20/03/2022
"I serpenti, nonna odiava, detestava i serpenti e non riusciva neanche a sopportarne l’immagine. Mi raccontava che mentre erano in campagna, e lei era una “ragazza di città”, un giorno si trovò faccia a faccia con un serpente e la nonna Anna lo dovette uccidere con un bastone. Ancora una volta le gesta eroiche della mia bisnonna che come San Giorgio sconfisse il drago. Da allora lei quelle bestie striscianti non le voleva più neanche guardare, le era bastato quell’incontro intenso e ravvicinato. Questo non valeva solo per i serpenti, ma per tutti gli esseri viventi che potevano vagamente somigliare al povero animale, lucertole, coccodrilli, rane, tartarughe, in buona sostanza tutti i rettili. Non è che non li volesse incontrare dal vivo, nel caso dei coccodrilli più che comprensibile, non voleva neanche vedere foto o disegni, se per caso spuntavano fuori a tradimento mentre sfogliava le pagine di una rivista o della settimana enigmistica la soluzione era ancora una volta semplice. Li ritagliava con le forbici, senza sfiorare la carta con le dita e, visibilmente schifata e turbata, per assicurarsi che non restasse alcuna traccia degli orribili animali in casa sua, invece che gettare i pezzetti di carta nella pattumiera, li lanciava giù dalla finestra del terzo piano e via tutti i serpenti. "