30/10/2024
Come descrivere la sensazione che ti avvolge quando un viaggio volge al termine e lasci un paese che ti ha rapito l'anima? Il Vietnam è stato un incontro inaspettatp, di contrasti ed emozioni che all'inizio sembravano fin troppo intensi. Un caos di traffico mai visto, strade animate da voci e clacson, sporcizia ovunque e un caldo umido che ti abbraccia senza tregua. Il primo impatto è stato travolgente, quasi ostile. Qui, semafori e le strisce pedonali sono più un consiglio che una regola.
Ma è bastato poco, solo qualche ora e tutto cambia. A un certo punto la confusione si è trasformata in un ritmo familiare, le luci della città in bagliori di vita, e il vociare e clacson dei motorni in un coro che mi parla.
Il sorriso dei vietnamiti è come un raggio di sole che filtra tra le foglie di una giungla f***a: caldo, sincero, ospitale. È un sorriso che porta con sé l’essenza di una gentilezza antica, come se ogni volto fosse la porta aperta di una casa che ti accoglie. Non è un gesto formale, ma uno sguardo che parla, che racconta storie di un popolo forte, paziente e pieno di speranza.
In Vietnam lascio il cuore e, forse, anche qualche lacrima.