ripex.net

ripex.net itinerari e viaggi

  extratime
25/08/2024

extratime

Istantanee romane
24/08/2024

Istantanee romane

  La côte atlantiqueGiorno 16Dopo la visita di Carcassonne,  il nostro rientro verso casa è proseguito con una tappa di ...
20/08/2024

La côte atlantique
Giorno 16
Dopo la visita di Carcassonne, il nostro rientro verso casa è proseguito con una tappa di trasferimento senza più soste fino a raggiungere di nuovo il colle del Moncenisio, un valico che da un po' di anni ci accompagna nei nostri viaggi Oltralpe.
Lo raggiungiamo in serata per la cena e ci sistemiamo vicino alla diga. La mattina successiva la dedichiamo ad una breve passeggiata prima lungo la diga e poi su fino al Forte Varisello realizzato tra il 1877 e il 1880, la più grande fortificazione del complesso difensivo del Moncenisio con forma pentagonale. Era in grado di ospitare cannoni, munizioni, truppe e rifornimenti.
Sul colle sono presente diverse fortificazioni militari con lo scopo di difendere l'accesso al passo da eventuali azione nemiche, e risalenti all'epoca dalla cessione della Savoia alla Francia a partire dal 1860. Raggiungerlo è semplice e l'escursione regala un bel colpo d'occhio sul bacino e sui monti circostanti.
Approf***ando delle bella giornata, pranzo all'aperto e poi nel pomeriggio di nuovo in strada per gli ultimi chilometri di questi nostro itinerario.

  La côte atlantiqueGiorno 15Inserita nella lista dei monumenti Unesco con oltre 2 milioni di visitatori ogni anno, Carc...
17/08/2024

La côte atlantique
Giorno 15

Inserita nella lista dei monumenti Unesco con oltre 2 milioni di visitatori ogni anno, Carcassonne è tra le città francesi più visitate. La città medievale è un complesso medievale davvero unico e perfettamente conservato nonostante una storia lunga 2000 anni. Visitare per la prima volta Carcassonne, si può rimanere senza parole di fronte alla cittadella fortificata, da due cinte murarie e le 52 torri che, per secoli, hanno difeso i suoi abitanti dagli attacchi dei nemici.
Avendola già visitata in passato ci limitati a passeggiare per i suoi vicoli fermandoci nella piazza principale a bere un caffe in uno dei locali presenti con i tavolini all’aperto.
Per chi passa da qui per la prima volta, ricordatevi il giro delle mura passeggiando negli stretti cammini di ronda, la visita al Castello del Conte con le sue 9 torri e i gli imponenti bastioni, la basilica di Saint-Nazaire, una chiesa di origine romanica, la cui costruzione iniziò nell’XI secolo, e la nota Porte Narbonnaise risalente al 1280, è definito dalle guide un piccolo gioiello di eleganza e genio militare, realizzata fra due torri gemelle, dotata di un piccolo ponte in pietra, che si affaccia sul fossato sottostante.
Questo in poche righe è Carcassonne ma non sono nulla rispetto alla bellezza di questo luogo che ogni visitatore si trova di fronte la prima volta.
Salutiamo anche Carcassonne i chilometro che ci separano dalla prossima tappa non sono pochi e quindi eccoci di nuovo in strada per raggiungere l’ultima tappa di questo itinerario. Ritorneremo là dove avevamo iniziato il nostro giro, sul confine tra Italia e Francia per passare un’ultima giornata di relax prima di raggiungere casa.

  La côte atlantiqueGiorno 14Prima di lasciare Saragozza decidiamo per la vista del Palazzo dell’Aljafería, una delle tr...
16/08/2024

La côte atlantique
Giorno 14

Prima di lasciare Saragozza decidiamo per la vista del Palazzo dell’Aljafería, una delle tre grandi testimonianze dell’architettura Islamica in Spagna dopo la Mezquita di Cordoba e l’Alhambra di Granada. Il castello dell’Aljafería a Saragozza ha avuto diverse funzioni nel corso della sua storia secolare. Passando da fortezza islamica, a palazzo medievale, poi palazzo dei monarchi cattolici, fino a diventare una fortezza nel XIX secolo. Tra le sue funzioni ci fu anche quella di carcere durante l’inquisizione e caserma militare. prima di diventare ai nostri tempi la sede delle Cortes d’Aragona il parlamento regionale della comunità autonoma d’Aragona. Anche se molte parti sono ricostruite, rimangono ancora ben visibili i segni dei vari cambiamenti, distinguibili nella struttura architettonica, palazzo islamico, palazzo cristiano-medioevale e palazzo dei Re cattolici.
Terminata la visita riprendiamo la strada che nei prossimi giorni ci riporterà a casa. Rientramo in Francia passando per Andorra con sosta serale dopo qualche ora di viaggio in una località che avevamo già visitato anni fa in un breve vacanza invernale nel sud della Francia. Si tratta di Carcassone dove ci concediamo una pausa per la cena nella piazza principale della città a base della Cassoluet alla francese, uno stufato a base di fagioli, con carne di maiale e di oca, un piatto tipico della Francia del medioevo originario della regione francese della Linguadoca. Domani quattro passi nella Cité, la cittadella medievale caratterizzata da numerose torri e fortificazioni e tra i borghi francesi più visitati.

  La côte atlantiqueGiorno 13Ci eravamo appuntati da tempo questa meta, una zona desertica nel sud est della Navarra tra...
15/08/2024

La côte atlantique
Giorno 13
Ci eravamo appuntati da tempo questa meta, una zona desertica nel sud est della Navarra tra Pamplona e Saragozza e ci eravamo detti che se un giorno fossimo passati da queste parti avremmo sicuramento visitato questo luogo. Con i suoi 42000 ettari di superficie, è il secondo deserto europeo dopo quello di Tabernas in Andalusia
Eccoci dunque immersi nel Parco Naturale di Las Bardenas Reales, un luogo fuori dal tempo che comunque potrebbe non risultarvi del tutto sconosciuto, essendo stato più volte teatro di riprese cinematografiche e televisive. Con i suoi 42000 ettari di superficie è il secondo deserto europeo dopo quello di Tabernas in Andalusia. Per visitare il parco potete scegliere la soluzione a voi più adatta, in auto, in moto, in bici o anche a piedi ammirando paesaggi con forme incredibili modellati dal vento. .
Anche se non previsto apportiamo una modifica all’itinerario e decidiamo, visto l’orario di proseguire verso sud in direzione di Saragozza.
Raggiungiamo la città nel tardo pomeriggio, parcheggiamo vicino al centro storico e nonostante la colonnina di mercurio non sembre voler scendere di un grado iniziamo a girare il centro storico senza una meta precisa, lasciandoci guidare dall’istinto. La prima immagine di fronte a noi è quella della Basilica di Nuestra Señora del Pilar riflessa nelle docili acque dell’Ebro che attraversa la città.
La basilica, definita un vero e proprio gioiello dell’arte barocca, fu costruita tra i secoli XVII e XVIII e merita sicuramente una visita anche al suo interno. In prossimità della basilica troviamo anche la cattedrale di San Salvador. La Seo di Saragozza è un insieme di diversi stili architettonici a dimostrazione dei numerosi rifacimenti a cui è stata sottoposta. Proprio di fronte alla cattedrale è possibile visitare il museo del Foro di Caesaraugusta che espone i resti archeologici dell’antico Foro romano. Un altro luogo da visitare è l’antica Borsa di Saragozza, la massima espressione del Rinascimento aragonese.

  La côte atlantiqueGiorno 13Ci eravamo appuntati da tempo questa meta, una zona desertica nel sud est della Navarra tra...
15/08/2024

La côte atlantique
Giorno 13

Ci eravamo appuntati da tempo questa meta, una zona desertica nel sud est della Navarra tra Pamplona e Saragozza e ci eravamo detti che se un giorno fossimo passati da queste parti avremmo sicuramento visitato questo luogo. Con i suoi 42000 ettari di superficie, è il secondo deserto europeo dopo quello di Tabernas in Andalusia
Eccoci dunque immersi nel Parco Naturale di Las Bardenas Reales, un luogo fuori dal tempo che comunque potrebbe non risultarvi del tutto sconosciuto, essendo stato più volte teatro di riprese cinematografiche e televisive. Con i suoi 42000 ettari di superficie è il secondo deserto europeo dopo quello di Tabernas in Andalusia. Per visitare il parco potete scegliere la soluzione a voi più adatta, in auto, in moto, in bici o anche a piedi ammirando paesaggi con forme incredibili modellati dal vento. È possibile visitare le Bardenas Reales in auto e moto lungo appositi accessi e percorsi oppure per gli amanti del treking e della Mountain bike il parco offre ben ben 700 km di sentieri e piste, al fuori delle quali e vientato transitare. Noi abbiamo percorso con il nostro van il tracciato circolare in senso anti orario fino al famoso Cabezo de Castildetierra. Sono circa 40 km di strada bianca che si percorre in circa un ora e mezza comprese le varie soste per fotografare ciò ch vi circonda.
Anche se non previsto apportiamo una modifica all’itinerario e decidiamo, visto l’orario di proseguire verso sud in direzione di Saragozza, una città che manca dalla nostra lista delle città della pen*sola iberica.
Raggiungiamo la città nel tardo pomeriggio, parcheggiamo vicino al centro storico e nonostante la colonnina di mercurio non sembre voler scendere di un grado iniziamo a girare il centro storico senza una meta precisa, lasciandoci guidare dall’istinto. LA prima immagine di fronte a noi è quella della Basilica di Nuestra Señora del Pilar riflessa nelle docili acque dell’Ebro che attraversa la città.
La basilica, definita un vero e proprio gioiello dell’arte barocca, fu costruita tra i secoli XVII e XVIII e merita sicuramente una visita anche al suo interno.
In prossimità della basilica troviamo anche la cattedrale di San Salvador. La Seo di Saragozza è un insieme di diversi stili architettonici a dimostrazione dei numerosi rifacimenti a cui è stata sottoposta. Proprio di fronte alla cattedrale è possibile visitare il museo del Foro di Caesaraugusta che si trova proprio sotto la pavimentazione della piazza della cattedrale, ed espone i resti archeologici dell’antico Foro romano. Un altro luogo da visitare è l’antica Borsa di Saragozza, la massima espressione del Rinascimento aragonese oggi sede di mostre ed esposizioni.
Passeggiuando per le vie del centro ancora in modalità siesta ed in attesa che la città si rianimasse, abbiamo deciso per un tuffo nell’arte con la visita al Museo Goya con l’esposizione permanenete delle incisioni dell'artista aragonese considerato, insieme a Rembrandt e Picasso, uno dei migliori incisori della storia dell’arte. Il Museo Goya della Fondazione Ibercaja presentava anche la mostra temporanea "Nel mare di Sorolla con Manuel Vicent", un insolito dialogo tra pittura e letteratura attraverso uuna selezione di 50 opere.
Chiudiamo la giornata con la cena a base delle tipiche Tapas direttamente nel Casco Antiguo. Domani ancora una visita prima di lasciare la citta e poi iniziamo il rientro verso casa.

  La côte atlantiqueGiorno 12Come da programma dopo due giorni a Bilbao, l’itinerario prosegue con la visita di Pamplona...
14/08/2024

La côte atlantique
Giorno 12

Come da programma dopo due giorni a Bilbao, l’itinerario prosegue con la visita di Pamplona. La capitale della Navarra ci ha accolto con temperature record, ma questo non ci ha comunque scoraggiato.
Iniziamo dalla Plaza de toros, un'arena che si trova nel centro della città ed è il punto di arrivo della famosa corsa dei tori. Utilizzata per le corride, ma anche per eventi sportivi, culturali e concerti, la struttura risale al 1922 e con una capienza di oltre 19.000 persone è la seconda più grande di Spagna, dopo Las Ventas di Madrid. Vale sicuramente la pena di fare una visita e scoprire le curiosità ed i segreti dell’arena.
Pamplona è una città dove le tradizioni sono molto forti e una delle maggiori dimostrazioni è sicuramente la festa di San Fermin (da 6 al 14 luglio) con la caratteristice de unica corsa dei tori in percorso di quasi 900 metri per le vie del centro storico. Noi nella nostra visita abbiamo ripercorso quel tragitto cercando di immaginare cosa sia per gli abitanti di Pamplona quei pochi minuti di corsa di centinaia di persone davanti ai tori che partendo dalla salita di Santo Domingo e proseguendo in un percorso obbligato nel centro storico, raggungono l’arena.
Pamplona non è solo tori e corrida ma anche un bel centro storico dove potrete ammirare La Plaza del Castillo che si trova nella parte sud del centro storico definita anche il salotto di Pamplona, la cattedrale di Santa María la Real un edificio religioso davvero imponente i cui lavori di cotruzione iniziaro nel 1397 per concludersi nel 1501,il municipio con la sua caratteristica facciata e luogo caro agli abitanti della città in quanto ogni 6 luglio viene lanciato il Chupinazo per annunciare l'inizio della festa di San Fermín. Poco fuori dal centro se siete appassionati di luoghi medievali, ricordatevi di visitare la Ciudadela de Pamplona, un'antica fortificazione militare a forma di pentagono e corredata da bastioni e un fossato.
Terminiamo la visita ripercorrendo le caratteristiche strade del centro prima di riprendere la strada alla ricerca di un po’ di refrigerio che onestamente fatichiamo a trovare e cercando di avvicinarci a quello che sarà la meta della prossima giornata ovvero, Las Bardenas Reales, un’area quasi desertica, che si trova ad un centinaio di chilometri a sud di Pamplona.

  La côte atlantiqueGiorno 10 - 11Come anticipato sarebbe stata una due giorni quella riservata alla città di Bilbao e c...
13/08/2024

La côte atlantique
Giorno 10 - 11

Come anticipato sarebbe stata una due giorni quella riservata alla città di Bilbao e così è stato. Nonostante il tempo per la prima volta non sia stato proprio dalla nostra parte, abbiamo comunque dedicato la prima giornata alla vistta del centro storico di Bilbao e delle sue principali attrazioni.
Passeggiare per il Casco Viejo, ovvero la Città Vecchia di Bilbao, permette di immergersi nella sua storia.
Il Casco Viejo come detto è il centro storico della città e si trova sulla riva nord del fiume Nervión. E’ sicuramente uno dei quartieri più animati della città dove poter ammirare numerosi edifici storici e religiosi, tra cui la Cattedrale di Santiago il più antico edificio di Bilbao che rappresenta anche il principale luogo di culto della città e dove fermarsi un uno dei caratteristici pintxos bar, ed assaggiare la versione basca delle tipiche tapas accompagnati da un bicchiere di Txakoli il vino bianco locale.
Non potete non visitare poi Plaza Nueva e magari sedervi ad uno dei tanti tavoli all’aperto gustandovi una frasca Sangria.
Tra le altre cosa da vedere sicuramente il ponte di Calatrava o Zubi Zuri “ponte bianco”, dal nome del celebre architetto Santiago Calatrava. Si tratta di un ponte pedonale strutturato ad arco sospeso sul fiume Nerviòn. Sempre in tema di ponti c’è anche il Ponte di Vizcaya, il primo ponte trasportatore del mondo, attivo dal 1893 e progettato da Alberto de Palacio, allievo di Gustave Eiffel.
Raggiungendo Il Casco Viejo, fate una sosta anche al grande Mercato coperto dove potete anche fermarvi per una pausa pranzo tra i vari locali presenti all’interno.
Se invece volete scoprire la città dall’alto potete senpre utilizzare la famosa Funicolare di Artxanda che vi offre l’opportunità di uscire dalla città e di godere una vista mozzafiato di Bilbao da un mirador situato sul Monte Arxanda, a 250 metri di altezza.
Sicuramente però l’icona inconfondibile della città di Bilbao è senza dubbio il Museo Guggenheim. Progettato dall’architetto canadese Gehrye ed inaugurato nel 1997, questo enorme e spettacolare museo rappresenta la parte futuristica di questa città e la strada verso la modernità.
Il Guggenheim di Bilbao non vi lascia mai indifferenti, sia per l’aspetto artistico delle opere esposte che per la sua struttura architettonica davvero affascinante ed unica nel suo genere che da sola merita una visita.
Questo in breve quello che ci ha regalato la vista alla citta di Bilbao, senza contare l’atmosfera e le sensazioni positive che ci ha lasciato questa città girando per le sue vie assaporando i suoi piatti tipici e ammirando la sua architettura.
Il nostro viaggio prosegue ora verso un’altra città sp****la, capoluogo della Comunità autonoma di Navarra e famosa in tutto il mondo per la festa di San Firmino e la corsa dei tori.

  La côte atlantiqueGiorno 09La nostra giornata inizia proprio da Biarritz e in particolare dal suo faro situato sullo s...
11/08/2024

La côte atlantique
Giorno 09
La nostra giornata inizia proprio da Biarritz e in particolare dal suo faro situato sullo sperone roccioso di pointe Saint-Martin. Risalente al 1834 è alto 44 metri e dalla cima avete una vista panoramica davvero notevole sulla città.
A proposito della città, che dire, sicuramente vivace, alla moda, la classica città balneare che di affaccia sul Golfo di Biscaglia con la particolarità di un clima mite tutto l'anno. Tra le cose da vedere sicuramente la Grande e la Petit Plage, la famosa rocca della vergine simbolo della città, il mercato coperto, il vecchio porto dei pescatori. Tutto piacevole, anche il passeggiare per le vie dell'isola pedonale, ma secondo i nostri standard, troppo caotica.
Comunque sia la sosta è obbligata così come nella vicina San Sebastian, altra sosta di giornata. Ebbene sì abbiamo deciso di sconfinare nella vicina Spagna iniziando con questa cittadina e con la sua meravigliosa Co**ha con al centro l'isola di Santa Chiara. Sarebbe stato bello passare qualche ora al sole sulla splendida spiaggia cittadina ma il meteo per la prima volta è stato inclemente, tanto che dopo aver girovagato per il centro abbiamo poi deciso di chiudere il giro salendo con la storica funicolare al Monte Igeldo per godere di un impareggiabile panorama sulla città e il suo incredibile golfo. Con il nostro sconfinamento nei paesi baschi non potevamo non inserire anche la visita di Bilbao, così, lasciata San Sebastian, ci siamo diretti verso la capitale proprio dei paesi baschi alla quale dedicheremo complessivamente un paio di giorni

  La côte atlantiqueGiorno 08 Giornata di trasferimento sempre più a sud. Lasciata la duna di Pilat puntiamo dritti vers...
10/08/2024

La côte atlantique
Giorno 08
Giornata di trasferimento sempre più a sud. Lasciata la duna di Pilat puntiamo dritti verso Bayonne. Dopo tanto girare ci regaliamo una giornata di mare e facciamo sosta nella località di Mimizan. Parcheggiamo proprio di fronte alla famosa "La Sud" una lunga ed ampia spiaggia di sabbia fine affacciata sull'oceano. Una giornata ideale per rinvigorire l'abbronzatura e per una pausa dopo tanti chilometri macinati in questi giorni. La spiaggia La Sud è davvero invitante ed il gioco delle maree cambia l'aspetto della costa ora dopo ora. Nel tardo pomeriggio riprendiamo il cammino con destinazione Bayonne, la capitale economica dei Paesi Baschi francesi, una città che merita una deviazione per ammirare i suoi storici quartieri dove e facile trovare che si snodano su entrambi i lati della Nive, dove e facile ammirare le tipiche case con le facciate colorate e quelle più pittoresche a graticcio. Peccato essere arrivati sul tardi quando i negozi ormai erano chiusi a parte qualche ristorante o locale per un drink.
Dedichiamo a Bayonne un paio di ore prima di metterci alla ricerca di un posto per la notte. Lo troviamo alla periferia di Biarritz con vista sulla città e sul faro. Domani gireremo questa città che fu la residenza estiva voluta da Napoleone III e dell'Imperatrice Eugenia

  La côte atlantiqueGiorno 07Dopo le breve attraversata da Royan a Pointe de Grave abbiamo passato la notte nell'Aire de...
09/08/2024

La côte atlantique
Giorno 07
Dopo le breve attraversata da Royan a Pointe de Grave abbiamo passato la notte nell'Aire de camping-car SOULAC SUR MER, piacevole.come soluzione perché direttamente sull'ampia spiaggia che si affaccia sull'oceano. La giornata di oggi aveva come obiettivo quello di raggiungere Cap Ferret nella punta più meridionale della pen*sola che si affaccia nel bacino di Arcachon. Questa punta regala da una parte immense spiaggie a tu per tu con l'oceano e dall'altra il luogo ideale per la coltivazione di ostriche. Non potevamo certo rinunciare ad un'altra degustazione a Bord du mer. Cap Ferret regala anche un'altra attrazione alla quale difficilmente potevo rinunciare, l'omonimo faro. Dalla f***a vegetazione spunta infatti in tutta la sua imponenza questa struttura risalente al 1947 anno in cui venne rimesso in funzione dopo che i tedeschi nel corso delle second guerra mondiale distrussero la struttura originari a, una torre di una quarantina di metri. Oggi è alto 53 metri (258 gradini per la cronaca) e dalla sua sommità evrete modi di spaziare a 360 su tutto ibaciko ed anche sulle vicine dune di Pilat.
Nel pomeriggio dopo una breve sosta in spiaggia in attesa dell'alta marea, raggiungiamo la città di Arcachon dall'altra parte dell'omonimo bacino. Si tratta di una città prettamente turistica dove passare un periodo di relax al mare. L'ampia spiaggia presente lungo tutta la sua lunghezza un bel lungomare dove trovare un tavolo per sorseggiare un drink o cenare con i prodotti del mare aspettando il tramonto. Noi invece per il tramonto abbiamo deciso di trovare un posto dal fascino unico salendo infatti sulla vicina duna di Pilat. Famosa in tutto il mondo, è conosciuta essenzialmente per le dimensioni eccezionali, si calcola infatti sia composta da oltre 60 milioni di mc di sabbia. Ma il connubio e e nello stesso tempo il contrasto tra la f***a vegetazione da una parte e l'oceano dall'altra a renderla davvero unica. Noi abbiamo scalato i suoi oltre 100 metri di altezza quando ormai era sera e siamo rimasti lì ad aspettare e brindare a quel tramonto davvero speciale.

  La côte atlantiqueGiorno 06Riprendiamo la nostra visita all'isola di Orelon con la salita faro di Chassiron. L'inconfo...
08/08/2024

La côte atlantique
Giorno 06
Riprendiamo la nostra visita all'isola di Orelon con la salita faro di Chassiron. L'inconfondibile faro bianco e nero arroccato sulla sua scogliera all'estremo nord dell'isola si erge imponente con i suoi 46 metri di altezza e regala dalla sua sommità la solita vista mozzafiato.
Da non perdere poi il pittoresco e vivace porto di pescatori di La Cotinière, sulla costa occidentale. Piacevole sosta relax nella ampia spiaggia e poi giro per le vie del paese che di tra l'altro l'antica capitale storica dell'isola.
Tra le tante cose che ci eravamo appuntati da fare sull'isola c'era sicuramente la degustazione delle ostriche. Qui infatti è molto attiva la coltivazione e il villaggio di Fort-Rover ne è una dimostrazione e potrete approfondire la conoscenza su tale coltivazione. Per la degustazione poi lungo la strada nella parte orientale dell'isola potrete incontrare diversi capanni "cabanes ostreicoles" dove fermarsi per gustare il prelibato mollusco insieme ad altri altrettanto prelibati frutti di mare. Noi per il pranzo abbiamo scelto Bord a Bord in località Boyardville
Per gli amanti delle spiaggie invece segnaliamo tra le più belle quella di Saumonards sulla costa orientale e la grande spiaggia di Saint-Trojan-les-Bains.
Lasciamo a malincuore questa isola che ci regalato scorci e sensazione positive per tornare sulla terra ferma e proseguire verso sud direzione Royan dove ci siamo imbarcati per raggiungere Pointe de Grave nella pen*sola del Medoc da dove proseguiremo il nostro itinerario.

  La côte atlantiqueGiorno 05Con i suoi 60 metri di altezza, 257 gradini, fu acceso per la prima volta nel 1854 ed ha un...
07/08/2024

La côte atlantique
Giorno 05
Con i suoi 60 metri di altezza, 257 gradini, fu acceso per la prima volta nel 1854 ed ha una visibilità di 27 miglia marine circa 50 km.
Questo faro è il primo di una serie di fari che incontreremo nel nostro percorso lungo la costa francese. Chi ha letto altri nostri racconti di viaggio saprà benissimo ll mio interesse verso queste strutture. La nostra visita all'Ile de Re è dunque partita da qui e da lassù vi assicuro esserci una vista che merita la fatica della salita. Di fianco al fare si erge anche l'antica torre in funzione dal 1682, alta 27 metri ed era un punto di sorveglianza del traffico marittimo prima di essere sostituito dal Phare des Baleines nel 1854. La torre fu dichiarato monumento storico nel 1904.
Se invece avete con voi delle biciclette o vi piace pedalare questa isola del tutto pianeggiante è quella che fa per voi, grazie ai suoi innumerevoli percorsi ciclabili. L'isola, nota località turistica per i francesi, con i suoi 85 Kmq è relativamente piccola e la si gira facilmente. Il paesaggio cambia dalle due estremità e nella parte ovest ci ha ricordato per alcuni tratti la Camargue. Non mancano naturalmente le spiagge e tra i più o meno minuscoli paesini che incontrerete strada facendo, quello che ci ha colpito di più è stato sicuramente Saint Martin de Ré. Si tratta di un piccolo borgo nella parte centrale sulla costa nord dell'isola. Ex capitale dell'isola Saint-Martin-de-Ré mantiene un suo particolare fascino grazie anche al fatto di essere stata costruita attorno al suo porto ed essere protetta dalle sue mura fortificate. Particolarmente gradevole anche passeggiare tra le strade strette e i suoi vicoli oppure fermarsi in qualche locale all'aperto sul porto ad assaporare qualche specialità, nel nostro caso le immancabili moule frites rigorosamente al camembert. Consigliata comunque una sosta anche a La Flotte e Saint Marie de Ré, quest'ultima situato sulla costa a sud tra vigneti e mare.
Conclusa la nostra esplorazione dell'isola ripercorriamo il lungo ponte e ci dirigiamo verso un'altra isola quella d'Oléron.
Un'isola dal clima mite e la più meridionale delle isole della costa atlantica
Anche l'isola di Oléron si raggiunge con un ponte di circa 3 km. Splendide spiagge sabbiose e bellissime pinete, insieme a pittoreschi paesini, sono le particolarità principali dell'isola. Vi segnaliamo appena arrivati sull'isola Le Château-d'Oléron, con la sua cittadella fortificata e le caratteristiche capanne colorate una volta utilizzate per la lavorazione delle ostriche ed oggi come negozi di souvenir o prodotti locali. Vista l'ora ed identificata un area sosta a nord dell'isola decidiamo di raggiungerla e chiudere così la giornata che riprenderà domani, guarda caso, con la visita del Phare de Chassiron.

  La côte atlantiqueGiorno 04Ancora una po' di tempo da dedicare a Bordeaux prima di riprendere il nostro itinerario. Pe...
06/08/2024

La côte atlantique
Giorno 04
Ancora una po' di tempo da dedicare a Bordeaux prima di riprendere il nostro itinerario. Per prima cosa una visita veloce alla città del vino, il contemporaneo edificio dall'aspetto avveniristico sede proprio del museo sull’arte del vino, a seguire, sempre per restare in tema visita all'altro piccolo museo del vino, in centro città con immancabile degustazione e per concludere un giro in centro passeggiando per la famosa Rue Saint Catherine la via pedonale dello shopping di quasi un chilometro. Pranzo al mercato dei Cappuccini, il più grande mercato coperto di Bordeaux prima di lasciarci ammirare dalle luci de Les Bassin des Lumieres, ricavato in una base sottomarina della seconda guerra mondiale e riconosciuto come il più grande centro di arte digitale al mondo. È stata questa visita l'ultima in città prima di riprendere il cammino verso nord con destinazione La Rochelle. E proprio da qui che inizieremo ad esplorare la costa atlantica francese e lo facciamo dalla città che è soprannominata proprio la porta dell'oceano. Abbiamo girato ilmcentro storico fermandoci a sorseggiare un birra ad uno dei tanti locali con tavolino all'aperto proprio di fronte al porto con le due torri a fare da cornice. La città e piacevole dinamica, giovane anche se la sua storia è millenaria ed attira migliaia di visitatori ogni anno. Entrando dalla Porte de la Grosse Horloge, si accede al Vecchio Porto fortificato, l'immagine più famosa e iconica della città. Unico neo della giornata il sovraffollamento che non ci aspettavamo tanto da indurci a lasciare anzitempo la città per inoltrarci nell' Ile de Re l'isola collegata alla terraferma dal famoso ponte panoramico di due chilometri. Visto l'orario non facciamo soste e la percorriamo tutta fino alla sua estremità da dove l'indomani andremo a visitare il Phare des Balienes per poi esplorare pian piano l'isola. Per la notte sosta in un area camper nei pressi del faro.

  La côte atlantiqueGiorno 03Lasciata la Dordogna abbiamo viaggiato verso ovest con destinazione Bordeaux. Prima però so...
05/08/2024

La côte atlantique
Giorno 03
Lasciata la Dordogna abbiamo viaggiato verso ovest con destinazione Bordeaux. Prima però sosta nel piccolo borgo di Saint Emilian. Se siete appassionati di vini questa è la vostra zona. Sono infatti numerose le cantine e le aziende vinicole in tutta la zona e vi ritroverete circondati da vigneti a perdita d'occhio. Tra le altre cose anche per la notte abbiamo dormito al cospetto di un grande vigneto ospiti di un'azienda vinicola che mette a disposizione gratuitamente uno spazio per la sosta camper.
Saint Emilion come detto è un piccolo borgo ma particolarmente caratteristico con i suoi vicoli e le piazzette con tanto di tavolini all'aperto dove poter consumare una colazione o un pranzo magari accompagnato con uno dei loro vini locali .
Esaurita la visita eccoci di nuovo in strada con destinazione Bordeaux.
La città famosa in tutto il mondo per i suoi vini pregiati ha ottenuto il riconoscimento come patrimonio Unesco nel 2007 grazie all’imponente concentrazione di monumenti storici e alla sua architettura particolare. Se non avete molto tempo a disposizione ma volete toccare le principali attrattive della città potete rivolgervi all'ufficio del turismo e recuperare la mappa con il percorso che in circa due ore, soste escluse, vi garantisce una infarinatura generale della città. Partendo dal gran teatro dell'opera proseguendo poi per la porta Dijeaux, la cattedrale di Sant' Andrea, la famosa Grosse Cloche poi la porta Cailhau prima di arrivare alla piazza del parlamento e concludere il giro nella bellissima Place de la Bourse. Un pomeriggio intenso in giro per il centro della città reso ancora più impegnativo dalle temperature ben oltre i 30 gradi. Si è fatta ormai sera e non rimane che andare alla ricerca di un posto per la notte che troviamo a una ventina di minuti dal centro, un'area tranquilla e ben gestita.

  La côte atlantique.Giorno 02Partenza di buon ora nella speranza di sfruttare le prime ora della mattina evitando la ca...
04/08/2024

La côte atlantique.
Giorno 02
Partenza di buon ora nella speranza di sfruttare le prime ora della mattina evitando la calura che contraddistingue questi giorni anche in questa parte del paese con temperature che toccano facilmente i 38 gradi. È impossibile visitare la valle della Dordogna senza una sosta a Rocamadour definito uno dei borghi più belli della Francia. Questa Cittadella della Fede è un famoso luogo di pellegrinaggio sin dal XII secolo ed è costruita su vari livelli aggrappa alla roccia sopra un canyon dove scorre l’Alzou, affluente della Dordogna in un ambiente medievale davvero notevole.
Se si parla di Dordogna non possiamo non citare La Roque-Gageac. Il piccolo borgo adagiato sulle sponde del fiume è la seconda tappa di oggi. Un villaggio tipicamente medievale sovrastato da una fortezza costruita sulla roccia nel XII secolo ed accessibile tramite una scalinata sulla vertiginosa scogliera.
Passeggiare tra i vicoli del piccolo borgo è un po' come fare una salto indietro nel tempo e man mano che si sale la vista spazia lungo la valle della Dordogna e sui caratteristici tetti del villaggio.
Approposito di Dordogna visto il caldo incessante di questi giorni un'idea rinfrescante è quella di un tuffo nelle placide acque del fiume o perché no, una piacevole escursione in canoa noleggiabile in loco.

Indirizzo

Lumezzane
20100

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando ripex.net pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta L'azienda

Invia un messaggio a ripex.net:

Video

Condividi

Agenzie Di Viaggio nelle vicinanze


Altro Lumezzane agenzie di viaggio

Vedi Tutte

Potrebbe piacerti anche