22/12/2023
Ripropongo questa vecchia riflessione (del 22 dicembre 2015), con - se possibile - ancor maggiore incredula amarezza: dopo otto anni, l’unica soluzione che è stata trovata sono divieti su divieti.
Ad minora.
Nell'ultimo numero di MbtAction il direttore dell'edizione americana, Mike Wirth, dedica un articolo ai sentieri più belli cu cui abbia pedalato: Moab , Squamish e Silver Star (British Columbia), Trans-Provence (Francia)... e parecchi altri. Tra cui Riva del Garda (!): ("La zona ha caratteristiche uniche ed è anche ricca di storia [...] Salendo sui percorsi presenti si incontrrano infatti [...] sentieri estremamente ripidi, esposti e molto impegnativi, ma anche di rara soddisfazione da superare").
Nello stesso numero un altro articolo riporta la prima MONDIALE (non italiana, non europea, non Emea...) di presentazione da parte di Felt (glorioso e nobile brand americano, noto ad appassionati e intenditori) dei suoi modelli 2016, sempe a Riva del Garda (a Torbole alle Busatte, per l'esattezza: io - casualmente - li ho incontrati lì). Scrive il giornalista: "Poche le zone al mondo (al mondo? Sì!) capaci di coniugare con lo stesso risultato la spettacolarità dei paesaggi con l'impegno tecnico e atletico richiestro dai percorsi". Tanto che ha deciso di chiamare due tester professionisti per provare le bici...
La domanda allora è: chi e perché vuol buttare tutto questo al... vento?