Anef Chi beneficia della neve programmata?
Lo sci alpino è il volano dell’intera economia turistica montana invernale. Un settore che comprende 400 aziende, genera 1,5 miliardi di fatturato, 2,2 miliardi di immobilizzi e impiega 15.000 persone di cui un terzo a tempo indeterminato.
Un settore che ha un indotto - ristorazione, attività ricettive, maestri di sci, negozi, noleggi, etc. – che moltiplica questo fatturato per 10 volte e i lavoratori coinvolti per 5.
Per fare neve:
- si usa solo acqua, aria ed energia elettrica;
- l'acqua viene prelevata tra novembre e dicembre e viene reimmessa poi nell'ambiente a fine stagione, a primavera, quando anche l’agricoltura ne ha più necessità;
-l’innevamento programmato ha vissuto negli ultimi anni uno sviluppo tecnologico costante che ne ha migliorato l’efficienza: oggi, a parità di acqua ed energia utilizzati, si produce quasi 10 volte la quantità di neve che si produceva 10 anni fa. E se ne produce solo la quantità minima necessaria.
Gli impianti di risalita:
- sono ecologici, usano trazione elettrica;
- non sono invasivi: se dopo qualche decennio di servizio si decide per qualsiasi ragione di chiuderli, il bosco in pochi anni riconquista naturalmente quello spazio;
- rappresentano un reale e concreto servizio di mobilità intervallivo, diminuendo drasticamente il traffico automobilistico, anche nella stagione estiva, per raggiungere le alte vie e programmare passeggiate, escursioni, scalate;
- rappresentano per i residenti, turisti e visitatori un concreto miglioramento infrastrutturale per limitare importanti flussi di traffico su gomma.