29/03/2020
“E venne l’11 di marzo 2020 e la maggior parte delle attività commerciali vennero chiuse, così ogni titolare di partita iva senza ba***re ciglio è dovuto ‘restare a casa’ a causa di questo silente e invisibile nemico il Covid19. Il primo pensiero di noi commercianti da quel giorno è stato il sacrosanto fine mese...questo perché?! Perché per noi non è mai il 27 del mese, come un qualsiasi dipendente, non ci viene mai accreditato lo stipendio, soldi sicuri, quello per noi non è mai sicuro! Di solito è quel che resta, se ne resta, dopo aver pagato i nostri debiti, perché debiti?!!! Perché tutti noi commercianti ne abbiamo, perché ogni inizio mese già pensiamo alla fine dello stesso perché ci sono scadenze fisse che forse non riusciremo a coprire, a maggior ragione se ‘restiamo chiusi’ e non monetizziamo a fine mese bisogna comunque pagare l’affitto, le bollette, i fornitori, i dipendenti, qualche dilazione delle tasse o proprio dei contributi previdenziali...per non parlare di qualche cartella esattoriale...Quindi signor Presidente Conte, cosa ce ne facciamo di 600 euro?! Ogni mattina noi commercianti ci svegliavamo sapendo che avremmo dovuto lavorare s**o e meglio per tenere in piedi la nostra attività, perché diciamoci la verità siamo noi che teniamo in piedi l’economia dello Stato, che per ringraziarci ci tassa per il 65%..e con quel poco resta in tantissimi manteniamo umilmente le nostre famiglie. Tra qualche giorno è fine marzo e tutti ci ritroveremo a fare i conti con le scadenze, con gli accordi presi con fornitori che non riusciremo a coprire, e se le Banche sono coscienti di quel che sta accadendo ogni direttore risponde: ‘non so che dirti non ho avuto disposizioni!’...insomma più che darci 600€ come contentino ci saremmo aspettati che lo Stato avesse garantito per noi alle nostre banche, cosicché ci saremmo sentiti tutelati per la prima volta...e alla fine di quest’incubo, ognuno di noi si sarebbe rimboccato le maniche, come ogni sacrosanta giornata della nostra vita da commercianti, per coprire, come sempre, i nostri debiti senza dover essere obbligati a chiudere per sempre. Perché quando le Banche fanno un buco di miliardi, lo Stato non ci pensa due volte e ne paga le spese, salvandole dalla catastrofe, e a rimetterci siamo noi contribuenti! Ma ora è arrivato il nostro turno, siamo noi che abbiamo bisogno di essere salvati, per cui che lo Stato garantisca per noi alle Banche, così più tutela per i commercianti, più tutela per l’economia nazionale!”
( Se anche tu hai una partita iva copia e incolla, facciamo arrivare il nostro messaggio al signor Presidente! )