09/02/2024
Cari amici viaggiatori,
il viaggio "Turchia Classica e Cappadocia" in programma dal 25 aprile al 5 maggio, è in via di conferma definitiva.
I posti sono limitati. Se siete interessati a questa partenza vi invitiamo a farcelo sapere SUBITO per non perdere questa opportunità.
Turchia Classica e Cappadocia
dal 25 aprile al 5 maggio 2024
https://www.apatam.it/viaggio/viaggio-organizzato-in-turchia-classica-e-cappadocia-primavera-2024/
Pamukkale e le Cascate Pietrificate
Le cascate pietrificate di Pamukkale sono una delle attrazioni più popolari della Turchia, tanto bizzarre quanto belle. Pamukkale in turco significa “castello di cotone” ed è un sito naturale nella provincia di Denizli, nella Turchia sud-occidentale. Si trova nella regione turca dell’egeo interno, nella valle del fiume Menderes, che ha un clima temperato per la maggior parte dell’anno. Può essere visto da grande distanza perfino quando ci si trova sul lato opposto della vallata, a circa 20 km dalla città di Denizli. Oggi il sito è patrimonio mondiale dell’UNESCO insieme a Hierapolis.
Il nome turco si riferisce alla superficie della scintillante pietra calcarea bianca come la neve, modellata nel corso dei millenni da sorgenti ricche di calcite. Questo luogo straordinario è infatti dominato dal colore bianco e dall’acqua cristallina.
Cappadocia
La Cappadocia è una piccola regione in Turchia, famosa per i suoi paesaggi lunari e per la sua storia unica. Ha una scenografia millenaria, con foreste pietrificate e valli plasmate dall’acqua e dal vento. In questa regione troviamo Goreme, un museo a cielo aperto con chiese rupestri scavate nella roccia e affreschi di epoca bizantina.La città si trova nell’area che è famosa per le sue formazioni rocciose, chiamate i camini delle fate. I camini delle fate sono stati ignorati fino al 1907, quando il sacerdote francese Guillaume de Jerphanion li osservò per la prima volta e ne rimase estasiato. Si chiese: come potevano gli uomini aver scolpito tali strutture, un così fantastico schieramento di abitazioni? In realtà questa strana città si è formata naturalmente circa 8 milioni di anni fa, in seguito alle eruzioni di due vulcani: lo Hasan Dagi e l’Ercyas Daği. Ceneri e lapilli ricoprirono tutto il paesaggio, formando un solido substrato di basalto scuro.
Alcune migliaia di anni dopo, il clima mutò e si fece più freddo e umido. Violenti acquazzoni e piogge torrenziali spazzarono la zona, dando vita a corsi d’acqua veloci e potenti. Questi fiumi erosero il tenero tufo, dando origine a un fitto reticolo di valli incassate e ripidi versanti. I processi erosivi continuarono a modellare il paesaggio, ampliando le gole e creando nuovi intrichi di creste e valli. Solo alcune zone ancora protette dal duro strato basaltico che le proteggeva, hanno resistito.
Una cosa da sapere è che la manualità è una dote che il popolo della Cappadocia ha sempre coltivato con successo e l’arte dello scavare è quella che ha caratterizzato l’attività umana di questi luoghi. La Valle di Zelve un’altra piccola cittadina che si trova sulla strada che va da Gӧreme ad Avanos. È interamente costruita nella roccia e la popolazione è stata qui fino agli inizi degli anni ’50. Pare che fu un centro religioso molto importante e che qui si svolse il primo seminario per preti e monaci della Cappadocia. Anche a Zelve si nota come i cristiani e mussulmani abbiano coesistito per secoli. I cristiani rimasero nella città fino al 1920, da allora qui si stabilirono i turchi che l’abbandonarono definitamente nel 1950, a causa delle erosioni che stavano diventando troppo pericolose.Quando il governo fondò un nuovo villaggio, “Yeni Zelve”, la nuova Zelve (a due chilometri a nord della antica Zelve) per accogliere la popolazione, l’antica Zelve venne trasformata in un museo e aperta al turismo. La Valle di Pasabag, chiamata anche valle dei monaci, con le caratteristiche rocce a forma di fungo.
Vivi un'esperienza unica tra mosaici e paesaggi lunari in Turchia Classica e Cappadocia - Primavera 2024