ed Isabella Cenami. Carini nel 1607 diventò principato, mentre nel 1629 morì il signore di Terrasini Martino Cenami ed il figlio Renzo ne prese l'investitura nel 1657. Nel 1622 il feudo di Terrasini venne messo in vendita all'asta per soddisfare i debiti della famiglia Cenami, allora Michele Gazzara comprò Terrasini per persona da nominare. Ottenne l'investitura del feudo di Terrasini Giovanni Donato Gazzara figlio di Michele (la famiglia Gazzara proveniva da Marsala). Anna Maria Filingeri, madre di Vincenzo La Grua e la moglie di Antonino La Grua, rivendicò nel 1695 il possesso e l'investitura del feudo di Terrasini a favore del figlio, confutando con un memoriale la vendita avvenuta nel 1599. I La Grua impiantarono una causa nel 1695 per rivendicare Terrasini; nel frattempo, morto il Gazzara senza figli nel 1713, prese l'investitura del feudo Anna Bardaxi vedova Gazzara. Più tardi nel 1716 i La Grua, vincendo la causa che passò in giudicato, ritornarono padroni di Terrasini. Dall'anno 1716 fino alla fine del sistema feudale i due territori di Cinisi e Terrasini restano di proprietà il primo dei padri benedettini di San Martino delle Scale ed il secondo della dinastia dei baroni La Grua Talamanca di Carini.Cresciuta la popolazione gli abitanti di Cinisi e Terrasini si rivolsero al vescovo di Gazzara per avere eretta una Chiesa a Cinisi in quanto era disagevole per la distanza esercitare i sacramenti presso la parrocchia di Carini. Mons. Giuseppe Cicala, vescovo di Mazzara, accoglie l’istanza a condizione che gli abitanti del territorio mantengano il sacerdote incaricato e con bolla pubblicata il 1° Novembre 1676 dispone la erezione della chiesa di Cinisi intitolata a S. Fara vergine benedettina. Intanto all’estremo lembo del territorio di Cinisi accanto al torrente Furi, la presenza di uno scalo naturale che poteva accogliere delle piccole barche nonché la presenza di acque sorgenti bastevoli per i bisogni civili,attirarono alcune famiglie di pescatori che impiantarono un borgo che fu chiamato Favarotta. I padri Benedettini con bolla del 7 giugno 1707 eressero in Favarotta una chiesa dedicata a S. Rosalia, per soddisfare i bisogni religiosi dei pescatori e fu questa chiesa coadiutrice della parrocchia di S. Fara di Cinisi. Aumenta la popolazione dei due borghi di Terrasini e Favarotta, si allargò l’agglomerato urbano, crebbero i bisogni.Il popolo di Terrasini ben presto reclamò una parrocchia per sé e durò due secoli la lotta per il raggiungimento di questo fine e precisamente dal 1 Novembre 1676 al 23 Ottobre 1878 data quest’ultima del raggiungimento della personalità giuridica. I Baroni di Carini ebbero ben presto bisogno di denaro ed allora non coltivarono più le proprie terre impiegando i servi della gleba, e concessero in enfiteusi i fondi ai contadini, che così poterono ritrarre più utile e trasmetterlo agli eredi, nacque la classe sociale dei"borgesi". Con la concessione dei fondi in enfiteusi, nell’agro Carinese, fioriscono tutte le attività, si esportano prodotti dell’agricoltura come il frumento, la manna estratta dai frassini, il cotone etc.[…] La Costituzione Siciliana del 1812 abroga il feudo, cessano le investiture, tutti i fondi vengono posseduti comme allodi, restano solo ad alcune famiglie i titoli nobiliari e le onorificenze.[…] Il feudo di Terrasini sino alla fine del 1800 non aveva i confini attuali, in quanto si estendeva sino alla c.da "Paternella", mentre ne restavano fuori la c.da Paterna che assieme ad altri latifondi faceva parte del territorio del feudo dello Zucco, di proprietà allora del Duca D’Orleans.[…] Più tardi con la morte del Duca D’Orleans, il 7 Maggio 1887, gli eredi smembrano e vendono per parti il suo feudo dello Zucco che già ricade in parte nel territorio di Carini e in parte in quello di Terrasini.[…] Agli inizi del 1900 molti giovani cominciano ad emigrare negli Stati Uniti, emigrazione che continua anche dopo la Seconda Guerra Mondiale. Agli inizi degli anni ’70 il paese, grazie anche alle bellezze naturali del luogo, diviene un centro turistico molto importante del Golfo di Castellammare. (Testo estratto da "Terrasini, elementi di una identità culturale" di D. Zerilli 1992"


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