Free Walking Tour Verona

Free Walking Tour Verona Departs downtown Verona from Monday to Saturday at 10:30 AM from Corso Porta Nuova 14

🏛️ Il Teatro Romano di Verona, un luogo dove la storia incontra l’arte✨ Qui, tra le antiche pietre, prendono vita numero...
18/09/2024

🏛️ Il Teatro Romano di Verona, un luogo dove la storia incontra l’arte

✨ Qui, tra le antiche pietre, prendono vita numerosi spettacoli che rendono ogni serata unica

Per queste e altre curiosità,prenota il tuo posto al tour sul sito:

www.freewalkingtourverona.it

Ph:

🤩 Sei mai salito sulla Torre dei Lamberti? 🧡 Con 368 scalini, regala una vista a 360 gradi sulla città Per Scoprire di p...
30/04/2024

🤩 Sei mai salito sulla Torre dei Lamberti?

🧡 Con 368 scalini, regala una vista a 360 gradi sulla città

Per Scoprire di più ti aspettiamo dal lunedì al venerdì al meeting point in Corso Porta Nuova 14 , (vicino al MC Donald's)

PRENOTA IL TUO POSTO SUL SITO
www.freewalkingtourverona.it

il retro dell'Arena, nei pressi di via Leoncino, nel 1927.Per Vederla Oggi, vi aspetto al punto di ritrovo in Corso Port...
02/04/2024

il retro dell'Arena, nei pressi di via Leoncino, nel 1927.

Per Vederla Oggi, vi aspetto al punto di ritrovo in Corso Porta Nuova 14, alle ore 10.30 del mattino.

Per altre info visitate il sito: www.freewalkingtourverona.it

Fonte: Fototek Deutsch Berlin

"Magnifico atque victoriosissimo Domino, Domino Kani Grandi de la Scala, sacratissimi Cesarei Principatus in urbe Verona...
20/03/2024

"Magnifico atque victoriosissimo Domino, Domino Kani Grandi de la Scala, sacratissimi Cesarei Principatus in urbe Verona et civitate Vicentie Vicario Generali, devotissimus suus Dantes Alagherii, Florentinus natione non moribus, vitam orat per tempora diuturna felicem, et gloriosi nominis perpetuum incrementum."

"Al magnifico e vittorioso signore, signor Cane Grande della Scala, Vicario generale del Santissimo Impero Cesareo nella città di Verona e presso il popolo di Vicenza, il suo devotissimo Dante Alighieri, Fiorentino di nascita e non di costumi, augura una vita felice per lungo tempo, e perpetuo accrescimento della gloria del suo nome."

Dante, dedica della Cantica del Paradiso a Cangrande della Scala.

Sorride, Cangrande, scolpito nella pietra. L'immortalità del suo nome ha due sepolcri eccellenti: una delle statue equestri più bella d'Italia e le pagine della Commedia del Sommo Vate.

www.freewalkingtourverona.it

😍 Il Duomo di Verona 😍🔔 Uno splendido esempio di architettura di stile romanico e gotico che si può ammirare in città 👉🏻...
19/03/2024

😍 Il Duomo di Verona 😍

🔔 Uno splendido esempio di architettura di stile romanico e gotico che si può ammirare in città

👉🏻 Sapevate che il suo campanile è tutt’oggi incompiuto?

Se volete saperne di più vi aspetto dal lunedì al sabato in Corso Porta Nuova 14 alle 10.30 .
Tutte le info al sito :

www.freewalkingtourverona.it

Ph:

LA PROSTITUZIONE MASCHILE NELLA ROMA ANTICA (I Lupanari)Nell’antica Roma, non aveva senso alcuno dividere la popolazione...
19/03/2024

LA PROSTITUZIONE MASCHILE NELLA ROMA ANTICA (I Lupanari)
Nell’antica Roma, non aveva senso alcuno dividere la popolazione in base ai diversi orientamenti sessuali: eterosessuale, omosessuale e bisessuale non erano delle categorie significative.

Esistevano invece delle nette divisioni in base ai ruoli assunti durante l’atto fisico: essere attivi o passivi, questa era la vera differenza Per un uomo, in una società profondamente maschilista, subire una penetrazione o praticare del sesso orale, a una donna o a un altro uomo, era infamante. A ricoprire i ruoli passivi erano le donne e gli uomini di rango inferiore, che nella Roma imperiale davvero non mancavano: schiavi e schiave, prostituti e pr******te, e tutti coloro liberi, ma considerati infami per lo svolgimento di un’attività considerata immorale, come ad esempio quella di attore o attrice.

Con il passare dei secoli, la rigida morale che traeva ispirazione dal mos maiorum perdette di efficacia, l’integrità fisica dell’uomo romano venne sempre più spesso violata. Orazio scriveva: «Graecia capta ferum victorem cepit» (la Grecia conquistata conquistò il selvaggio vincitore), e dai Greci i Romani assimilarono quel gusto per i piaceri della vita, tra i quali quello che essi battezzarono «il vizio greco», la pratica omosessuale con giovani efebi, il puer delicatus, un adolescente dalla bellezza quasi femminea, che soddisfaceva non soltanto gli appetiti sessuali, ma veniva anche teneramente amato.

Marziale scriveva: «Ho capito Nevio, ti fa male l’ano e al tuo schiavetto il membro. Non sono un indovino ma ho capito». Non era inconsueto che alcuni uomini tenessero in casa, insieme agli schiavi, un concubino dai capelli lunghi e profumati, con il quale condividere il talamo. L’avvento della moglie metteva fine all’idillio, anche se dalle parole di Marziale capiamo che a volte la permanenza del concubino tra le mura domestiche persisteva, con la possibilità da parte sua di tessere relazioni sessuali con le donne di casa, magari ingravidandone anche qualcuna.

Giovani ragazzi armati di grandi speranze venivano in massa da tutte le province dell’impero, per raggiungere l’opulenta Roma, ma per molti di loro vendere il proprio corpo per pochi soldi fu l’unica opportunità, e i graffiti pompeiani lo confermano amaramente: «Isidoro si offre per due assi», «Meandro di buon carattere, per due assi di bronzo». I prezzi così bassi erano un sintomo della grande concorrenza esistente e, di conseguenza, del gran numero anche di prostituti maschi. Molto richiesti nelle classi agiate erano gli eunuchi, che si comportavano con la stessa supponenza e arroganza delle cortigiane.

Le loro caratteristiche fisiche effemminate, la loro voce, il loro essere attivi sessualmente, connessi all’impossibilità di fare figli, li resero dei perfetti toy boys, come ci dice Marziale: «Vuoi sapere Pannicchio, come va che la tua Gellia intorno alle sottane non ha che dei castrati? Teme la levatrice, adora i peccati». La diffusione degli eunuchi nelle domus dei ricchi romani raggiunse dimensioni incontrollabili.

Giovani schiavi venivano evirati e venduti ai mercati a prezzi altissimi, vista la richiesta in continuo aumento. L’imperatore Domiziano intervenne vietando per legge la castrazione, e impose un calmiere sui prezzi di vendita di questi sventurati, per renderne meno interessante il losco commercio. Anche le donne aristocratiche abusavano sessualmente degli schiavi di casa e cercavano di vincere l’insoddisfazione sessuale, approfittando delle temporanee o prolungate assenze del marito, per congiungersi carnalmente e comodamente nella propria dimora con i giovani amanti, inoltre affollavano le logge dei teatri; finito lo spettacolo, si lanciavano alla ricerca del loro attore preferito, desiderandone a caro prezzo l’amplesso o in subordine, come indemoniate feticiste, almeno la sua maschera o le sue mutande.
Tratto dal libro "Passioni e divertimenti nella Roma Antica"
Fonti storiche:
CIL, IV, 4441.
CIL, IV, 4024.
Marziale, Epigrammi, VI, 67.
Svetonio, Vita dei dodici Cesari – Domiziano, 7
Giovenale, Satire, VI 60-73.
Orazio, Epistulae, II, 1, 156.
Marziale, Epigrammi, III, 71
Marziale, Epigrammi, VI, 39

Il lazzaretto di Verona è un lazzaretto edificato nella seconda metà del Cinquecento in località Porto San Pancrazio. Fu...
15/03/2024

Il lazzaretto di Verona è un lazzaretto edificato nella seconda metà del Cinquecento in località Porto San Pancrazio. Fu utilizzato per ricoverare i malati contagiosi in località isolata e agevolmente raggiungibile da Verona attraverso il fiume Adige; gli appestati, infatti, venivano imbarcati in città presso il porto di ponte Navi.

La struttura fu poi adibita a ospedale militare alla fine del Settecento e, dall'Ottocento fino alla seconda guerra mondiale, in deposito per le munizioni, la cui esplosione nel maggio del 1945 provocò la morte di trenta persone e la distruzione della struttura, di cui resta in discrete condizioni solo il tempietto centrale.

La deliberazione dell'edificazione del lazzaretto di Verona da parte del Consiglio cittadino avvenne addirittura una decina di anni prima rispetto alla posa della prima pietra, nel 1539, quando l'incarico di erigere una struttura in cui isolare i malati contagiosi fu affidato al priore dell'ospedale dei Santi Giacomo e Lazzaro alla Tomba, che avrebbe dovuto sostenere la spesa, e a tre illustri cittadini: Raimondo della Torre, Giovanni Bevilacqua e Gerardo Pellegrini. I quattro avrebbero dovuto presentare un progetto entro tre mesi, ma la procedura si trascinò per otto anni. Nel 1547, il Consiglio approvò finalmente il progetto, che prevedeva la costruzione dell'edificio a Porto San Pancrazio, in una posizione vicina all'Adige e allo stesso tempo a distanza di sicurezza dalla città. Una volta ottenuta l'approvazione da Venezia, i lavori poterono iniziare nel gennaio del 1549.

urtroppo nell'aprile del 1945 una deflagrazione distrusse la parte orientale dell'edificio: i nazisti, prima di fuggire dalla città, decisero di minare i depositi di munizioni, anche se nella fretta non riuscirono a farli saltare in aria; l'opera fu però portata a compimento da soldati fascisti. La distruzione definitiva della struttura si ebbe però il 20 maggio 1945, a guerra ormai conclusa. Numerose persone, infatti, in quei giorni si accalcavano nel vecchio ospedale nel tentativo di recuperare del materiale bellico da rivendere, quando vi fu un'improvvisa esplosione che rovinò la parte occidentale della struttura e uccise almeno trenta persone, tra cui bambini, donne e anziani.

Il complesso era costituito da un grande cortile circondato sui quattro lati da portici su cui si affacciavano 152 stanze, al centro del quale è ubicato il tempietto circolare. Dei quattro lati due erano di dimensioni maggiori, contando 51 arcate, e due di dimensioni minori, con 24 arcate. Nel cortile si aprivano quattro porte, una per lato, con la porta principale che si trovava sul lato minore, verso ovest.

Una giornata in piazza dei Signori nel 1844, dipinto di James Holland.Fonte: Meisterdrucke
11/03/2024

Una giornata in piazza dei Signori nel 1844, dipinto di James Holland.

Fonte: Meisterdrucke

❤️ L’Arena di Verona è il simbolo della città 😍 Passeggiando accanto ad un monumento così ricco di storia sembra quasi d...
07/03/2024

❤️ L’Arena di Verona è il simbolo della città

😍 Passeggiando accanto ad un monumento così ricco di storia sembra quasi di fare un viaggio nel tempo

Volete scoprire la sua storia? Vi aspetto dal lunedì al sabato in Corso Porta Nuova 14 per un tour guidato :) prenotate il vostro posto sul sito:

www.freewalkingtourverona.it

Ph: lillo.manganaro

🌊ANGUANE E GROTTE - Mitologia veneta 🌊La grotta è presente in molti miti di origine, di rinascita e di iniziazione, come...
07/03/2024

🌊ANGUANE E GROTTE - Mitologia veneta 🌊

La grotta è presente in molti miti di origine, di rinascita e di iniziazione, come archetipo dell'utero materno e come tale si identifica con il femminile. Associata alla sorgente e all'acqua, mezzo di purificazione e di rigenerazione, la grotta assume un carattere sacro ricorrente perchè da essa sgorga l'energia che alimenta di vita. Il Veneto è ricco di Covoli, Grotte, Busi, antri, in cui dicesi, si vedono i sedili delle "anguane", che ivi un tempo abitavano. Uscivano esse di notte, ed emettevano terribili grida, onde il detto: "Te sighi come 'n'anguana". In altre zone vi erano le "Genti beate" che facevano il bucato e mettevano in mostra i panni sopra una lunghissima fune e di queste fate vedono le impronte nel terriccio degli stessi covoli.
Le Anguane vengono maliziosamente a pettinare la lunga capigliatura verde-azzurro alla superficie delle acque. Fate delle acque, generalmente malefiche, si offrono di condurre ingenui viandanti attraverso paludi e foreste immerse nella nebbia per poi sperderli ed annegarli. Le Anguane attraggono il viandante, irresistibilmente, mentre passa accanto al lago dove vivono e poi lo trasportano nel loro regno, fuori dal tempo dei mortali, da dove non può più sfuggire.
Tutte queste tradizioni si ritrovano confuse in cento racconti diversi dove i luoghi sono gli stessi ma i personaggi possono cambiare e chiamarsi ora strie, ora fade od anguane.

Tutto ciò è retaggio di antichissime tradizioni locali, arricchite da influenze culturali nel corso dei secoli ma che fanno riferimento ad arcaici culti pagani.

📷 H. D. Solomon
©️ Coven Venice Project tutti i diritti riservati ai proprietari di testi e immagini.

Aspettando il Sole... Pubblichiamo il nuovo volantino con tutte le informazioni necessarie per partecipare al tour guida...
04/03/2024

Aspettando il Sole... Pubblichiamo il nuovo volantino con tutte le informazioni necessarie per partecipare al tour guidato:)

KEEP WALKING!

FORSE, NON TUTTI SANNO CHE....."avere il braccio corto" non significa "essere avari" ma, di fatto, "truffaldini""Ha il b...
28/02/2024

FORSE, NON TUTTI SANNO CHE...
.."avere il braccio corto" non significa "essere avari" ma, di fatto, "truffaldini"

"Ha il braccino corto" è una tipica espressione utilizzata per indicare una persona molto avara.
Potrebbe sembrare che significhi avere il braccino così corto da non arrivare al portafoglio, ma l'origine in realtà sembra non derivi da questo, ma dal fatto che i venditori di stoffe, nel Medioevo, accorciavano veramente il braccio.

La stoffa spesso veniva venduta "a braccia" (un braccio, due braccia di stoffa) e il braccio era quello del venditore.
Succedeva che i mercanti utilizzassero dei giovani garzoni per effettuare la misura: essendo molto giovani, il loro braccio era più corto e il commerciante risparmiava stoffa e guadagnava con questo "giochetto".

Poiché spesso nascevano dispute tra venditore e acquirente, tanto da diventare delle vere e proprie risse, a Firenze fu stabilita la misura del "braccio fiorentino": fu collocata una barra della lunghezza di cm 58,32 in via dei Cerchi, in prossimità di via della Condotta, al centro città vicino Palazzo Vecchio, e in caso di controversie, cliente e commerciante andavano lì per controllare la misura con la barra sul muro.

Con   si fa comunemente iniziare il periodo romano imperiale, terminato cinque secoli dopo. Tuttavia l'  all'inizio è so...
19/02/2024

Con si fa comunemente iniziare il periodo romano imperiale, terminato cinque secoli dopo. Tuttavia l' all'inizio è soprattutto , ovvero primo tra i senatori, un primus inter pares e al contempo capo supremo dell'esercito, che stipendiava personalmente. Per garantire la stabilità del sistema fin dal 23 a.C. Augusto ottenne la tribunicia potestas, inizialmente concessa dal senato e rinnovata di solito per un quinquennio e infine da Vespasiano a vita al momento dell'assunzione della funzione di . Grazie alla potestà tribunizia l'imperatore poteva porre il veto su qualsiasi legge non gradisse ed era considerato sacrosanto e quindi intoccabile, motivo per cui l'unico modo per eliminare un imperatore non gradito era con l'uso delle armi: il primo a patire questo destino fu Caligola nel 41 d.C. per mano dei .

💘 Oggi è San Valentino, la festa degli innamorati! Ma quanti conoscono la storia dietro a questa ricorrenza? 👉🏼 Fu istit...
14/02/2024

💘 Oggi è San Valentino, la festa degli innamorati! Ma quanti conoscono la storia dietro a questa ricorrenza?

👉🏼 Fu istituita nel 496 d.C da papa Gelasio I in sostituzione agli antichi riti pagani dei Lupercalia in onore del dio Fauno, e deve il suo nome al martire cristiano Valentino di Terni, protettore degli innamorati, ucciso per aver unito in matrimonio una giovane cristiana e un legionario romano.

💌 Attualmente la festa è considerata come un momento di scambio di messaggi d'amore e regali tra gli innamorati e questa pratica sembrerebbe avere origini letterarie e risalire al Medioevo con il circolo di Geoffrey Chaucer e la "nascita" dell'amor cortese. Il tratto più caratteristico della festa di San Valentino - celebrata ormai a livello internazionale - è lo scambio di “valentine”, bigliettini d'amore a forma di cuore tipici della rappresentazione popolare dell'amore romantico.

Auguri a tutti coloro che amano ❤️❤️

FEBBRAIOIl nome del mese deriva dal latino februare, che significa "purificare" o "un rimedio agli errori". Nel calendar...
02/02/2024

FEBBRAIO
Il nome del mese deriva dal latino februare, che significa "purificare" o "un rimedio agli errori". Nel calendario romano febbraio era il periodo dei rituali di purificazione, tenuti in onore del dio etrusco Februus e della Dea romana Febris, i quali avevano il loro culmine il giorno 14. Tale ricorrenza pagana sembrerebbe poi essere confluita nel culto cristiano tributato in onore a Santa Febronia, poi soppiantata da San Valentino. Assieme a gennaio è stato l'ultimo mese aggiunto al calendario, poiché i romani consideravano l'inverno un periodo senza mesi. Secondo il mito, fu Numa Pompilio, nel 700 a.C., a inserirli per potere adattare il calendario al ciclo solare: il febbraio originale conteneva 29 giorni (30 in un bisestile). Augusto avrebbe rimosso in seguito un giorno di febbraio per aggiungerlo al mese in suo nome, Agosto, in modo da avere lo stesso numero di giorni di Luglio, quest'ultimo mese era dedicato a Giulio Cesare. Nominalmente Febbraio era l'ultimo mese dell'anno romano. Poiché i calcoli calendariali antichi erano imprecisi, alcune volte i sacerdoti romani inserirono un mese di inframezzo, chiamato Mercedonius, per riallinearsi alle stagioni:

"Februm è un termine sabino che significa purificazione, ed esso non è ignoto nei nostri sacrifici"

"Februm Sabini purgametum, et id in sacris nostris verbum non"

Varrone, De Lingua Latina, lib. VI, 3.
Immagine: Immagine: Mosaico pavimentale da Thysdrus (el-Djem). Databile al III secolo d.C. Museo di Sousse.

Novità per i veronesi a partire dal 1 febbraio:) E anche per i visitatori, verrà eliminato il sovrapprezzo del biglietto...
30/01/2024

Novità per i veronesi a partire dal 1 febbraio:) E anche per i visitatori, verrà eliminato il sovrapprezzo del biglietto con l'acquisto on line :) https://www.facebook.com/100063840061784/posts/852478566890138/

Cultura e Società Con dodici euro, accesso annuale a musei e monumenti civici scaligeri Di Admin Vrn - 29 Gennaio 2024 Condividi Facebook Twitter WhatsApp Email Print Telegram    Accedere anche tutti i giorni a Musei civici e monumenti cittadini, per scoprirne capolavori esposti e mostre in progr...

Indirizzo

Corso Porta Nuova 14
Verona

Orario di apertura

Lunedì 10:30 - 13:00
Martedì 10:30 - 13:00
Mercoledì 10:30 - 13:00
Giovedì 10:30 - 13:00
Venerdì 10:30 - 13:00
Sabato 10:30 - 13:00

Telefono

393451880849

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