16/10/2014
10 anni fa. Le api ronzavano proprio come ora sui fiori dell'edera, l'ultima succhiata prima dell'arivo dell'inverno. L'aria cominciava a rinfrescare con il profumo della legna bruciata. Eravamo in due, e come era diversa la casa. Tutta ricoperta di scura moquette (perfino la cucina) , coi mobili stile mix anni '70/'80 anni e vari oggetti kitsch sulle mensole, delicate porcellane e bicchierini di vetro. Il vecchio divano, la credenza in formica, il tavolo verde, antichi comò e lampadi-ragno, i quadratoni di polistirolo sul soffitto, le ampie finestre e le porte bianche. E il bel parco che a quei tempi presentava alberi ormai morti -come il pesco e il pruno avvelenati dai diserbanti delle FS - e soprattutto la recente scomparsa di uno dei due maestosi cedri del libano sostituito da poco da un esile noce; e così, in ricordo del grande albero, sul ceppo presto scolpiremo uno scranno ; altre varietà locali come il pesco della vigna, il calicanto, molte erbe aromatiche (rosmarino, salvia, maggiorana, tre tipi di menta, melissa, origano) sono state aggiunte negli anni. Diverse piante da piccoli frutti (lampone, uva spina, mirtillo gigante e ribes ) arricchiscono con le loro bacche le torte nei compleanni dei bambini. Sono stati creati due orti: uno più piccolo con le insalate, il basilico, le erbette, le coste, le carote, i piselli) e uno più grande, nei pressi della doccia all'aperto, con i pomodori, le melanzane,i peperoni c***o, cetrioli e zucchini, peperoncini, fagiolini e molti cavoli. Più in là il campo delle zucche. Sotto il maestoso ciliegio giace l'amaca per la lettura e affianco, su un pruno selvatico, la casetta di legno dei bambini. Il vasto pergolato, costruito due anni fa con legni di robinia, accoglie un'enorme quantità di frutti dalle tre piante del kiwi. E poi i tre meli e i tre peri, l'albicocco, la vite i cui frutti trasformiamo in marmellate, composte e succhi. E le piante decorative regalate e coltivate con passione come le basse azalee, la camelia che da quest'anno ha cominciato a fiorire, il lillà, l'oleandro, il begonio che sfiora il cartello con inciso "B&B del Viandante". Nei vasi cactus, gerani, un bel limone, primule, il profumato e alto gelsomino, ciclamini... La porta d'ingresso è incorniciata dai grappoli del glicine e sotto, nell'aiuola dei gradini, file di tulipani in primavera, lasciano il posto alle cappuccine che in autunno ammiccano arancioni ai viandanti.