19/08/2021
Oggi siamo stati, con una coppia napoletana, per una visita guidata nelle zone di Fatih, Fener e Balat, i tre quartieri caratteristici che si trovano all’interno delle mura della città vecchia e si affacciano sul C***o d’Oro, ma meno calpestati dai turisti che vengono a Istanbul.
Questi 3 quartieri sono centrali per comprendere la storia e la cultura di questa città, in cui i musulmani, greci e ebrei si sono nel tempo mescolati e sovrapposti, evidenziando e portando fino ai giorni nostri una ricchezza di architetture, di monumenti religiosi, di colori.
Queste zone non sono facili da visitare se non accompagnati da persone che le conoscono, non perché siano pericolose, ma perché sicuramente non sono battute dai turisti e non è affatto facile trovare monumenti e orientarsi nel labirinto dalle strade.
Durante il nostro tour, abbiamo visitato rispettivamente la bellissima Moschea di Solimano, costruita nel 1558 che ha una terrazza che domina sul C***o d’Oro. Lasciando alle spalle la Moschea di Solimano, nelle vicinanze si trova la vecchia Chiesa di Teodoro, convertita in moschea dagli ottomani oggi si chiama Moschea di Vefa che é chiusa se non é orario della preghiera. Ma fortunatamente l’imam della si trovava all’ingresso ed ha aperto per noi la porta di questa quasi nascosta chiesa/moschea e cosi che abbiamo visto i suoi mosaici rimasti e tre vani sul pavimento che venivano utilzzati come cripta dove ancora ci sono delle ossa dei cristiani morti all’epoca.
Dopo aver fatto foto dell’Aquedotto di Valente di Costantinopoli, abbiamo visitato Moschea di Zeyrek, anticamente Chiesa di Cristo Pantocratore. Proseguendo abbiamo visitato la Scuola Coranica della Moschea di Fatih ed il complesso della Moschea di Fatih proprio mentre pregavano i muslumani.
Direi che Fatih è uno dei quartieri più conservatori di Istanbul.
Lasciati alle spalle Moschea di Fatih e ci dirigiamo verso quartiere Fener ma prima arriviamo al quartiere di Çarşamba che è la zona più osservante dal punta di vista religioso della città.
Entriamo finalmente nel quartiere di Fener, lo storico quartiere greco, le strade cominciano a farsi strette e labirintiche, e si vedono le case ottomane colorate. Cosi arriviamo davanti al Liceo Greco Ortodosso, conosciuta da gente del posto come Scuola Rossa, edificato completamente con i mattoni rossi che sta sulla collina che domina sul C***o d’Oro.
Subito accanto alle mura di Costantinopoli si trova uno dei luoghi più importanti della religione Cristiana Ortodossa, il Patriarcato di Costantinopoli, in ordine di gerarchia, il patriarcato di Costantinopoli è il secondo dopo Roma, e precede Alessandria, Antiochia e Gerusalemme. Visitiamo la Cattedrale di San Giorgio che contiene le relique dei santi martiri.
Sulla riva del del C***o d’Oro, incontriamo la Chiesa Bulgara di Santo Stefano, conosciuta come Chiesa in Ferro. Di questa l’unica chiesa, il campanile, il portale, le pareti esterne e interne, le colonne, la scala, tutto é di ferro.
Dopo la visita della Chiesa in Ferro facciamo una passeggiata tra le case caratteristiche di Balat, lo storico quartiere ebraico. Gli ebrei hanno lasciato questo quartiere nel 20’ secolo e sono emigrati nei quartieri più moderni di Istanbul e in Israele. Gli ebrei a Balat hanno 3 sinagoghe ed un ospedale alla riva sul C***o d’oro.
Dopo aver visitato questi 3 quartieri, prima di separarci, porto i ragazzi in un antico hotel ottomano che si affaccia sul Bosforo e la zona Galata, a sorseggiare il nostro caffé di addio godendo la vista del Bosforo dal balcone del caravanserraglio…