Mi chiamo Barbara e sono un'antropologa, storica e guida turistica. Il barbaro è lo straniero, chi sta fuori, chi viene da fuori. Chi viene con un altro modo di vedere e di fare il mondo, con un altro punto di vista. Il romano è il cittadino, che sta dentro, che è nato dentro. Con il punto di vista di chi sta a casa propria. Siamo tutti i barbari di qualcun altro. I romani erano barbari per i Grec
i, i Goti erano barbari per i Romani, i saraceni erano barbari per i Goti, i Franchi lo erano per gli Arabi…
Quando ci si approccia alla Storia, ai fatti accaduti, ai personaggi che quei fatti hanno deciso e attuato, bisogna sempre ricordarsi di tutti: del punto di vista di quelli di dentro e del punto di vista di quelli di fuori. Senza riverenze nei confronti di nessuno, e senza peli sulla lingua. Bisogna esaminare tutto, dai grandi rivolgimenti universali al piccolo aneddoto familiare ricordando sempre che le voci narranti possono essere molteplici, e solo ascoltandole tutte possiamo davvero comprendere un luogo, un tempo, una storia. E innamorarcene. Questa è l’idea della Guida Barbara: raccontare la storia di un territorio con il più ampio punto di vista possibile. Ogni viaggiatore è un po’ barbaro in terra straniera. Il mio lavoro di guida è quello di una traduttrice, di una mediatrice tra le immagini, le conoscenze, i desideri nella mente dei viaggiatori e la realtà complessa del luogo dove sono nata. Sono nata romana, ma barbara nel nome e nel cuore. I luoghi, come le persone, sono complessi. Mostrano la parte migliore e nascondono i panni sporchi. Esibiscono i trionfi e seppelliscono le brutte storie. Ci vuole coraggio per conoscere davvero un luogo, ma è l’unico modo per innamorarsene fino in fondo. Ci vuole coraggio ma anche indulgenza, leggerezza, senso dell’umorismo, anche un po’ di senso del ridicolo,
del grottesco…
La storia è fatta di persone, e le persone sono e sono sempre state persone, con tutte le loro qualità positive e negative. Il mio motto, da buona guida barbara romana, è che “potranno toglierci la vita, ma non ci toglieranno mai…
… il discernimento critico, la capacità di comprendere la storia con uno sguardo trasversale, il rispetto dei
fatti, l’ampio respiro dei personaggi,
il rispetto dei vinti e il sospetto sui vincitori,
la birretta a fine tour,
la carbonara senza panna,
mamma,
l’amore romantico,
il sogno di una casa di proprietà
Etc.