03/01/2025
𝗣𝗲𝗿𝗼𝗰𝗰𝗵𝗶𝗼 ( #𝗔𝘀𝘀𝗼𝗺𝗮𝗿𝗶𝗻𝗮𝘀): 𝗰𝗼𝗻 𝗹𝗮 𝘀𝗲𝗻𝘁𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗧𝗮𝗿 𝗱𝗲𝗹 𝗟𝗮𝘇𝗶𝗼 𝘀𝗶 𝗰𝗵𝗶𝘂𝗱𝗲 𝗮 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗼 𝗳𝗮𝘃𝗼𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝘀𝗼 𝘀𝘂𝗹𝗹'𝗲𝗿𝗿𝗼𝗻𝗲𝗼 𝗮𝗱𝗲𝗴𝘂𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹'𝗶𝗻𝗱𝗶𝗰𝗲 𝗜𝘀𝘁𝗮𝘁 𝗱𝗲𝗶 𝗰𝗮𝗻𝗼𝗻𝗶 𝗱𝗲𝗺𝗮𝗻𝗶𝗮𝗹𝗶
Con sentenza n. 13/2025 il TAR del Lazio ha accolto il ricorso proposto dagli avvocati Rodolfo Barsi e Carmenrita Lagioia nell’interesse di Assomarinas e Blu S.p.A.– Marina Di Rimini e di altri riuniti, annullando il Decreto Ministeriale che disponeva l’incremento dei canoni demaniali marittimi del +25,15%.
In particolare, il Giudice Amministrativo ha ritenuto fondata la censura di illegittimità del Decreto Ministeriale “per aver impiegato un indice statistico non contemplato dalla fonte primaria”, ovvero per aver sostituito l’indice previsto dal legislatore con altro del quale ha sancito l’assoluta diversità. Il TAR ha, infatti, stabilito che tale sostituzione “finisce in realtà, nel momento in cui è impiegata anche per l’aggiornamento dei canoni demaniali e non per finalità eminentemente statistiche, per violare la scelta del legislatore, per niente neutrale, ma espressione di valutazioni propriamente politiche; scelta che soltanto tale organo può in ipotesi modificare”.
Il TAR dichiarando illegittimo l’impugnato decreto ministeriale, in quanto non sorretto a livello normativo da alcuna scelta di politica legislativa, lo ha di fatto annullato unitamente all’ordine di introito emesso a carico di Marina Blu S.p.A.
Trattandosi di una pronuncia che ha rilevanza e portata generale anche tutti gli atti esecutivi emanati in applicazione del decreto annullato devono intendersi caducati. Le Autorità dovranno pertanto rideterminare i canoni escludendo l’applicazione del +25,15% e le somme che risulteranno versate in conseguenza dell’incremento annullato dovranno andare a scomputo dei canoni a ve**re.
“Siamo estremamente soddisfatti del risultato raggiunto – dichiara il Presidente di Assomarinas Roberto Perocchio – frutto di un lavoro tenace e costante che ci ha portato a proseguire con convinzione il contenzioso in sede di giustizia amministrativa e a veder accolte le nostre richieste valorizzando l’operato della nostra Associazione".
Roma, 2 gennaio 2025