10/05/2024
DIETA, MICROBIOTA E DEPRESSIONE
Un'alimentazione inadeguata influenza la patogenesi e la progressione di diverse patologie, tra cui disturbi neurodegenerativi, cardiovascolari, epatici, sindrome metabolica, diabete, nonché malattie mentali, come la depressione. Oggi tutto questo è un fatto ben chiarito.
È stato anche ben documentato il ruolo rilevante della dieta sull'asse cervello-intestino-microbiota, che si dimostra coinvolta nella patogenesi dei disturbi psichiatrici, compresa la depressione.
Questa evidenza, insieme ad altri dati pubblicati che riportano il potenziale ruolo di una dieta sana nel ridurre il rischio di depressione e sintomi depressivi ricorrenti, suggerisce che una combinazione di abitudini di vita salutari e aderenza a diete specifiche, come la dieta mediterranea (MD) o la dieta chetogenica (KD), può proteggere contro l'insorgenza della depressione e, quindi, essere protettiva nei confronti di questa patologia (con buona pace dei cialtroni detrattori).
Le diete basate sull'alto apporto di calorie, acidi grassi saturi e zuccheri (le cosiddette Western Diet) sono associate alla disbiosi intestinale con sovracrescita di batteri pro-infiammatori (elencati in rosso e raffigurati in rosso) a spese delle specie produttrici di SCFAs benefici (elencate in verde e raffigurate in blu).
Questo innesca uno stato pro-infiammatorio associato a permeabilità intestinale e ad elevato stress ossidativo sistemico (elencato in rosso), con un impatto negativo sulla neurogenesi e sulla salute del cervello (elencato in verde).
Al contrario, la dieta vegetariana o vegana, la dieta chetogenica e la (vera) dieta mediterranea sono inversamente correlate al rischio di depressione promuovendo l'eubiosi, aumentando i livelli di BDNF e GABA, oltre a ridurre l'infiammazione e lo stress ossidativo.
I batteri benefici e gli effetti positivi sono elencati in verde; i batteri nocivi e gli effetti negativi sono elencati in rosso.
Nella figura: come le abitudini alimentari modellano il rischio di depressione.
Abbreviazioni:
A. muciniphila: Akkermansia muciniphila; BBB: barriera sanguigna cerebrale; BDNF: fattore neurotrofico derivato dal cervello; E. coli: Escherichia coli; F. prausnitzii: Faecalibacterium prausnitzii; GABA: acido γ-amminobutirrico; SCFA: acidi grassi a catena corta; ↑: aumento; ↓: diminuzione.