04/12/2020
“Donerò i miei organi” Boom di sì a Ustica al primo posto in Italia
di Giusi Spica La Sicilia, fanalino di coda nelle dichiarazioni di volontà sulla donazione degli organi, trova riscatto in una piccola comunità galleggiante a 30 miglia da Palermo: è l’isola di Ustica il Comune più generoso d’Italia. Con il 70 per cento di consensi sul totale delle dichiarazioni rese all’ufficio anagrafe, ha il primato tra le comunità con meno di 5 mila abitanti.
Un riconoscimento di cui i 1.318 abitanti vanno fieri: «E’ la conferma del nostro dna altruista » , strizza l’occhio il sindaco Salvatore Militello. Usticese doc, 62 anni, responsabile della biglietteria Siremar, i suoi 1.318 cittadini li conosce tutti per nome: «La carta d’identità elettronica — spiega — è stata introdotta dalla fine del 2019. Da allora c’è stato un boom di adesioni » . Secondo il Centro nazionale trapianti, tra coloro che hanno rinnovato la carta d’identità nel 2020, più di 8 cittadini su 10 hanno scelto di registrare la propria volontà alla donazione e più di 7 su 10 hanno detto di sì. Nessun altro piccolo Comune ha fatto meglio. Una rivincita per la Sicilia che figura all’ultimo posto fra le regioni, con un indice del 44,92 per cento. Tirata verso il basso dallo scarso risultato di Catania, penultima fra le grandi città con appena il 42,88 per cento, Palermo (43,89), Siracusa (47, 33%) e Messina (49,35).
L’Indice del dono fornisce una fotografia dell’impegno profuso dai Comuni nella gestione complessiva del servizio che consente di esprimere già in vita la propria volontà sul tema, togliendo quindi ai parenti il peso di una eventuale scelta futura. Nel piccolo comune che già durante il Ventennio diede prova di generosità, accogliendo a braccia aperte i confinati antifascisti reclusi fra le sue rocce vulcaniche fra cui Gramsci e Bordiga, anche in piena pandemia quasi nessuno si è tirato indietro: «C’è stato un passaparola — racconta il primo cittadino — dettato anche da alcune vicende locali che hanno colpito molto emotivamente la comunità. Per esempio la storia di un padre che ha donato il suo rene al figlio adottivo ». Grazie a quel gesto, il ragazzo è riuscito a sopravvivere più a lungo. E’ morto un anno fa, lasciando in dono ai più bisognosi il suo alloggio popolare. Il suo esempio — forse — ha ispirato anche tanti che hanno scelto di dire sì alla donazione.