10/05/2024
Bello bello bellissimo, da cucinare giorno dopo giorno! di e con Michele Marziani ❤️
Ecco, oggi Guido Tommasi Editore mi ha fatto un grandissimo regalo, ha dedicato la sua newsletter al mio “A pranzo con Giulia” uscito ormai dodici anni fa (e ancora in libreria). Un dono perché racconta l’idea che ho da sempre della scrittura: racconto, scrivo, perché i libri non invecchino mai, abbiano sempre qualcosa da dire.
Guido Tommasi Editore lo trovato al Salone Internazionale del Libro di Torino allo stand J66 (Pad. 2).
Qui sotto alcuni stralci della newsletter. La copertina di “A pranzo con Giulia” è disegnata da Gianluca Biscalchin.
«Cari lettori,
nella vita di una casa editrice le novità sono fondamentali: servono a dare nuova linfa al catalogo, a fortificare il legame con il pubblico che già ci conosce e a presentarci a quanti ancora non ci hanno mai letto. Eppure capita che alcuni libri pubblicati in passato ci tornino tra le mani facendo giri stranissimi.
Magari stai scorrendo con il dito i volumi allineati nella libreria della redazione, stai cercando altro o forse sei a caccia di un’idea, poi incroci una giovane collega e capita che lei ti chieda “Perché non scrivi di questo? È bellissimo”.
E siccome in questo mestiere essere curiosi è importante quanto sapere come funziona la nostra lingua, questa settimana vi parleremo di un libro apparso in libreria già da qualche anno ma la cui prosa non ha perso un grammo della sua bellezza e lucidità.
“Tutti gli errori si possono correggere in cucina, tranne uno, la presunzione. Qui non ci sono piatti da grandi chef, ma scampoli di felicità gastronomica, ricercata ogni giorno davanti ai fornelli. Come fosse una passeggiata per respirare un poco. O la pagina di un buon libro. Ovviamente nella mia cucina non c’è la televisione. Mentre la musica è benvenuta. Come gli amici”.
è un libro agile e piacevole ma, soprattutto,è un ricettario essenziale dove qua e là si trovano deliziosi cammei autobiografici, riferimenti ad altri libri, informazioni su alcuni ingredienti di stagione e ricette buone e sane da preparare in mezz’ora”.
Sarebbe uno di quei libri da tenere sempre in borsa, soprattutto quando si esce dal lavoro e ci si infila come furie nel supermercato pronti ad agguantare qualsiasi cosa abbia un aspetto non troppo austero da preparare per cena.
E poi i titoli delle ricette sono un vero spasso, soprattutto se avete la fortuna di essere imparentati con persone dotate di senso dell’umorismo o, almeno, un po’ curiose…
Qualche esempio?
Linguine con gli scarafaggi, Pesto e pendolini, Polpo senza speranza, Nidi di uova e spinaci…
La dedica del libro recita: “Alla memoria di Frank McCourt che al liceo Stuyvesant di New York ha dato dignità letteraria alle ricette di cucina”.
Se avete letto “Le ceneri di Angela” di McCourt non vi sarà difficile credere che “un pasto non è solo un pasto, è la sostanza di cui sono fatti i sogni”, soprattutto quando si ha a che fare con la fame dei bambini.
E allora ecco un piatto che scalderà la pancia e stimolerà l’immaginazione.
“LINGUINE CON GLI SCARAFAGGI
Nonna Maria Anzivino, figlia di ristoratori e moglie di capostazione, univa le virtù di entrambi: saper cucinare e viaggiare. Così dei luoghi delle diverse regioni d’Italia dove nonno Tommaso Marziani veniva mandato a suonare fischietti e ad alzare palette lei imparava a riconoscere e a riprodurre i sapori migliori. Dei tanti piatti dei ricordi c’era un’insuperabile pasta aglio, olio, peperoncino, acciughe e olive nere, detta per noi bambini pasta con gli scarafaggi proprio per via delle olive. Questa ricetta è una rivisitazione ancor più ghiotta. In una padella mettete mezzo bicchiere di olio extravergine d’oliva, peperoncino senza semi a pezzi grossi, tre o quattro spicchi d’aglio interi. Scaldate e quando l’aglio diventa color caramello toglietelo e levate pure il peperoncino. Aggiungete tre acciughe dissalate e fatele sciogliere, poi due manciate di olive nere snocciolate (tagliate a rondelle se avete voglia) e un pugno di capperi. A parte, in un padellino antiaderente unto con un filo d’olio tostate due o tre pugni di pangrattato. Spegnete appena vedete che fa fumo. Scolate le linguine che avrete cotto nel frattempo, saltatele nell’olio, aggiungete il pangrattato e un po’ d’acqua di cottura. Pasta semplice, ma da grandi occasioni”.
Grazie a Mariangela Montanari - La Cà dal Non balsamico farm a cui ho rubato la fotografia.
Per i curiosi: Giulia è mia figlia.