18/02/2024
In viaggio tra Chioggia e Pellestrina: il collegamento di linea più a sud della Laguna
Fino agli anni ’90, molte motonavi che a Piazza Vigo mollavano gli ormeggi, si apprestavano a compiere un viaggio che, dopo alcune fermate intermedie, le avrebbero portate a Venezia.
Purtroppo, uno di questi viaggi è stato consegnato alla storia il 13 ottobre 1944, ed è quello che stava compiendo il piroscafo Giudecca che, nel tratto tra Ca’ Roman e la chiesa di Ognissanti, è stato preso di mira da un attacco aereo alleato che ha seminato morte e disperazione tra i civili.
Ai giorni nostri, rispetto al passato, questa linea è decisamente limitata: infatti, il collegamento pubblico di linea Chioggia – Venezia, non esiste più ma è rimasto quello che da Chioggia porta a Pellestrina, presso il piazzale del Cimitero. Nella bella stagione, la corsa effettua anche la fermata intermedia di Ca’ Roman.
Un viaggio che dura circa 25 minuti e che risulta decisamente suggestivo perché, oltre al passaggio nei pressi della Bocca di Porto, permette di vedere la Madonnina e l’Ottagono di Ca’ Roman, e il lungo murazzo in pietra ideato da Bernardino Zendrini (1679-1747): opera iniziata nel 1744 e completata, 35 anni dopo la sua morte, nel 1782.
Per gli appassionati della materia, un autentico tuffo dentro ad una storia lunga secoli.
Per gli amanti della natura, un bellissimo tragitto circondati da un panorama incantevole.
Per i pendolari e le persone del luogo, un viaggio compiuto spesso ancor prima dell’alba o a notte inoltrata: sono infatti moltissimi i lavoratori di Chioggia e Pellestrina a svolgere impieghi su turni variabili (servizio pubblico di trasporto e ambito sanitario su tutti).
Va detto inoltre che, d’estate, questa linea è frequentata da moltissimi turisti, spesso appassionati di cicloturismo, che salgono a bordo con le loro biciclette.
Per molto tempo su questa tratta venivano impiegate delle motonavi dalle dimensioni più contenute rispetto a quelle usate per collegare Venezia al Lido, Punta Sabbioni e le isole della Laguna Nord: tra queste la “Torino”, successivamente rinominata “Torcello”, le gemelle “Clodia” e “Adria”.
Da alcuni anni, invece, vengono utilizzati dei battelli foranei con una capacità media che varia, a seconda della tipologia, dai 350 ai 400 passeggeri.
Una curiosità: è questo il collegamento acqueo di linea più a sud della Laguna di Venezia.
Fino alla fine degli anni ’90, l’arrivo a Pellestrina era caratterizzato dalla presenza dello scafo interamente arrugginito della nave “Chios Aeinaftios”, finita sugli scogli durante una tempesta nel 1978 e smantellata oltre vent’anni dopo.
La foto che correda il post ritrae un battello foraneo diretto a Chioggia che, dopo aver lasciato l’approdo di Pellestrina percorre il tratto di canale di fianco al grande Murazzo.
L’immagine è presente nel libro VENEZIA VISTA DAL CIELO – Edizioni Jonglez
Testo: Riccardo Roiter Rigoni – Debora Gusson
Fotografia: Riccardo Roiter Rigoni