10/01/2025
LETTERA APERTA AI SOCI DEL CLUB DEL LEVRIERO
Penso che la stragrande maggioranza di Voi abbia avuto modo di vedere la puntata del 5 gennaio u.s. di Report, anche perché preannunciata da ampio battage pubblicitario, circolato efficacemente fra cinofili e pseudo cinofili. Credo che chi sia stato minimamente coinvolto in anche una sola delle vicende narrate si sia reso conto della montagna di idiozie e falsità emerse dalla “inchiesta”. Ma, più in generale, tutti coloro che sono seriamente nella cinofilia se ne sono resi conto. Io, essendo ormai da 9 anni componente del Consiglio Direttivo di ENCI, ritengo di conoscere la realtà dei fatti, così come conosco l’impegno quotidiano del Presidente Muto, dei Consiglieri, del Personale dell’Ente, ed è naturale che il fastidio che mi è cresciuto sia enorme. Perché a fronte di tanto lavoro, è stato gettato tanto discredito, con esemplificazioni che comprendevano: la razza a noi sconosciuta del “Jack Russel Terrier a pelo lungo”; il “Weimaraner dagli occhi verdi”; la pretesa che ENCI sorvegli le condizioni igienico sanitarie degli allevamenti, pur non avendone, in quanto Ente di natura privatistica, né i doveri, né tantomeno i poteri, che viceversa competono alla sanità pubblica; un analgesico come la ketamina, che permane per brevissimo tempo nell’organismo, utilizzato quale stimolante (!!) in prove di caccia svoltesi in Francia e trovato dal proprietario nel sangue del cane settimane dopo; il caso dell’ibridazione del lupo cecoslovacco, dove ENCI ha fornito alle autorità giudiziarie il pieno supporto tecnico, ricevendo gli Uffici l’encomio degli investigatori; il “pedigree falso” del famoso setter, per il quale peraltro due diversi laboratori hanno confermato, attraverso l’analisi del DNA, la corretta ascendenza indicata; le rivelazioni dell’allevatore di Pastori Tedeschi bardato da pentito di mafia. Ma, ciò che è più vicino al nostro mondo, è stata l’asserzione che le prove di racing costituiscano maltrattamento dei levrieri, che in queste occasioni subirebbero gravissimi infortuni, fino a morire sull’anello di sabbia. Sono orgoglioso di poter dire che ENCI ha messo a disposizione dei levrieristi e dei loro cani un impianto talmente ben costruito, che nei suoi due primi anni di attività, dove si sono registrati circa 2000 passaggi, non vi è stato il benché minimo infortunio, nonostante questa sia una attività sportiva e, in quanto tale, a potenziale, ragionevole, rischio. Presso i non addetti ai lavori questa congerie di falsità ha creato convinzioni e pregiudizi non solo nei confronti di ENCI, bersaglio dei sedicenti cinofili che hanno promosso questa crociata con il determinante appoggio di qualche interessato esponente politico, ma più in generale nei confronti degli allevatori e del mondo del cane di razza pura. Complimenti!
Proprio in relazione a questo, molti di Voi mi hanno chiamato o inviato messaggi, chiedendomi come sia possibile che un Socio del Club del Levriero, esperto giudice di prove di lavoro per levrieri, abbia partecipato attivamente ad un programma come quello andato in onda domenica scorsa. Ho atteso qualche giorno per rispondere, per poterlo fare con maggior lucidità e pacatezza, così cerco di farlo ora. Ma la risposta è che anche per me è difficile concepirlo.
Credo che tutti quanti conosciamo la vis polemica del personaggio, così come la sua necessità di tenere tutti ben informati della sua primogenitura su qualsiasi attività, iniziativa, idea, ecc. È certamente un protagonista. Anche in relazione a questo avrei scommesso a priori sulla sua attiva partecipazione alla crociata, anche se, sinceramente, mai avrei pensato che il prodotto messo in onda sarebbe stato di così infimo “giornalismo”. Ovviamente è suo pieno diritto manifestare le proprie opinioni e idee, ci mancherebbe! Come ha ricordato in trasmissione, ogni anno ci gratifica con i suoi interventi in assemblea ENCI. Ciò che si è scordato di dire è che i presenti di solito dissentono dalle sue proposte, manifestando tale loro orientamento con uno scarto di qualche migliaio di voti. Ciò che a mio parere non è in suo diritto è di stare col piede in due scarpe, cioè da un lato presentarsi, forte anche della qualifica di giudice ENCI, come il paladino del levrierismo, mentre partecipa dall’altro al tentativo della sua demolizione, come successo domenica scorsa. Questo crea grande imbarazzo, non solo alla presidenza di questo Club, ma anche a tanti Soci, che espressamente me lo hanno manifestato.
Per mera curiosità il giorno successivo ho visitato la sua pagina social, per capire se e come avrebbe giustificato questo comportamento che, per noi umani, appare una contraddizione enorme. Una pagina, la sua, che ogni giorno ci fornisce informazioni e riflessioni, soprattutto, ma non solo, sul mondo dei levrieri: nessun accenno alla trasmissione, né al suo intervento, ma un post in cui ricordava di essere stato pioniere protagonista della nascita del levrierismo sportivo in Italia ed un altro in cui informava di raccogliere materiale “per un libro sull’attività con i levrieri in Italia per le prove di lavoro”, del millennio scorso, ovviamente. Nella chat che segue il post, con riferimento al diffuso ostracismo nei confronti delle prove per levrieri, afferma: “Lo dico da due anni, sarebbe ora che l’Enci e il Club del Levriero spendano un po’ dei loro soldi per una campagna di informazione e di dialogo e incontro con associazioni e stampa”. Quindi, cari Soci, sappiatelo: spenderemo i Vostri soldi non per le attività, che in maniera più che degna il Club organizza da anni, ma per “campagne di informazione e di dialogo”, in modo da cercare di rimediare al discredito ed al pregiudizio che certa “informazione”, con l’attiva partecipazione di un Socio del Club del Levriero e giudice ENCI, getta sulle attività stesse.
Invece che stare con il piede in due scarpe, non sarebbe coerente avere il coraggio di fare una scelta? O dentro, o fuori. Toglierebbe dall’imbarazzo che stiamo provando me e tanti Soci del Club.
A seguito di questa mia personale riflessione, attendo contumelie e minacce di azioni legali, come da abitudine.
Auguro a tutti un miglior proseguimento d’anno con tante soddisfazioni per Voi e per i Vostri levrieri.
Il Presidente – Marcello Poli