23/01/2025
Una Venezia poco...visitata!
Stiamo Parlando della , esposta nel seminario patriarcale di Venezia ai piedi della Basilica della Salute. Siamo quindi nel sestiere Dorsoduro, a due passi dalla più celebre galleria d'arte contemporanea di François Pinault e prima che il sestiere termini come una prua di nave sul bacino di San Marco, con una delle viste più belle della città😍
La Pinacoteca Manfrediniana deve il suo nome al marchese Federico Manfredini (Rovigo 1743 – Campoverardo 1829).
Egli mise insieme una singolare collezione di dipinti e stampe nel corso della sua vita, lavorando a servizio dei Granduchi di Toscana e poi, nel riposo, nella campagna veneta. Per lascito testamentario volle che la maggior parte dei dipinti che costituivano la sua collezione artistica fosse conservata tutta insieme nel Seminario Patriarcale di Venezia.
Egli era un erudito e appassionato cultore delle arti che si prodigava a tutelare il patrimonio storico-artistico veneziano mettendo in salvo in Seminario parte di ciò che le confische napoleoniche non destinavano ai musei pubblici nascenti o al mercato antiquario.
Grazie ad altre donazioni pervenute al Seminario, la Galleria si è arricchita e oggi espone al pubblico ottantanove dipinti, tra cui opere di Vivarini, Bellini, Cima da Conegliano, Bassano, Bordone, Lippi, Beccafumi, Allori; esempi di scuole pittoriche del centro Italia e del nord Europa; copie antiche di esemplari famosi oggi custoditi al Louvre o all’Ermitage.
Nelle sale si possono ammirare anche bassorilievi e sculture dal XIII al XIX secolo, tra le quali il gruppo dell’Adorazione dei magi, vero capolavoro del 1230 ca. e i busti in terracotta di Alessandro Vittoria capolavori rinascimentali.
Dal 2019 la Pinacoteca Manfrediniana è divenuta il Museo diocesano del Patriarcato di Venezia.
Ci sei mai stato?
Che dici, organizzo una visita guidata?
Fammelo sapere nei commenti⬇️