29/04/2021
Ciao Arianna ❤
Ciao Arianna.
Abbiamo aspettato un giorno per scrivere qualcosa, perché ci hai sempre insegnato che bisogna seguire il proprio cuore ma che le emozioni devono essere comprese, elaborate, trasformate in punti di forza di una lucida strategia.
Ed è questo che stiamo cercando di fare, anche se sappiamo che non sentiremo più i tuoi tacchi risuonare orgogliosi lungo il corridoio, che non sentiremo più la tua risata ironica, che non verremo più affettuosamente presi in giro dalle tue battute in romagnolo e dai tuoi nomignoli che affibbiavi ad ognuno di noi.
Ognuno di noi 600 “Gente di Zerocento”, per cui avevi un pensiero, una parola, uno sprone, un progetto.
Ci hai fatto sentire sempre guidati e difesi, accolti e motivati, accompagnati e responsabilizzati.
La tua mente lucida ed il tuo cuore intraprendente li hai messi con passione a disposizione di Zerocento e quindi di tutti noi.
Li hai messi a disposizione dei tanti progetti e servizi di cui hai coltivato la crescita, il consolidamento, lo sviluppo, consapevole che quei bambini che frequentano i nidi in cui Zerocento è impegnata, quegli anziani che ci invitavi ad accudire con attenzione, quelle tante umanità addolorate in cui vedevi il senso profondo del nostro essere operatori sociali erano prima di tutto cittadini e per loro noi dovevamo impegnarci al massimo.
Tutto questo l’hai fatto con una profonda consapevolezza delle responsabilità ma al contempo con leggerezza, con ironia, quasi con disincanto.
Per noi sarai sempre così, scherzosa mentre ci fai la linguaccia, proprio come quel 28 Aprile 2012 in cui tutti noi di Zerocento abbiamo “occupato” con il nostro “orgoglio fucsia” la piazza di Faenza in occasione del nostro venticinquesimo anniversario di attività.
Qualche mese fa, in una delle tue tante interviste, hai nuovamente raccontato quel giorno come uno dei momenti della tua vita di cui sei più orgogliosa, anche se sappiamo benissimo che la cosa di cui sei più orgogliosa sono i tuoi figli e le tante persone che ti vogliono bene e con cui condividiamo questo faticoso momento.
Oggi, anche con il dolore che riempie il nostro petto, noi tutti di Zerocento siamo stati impegnati nei servizi, ma con un sorriso speciale, perché questo è quello che ci hai insegnato: le difficoltà esistono ma è nelle difficoltà che si vede chi vale veramente.
Siamo orgogliosi di ciò che siamo e di ciò che con te abbiamo imparato ad essere, e abbiamo mostrato questo nostro orgoglio indossando un piccolo fiocco fucsia.
Di carta, di raso, di cotone, bello o brutto, elaborato o minimale...
Siamo certi che tu, la nostra Presidente, quando hai visto questi 642 fiocchi fucsia, sei stata proprio orgogliosa di noi.
A chi ci ha chiesto e a chi ci chiederà il significato di quel fiocco, risponderemo che abbiamo perso la nostra Presidente, ma che non abbiamo perso la sua guida.