18/10/2022
Chi non è stato mai lasciato almeno una volta nella vita?
Quando si è ancora molto giovani, però, la ferita dell'abbandono è insopportabile. Sembra che il mondo ti cada addosso.
È così per la "Psiche abbandonata" di Palazzo Pitti: la paura di non poter continuare a vivere senza Amore, come se nulla avesse più senso, è per lei paralizzante.
La fanciulla alata dallo sguardo pensoso, opera dello scultore Pietro Tenerani, all’ingresso della Galleria d'Arte Moderna, è un'opera sublime da qualunque angolazione la si guardi.
Il soggetto è tratto dalle Metamorfosi dello scrittore latino Apuleio: la favola di Amore e Psiche.
- Detto per inciso: dovremmo tornare a leggere le favole! -
C'era una volta, molto, molto tempo fa, una fanciulla di rara bellezza dal nome Psiche. Era così bella che anche Cupido, dio dell'Amore, se ne innamorò.
Un bel giorno la fece trasportare dal vento Zefiro in un palazzo principesco.
Psiche avrebbe potuto vivere per sempre come una regina, ad un solo patto però :
non avrebbe dovuto conoscere l’identità del proprio amante per nessuna ragione al mondo.
Cupido le avrebbe fatto visita ogni notte, unendosi a lei al buio, sparendo però ogni mattino alle prime luci dell’alba.
- Ma con chi vai a letto ogni notte Psiche? -
Le ripetevano le sorelle invidiose, venute a conoscenza del suo segreto.
Le dissero un giorno - e se a nascondersi nel buio della notte ci fosse un mostro feroce pronto a sbranarti ? -
Psiche, morsa dal dubbio e dalla curiosità, decise una notte di rompere la promessa fatta al misterioso amante, spiandolo nel sonno al lume di una lucerna.
Cupido, che giaceva addormentato sul letto, venne svegliato da uno schizzo d'olio bollente della luminosa lucerna.
Il patto era spezzato: Cupido era scomparso per sempre, lasciando Psiche sola e "abbandonata".
Lo scultore dona alla fanciulla alata la grazia dei sentimenti giovanili. Psiche, tormentata d'Amore, con le sue ali di farfalla, ha smesso di volare.
Il candore del marmo, modellato con femminile gentilezza, restituisce alla giovane fanciulla il pudore delle emozioni dell'adolescenza.
Ci verrebbe da consolarla e dirle: - Psiche la vita è lunga. Nulla è perduto! Vedrai che ci saranno altro Amori! -
Cara Psiche, tu che puoi, continua a volare nell'immaginazione di artisti e poeti.
E posa le tue ali qui, accanto a noi, instancabili sognatori!
Pietro Tenerani, Psiche abbandonata, 1819, Galleria d'Arte Moderna, Palazzo Pitti