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La Chiesa del Sacro Cuore Immacolato di Maria in piazza Euclide a Roma, quartiere Parioli.Il nome Parioli è stato sempre...
01/05/2024

La Chiesa del Sacro Cuore Immacolato di Maria in piazza Euclide a Roma, quartiere Parioli.
Il nome Parioli è stato sempre oggetto di dispute tra gli esperti storici e toponomastici.
Alcuni fanno derivare il nome dal Monte Parioli un costone di roccia sulla Via Flaminia.
Altri al fatto che le colline su cui sorge il quartiere oggi erano fino a qualche secolo fa adibite a coltivazioni, di pere in particolare.
I Parioli quindi sarebbero i peraioli, coloro che coltivavano le pere, che poi nel tempo lo slang romano ha modificato in parioli.
Altri ancora fanno derivare il nome da una fonte di acqua che sorgeva nei pressi di piazza Euclide e che era dedicata alla ninfa Anna Perenna.
La fonte non era stata presa molto in considerazione perché si pensava fosse solo un racconto popolare, una leggenda, fino a quando nel 1999 durante gli scavi per un parcheggio sotterraneo in zona venne portata alla luce la fonte originale.
Nella fonte d'acqua furono anche trovate monete, come oggi anche allora si gettavano monete nelle fontane e, come in questo caso, nelle fonti.
Ma non solo, vennero trovati anche oggetti votivi come statuette antropomorfe, pentole in rame e lampade votive oggi esposte al museo presso le Terme di Diocleziano.
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Trinità dei MontiUn anno dopo la scoperta delle Americhe Carlo VIII, nel 1493, diede il via ai lavori per la chiesa con ...
01/05/2024

Trinità dei Monti
Un anno dopo la scoperta delle Americhe Carlo VIII, nel 1493, diede il via ai lavori per la chiesa con il titolo S. Trinitatis in Pincio, i lavori di realizzazione veri e propri iniziarono però probabilmente nel 1502 e si protrassero fino al 1570.
La chiesa era chiamata in origine Trinità del Monte li dove il riferimento è al colle del Pincio sul quale sorge.
La prima parte della chiesa era in stile gotico, fu progettata da Annibale Lippi e Gregorio Caronia due validi architetti dell'epoca e realizzata con pietre provenienti dalla città francese di Narbona.

Quando avvenne il sacco di Roma nel 1527 si optò per il restauro e l'ampliamento dell'intero complesso anche grazie all'acquisto dei terreni circostanti.
Con il conclave del 1549-1550 molti dei cardinali francesi finanziarono i lavori di ampliamento, che videro nel 1570 la conclusione della facciata, disegnata da Giacomo Della Porta e Carlo Maderno, adornata dai due celebri campanili.

La chiesa fu poi consacrata nel 1585 da papa Sisto V, che commissionò all'architetto Domenico Fontana la realizzazione di una strada, che prese dal pontefice stesso il nome di strada Felice, una via che collegasse la zona del Pincio con la basilica di Santa Maria Maggiore.
I lavori di sbancamento necessari per la realizzazione della strada crearono un grande dislivello con l'ingresso principale della chiesa e Fontana progettò la realizzazione della scala monumentale a due rampe che ancora oggi garantisce l'accesso all'edificio.
La scalinata di Piazza di Spagna o "The Spanish steps".


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Santa Maria in Vallicella è conosciuta a Roma anche con il nome di Chiesa Nuova, in realtà viene chiamata "nuova" da qua...
01/05/2024

Santa Maria in Vallicella è conosciuta a Roma anche con il nome di Chiesa Nuova, in realtà viene chiamata "nuova" da quando fu restaurata nel XVI secolo.
Nelle foto: l'altare, il soffitto affrescato e le navate.
Parte della costruzione è sul Rione Parione e l'altra sul Rione Ponte che si trovano nella pianura del Campo Marzio, questa zona era considerata dai Romani uno degli ingressi degli Inferi e luogo di culto delle divinità infernali, con il nome di Tarentum.

Dal XIII secolo è qui ricordata una chiesa dedicata alla Natività della Madonna, legata alla parrocchia di San Lorenzo in Damaso.

Dal XIV secolo poi e fino al XVI secolo la chiesa era conosciuta con il nome di Santa Maria in Puteo albo, dal nome della contrada che aveva preso nome da un'antica vera di pozzo (puteale) in marmo bianco posta presso la vicina piazza Sora.

Nella chiesa fu conservata un'immagine miracolosa della Madonna.
Si tratta di un affresco del trecento, in origine collocato all'esterno di una cosiddetta "stufa", bagno pubblico.
Si racconta che nel 1535 l'immagine, essendo stata colpita da un sasso, sanguinò e divenne così oggetto di culto.
Nel 1574 l'affresco era stato staccato e affidato al rettore della chiesa della Vallicella che lo conservò nella sacrestia.
L'affresco venne poi collocato sull'altare maggiore della Chiesa Nuova.


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Altare di Santa Maria in Ara Coeli.La chiesa, il cui nome originario era Santa Maria in Capitolio, faceva parte del comp...
24/04/2024

Altare di Santa Maria in Ara Coeli.
La chiesa, il cui nome originario era Santa Maria in Capitolio, faceva parte del complesso di edifici del monastero che si era insediato sul colle capitolino mentre il resto delle costruzioni romane antiche andavano in rovina.
Divenne centro della vita politica di Roma, tanto che vi si tennero assemblee popolari del libero comune.
Proprio dal libero comune venne commissionata la scalinata di 124 gradini, nel 1348, quella che oggi ammiriamo.
Fu voluta come voto alla Vergine per ringraziarla della fine della pestilenza che afflisse in quel periodo tutta Europa e vennero impiegati, in parte, i resti dei marmi del tempio di Serapide.
La scalinata fu poi inaugurata da Cola di Rienzo.


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La chiesa di Santa Maria in Ara Coeli fu costruita sulle rovine di un Tempio, quello dedicato a Giunone Moneta, si propr...
24/04/2024

La chiesa di Santa Maria in Ara Coeli fu costruita sulle rovine di un Tempio, quello dedicato a Giunone Moneta, si proprio quella da cui deriva il nome delle monete, i nostri dischetti metallici, ma questo lo descriveremo in un altro post, il tempio sorgeva sull'Arx, una delle due alture del Colle Capitolino.
Secondo altri studi però la chiesa sorgerebbe invece dove si trovava l'antichissimo Auguraculum, luogo dal quale i sacerdoti Auguri prendevano gli auspici osservando il volo degli uccelli.
La prima costruzione risale al VI secolo.
Subito attorno alla prima chiesa si addensarono costruzioni che nella parte superiore si svilupparono in un monastero, mentre sulle pendici del colle nasceva un mercato e poi un piccolo quartiere fatto di casette e botteghe.
Resti di queste costruzioni (la chiesetta di San Biagio del Mercato e la sottostante "Insula Romana") tornarono alla luce durante scavi del 1930.

In un documento del XII secolo vengono descritti i tre accessi al colle all'epoca, sicuramente erano strade sterrate e non lastricate:

1) La strada che conduceva al Clivo degli Argentari (l'attuale scalinata di 124 gradini, che sale dal Carcere Mamertino), orientata verso la Suburra, il quartiere malfamato nel quale naque Cesare.
2) La via pubblica che porta sotto al Campidoglio, in pratica quella che oggi è l'attuale Cordonata.

3) La via che porta a San Teodoro, verso il Foro, ancora esistente.

Fontanella nel borghetto di Ostia antica fatta costruire dal principe Camillo Aldrobrandini nel 1879.L’area in cui è la ...
18/04/2024

Fontanella nel borghetto di Ostia antica fatta costruire dal principe Camillo Aldrobrandini nel 1879.
L’area in cui è la piccola fontana si trova su un sito già abitato in età antica dagli antichi salinari che lavoravano presso gli stagni ostiense, quest'area fu poi fortificata da papa Gregorio IV nel IX secolo.
A quel tempo il borghetto, che aveva il nome di Gregoriopoli, costruito proprio accanto al Tevere anche con funzione di dogana, era testimone del passaggio di pellegrini, mercanti e delegazioni diretti a Roma.
Devastato da Ladislao I di Napoli nel 1408, venne dotato con il tempo di difese massicce, mura perimetrali alla torre rotonda di Martino V (1451-1454) e di una vera e propria fortezza fatta costruire dal cardinale Giuliano della Rovere, futuro papa Giulio II (1483-1486).
Nel 1557, una piena del Tevere fu talmente disastrosa da causare lo spostamento dell’alveo del fiume e provocare lo spopolamento del borgo e il trasferimento della dogana e dell’approdo a Fiumicino.
Il borgo tornò a essere abitato solo da salinari, contadini e pastori.
La fortezza, ormai priva dell’acqua per il fossato, aveva perso la sua funzione militare e nell’Ottocento divenne alloggio per i galeotti utilizzati negli scavi dell’antica Ostia.

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Ponte Fabricio, costruito per unire l'isola Tiberina nel 62 a.C. dal curatore delle strade Lucio Fabricio. Nel 23 d.C. a...
17/04/2024

Ponte Fabricio, costruito per unire l'isola Tiberina nel 62 a.C. dal curatore delle strade Lucio Fabricio.
Nel 23 d.C. a causa di una piena che lo danneggiò fu restaurato dai consoli Marco Lollio e Quinto Emilio Lepido.
Con Papa Eugenio IV fu pavimentato con lastre di travertino e vennero in seguito aggiunti i parapetti nel 1679 da Papa Innocenzo XI.
Una leggenda popolare racconta che il nome "Quattro Capi", con il quale il ponte fu conosciuto dal XVI al XX secolo, sia dovuto ad una profonda discordia fra quattro architetti, che, incaricati da Sisto V del restauro del ponte, finirono per passare alle vie di fatto per futili motivi e, per questo, il Papa, alla fine dei lavori, li condannò alla decapitazione sul posto facendo però erigere, a ricordo del loro lavoro, un monumento con quattro teste in un unico blocco di marmo.
Ponte Fabricio è anche conosciuto come il ponte dei giudei, pons iudeorum, per la sua vicinanza al ghetto e anche perché era il ponte che attraversavano gli ebrei che erano obbligati a partecipare alle prediche che si tenevano nella chiesa di San Gregorio sull'isola Tiberina durante il regno pontificio.
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Le due chiese gemelle, come vengono chiamate, in Piazza del Popolo a Roma.La chiesa di Santa Maria in Montesanto del 167...
17/04/2024

Le due chiese gemelle, come vengono chiamate, in Piazza del Popolo a Roma.
La chiesa di Santa Maria in Montesanto del 1675 e Santa Maria dei Miracoli del 1678.

Ma sulla piazza si affacciano ben tre chiese.

La più antica è la basilica di Santa Maria del Popolo, a lato della porta omonima, le due chiese "gemelle" sono invece di fronte, quando si entra in piazza del popolo sono le prime ad esser notate, sebbene quella che ha maggior rilevanza storica sia questa che venne eretta (sul sepolcro dei Domizi dove Nerone fu sepolto) nell'XI secolo da papa Pasquale II, ma venne poi ricostruita sotto papa Sisto IV da Baccio Pontelli e Andrea Bregno tra il 1472 ed il 1477.
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Come doveva essere la vista del Cuppolone da Spina di Borgo, Via Alessandrina, 🤔 prima che tutti i palazzi del borgo fos...
29/03/2024

Come doveva essere la vista del Cuppolone da Spina di Borgo, Via Alessandrina, 🤔 prima che tutti i palazzi del borgo fossero abbattuti per far posto all'attuale Via della Conciliazione.
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Il 16 dicembre 1980   incise uno dei suoi ultimi lavori, un vinile 33 giri con bellissime canzoni romane, conosciute alc...
01/03/2024

Il 16 dicembre 1980 incise uno dei suoi ultimi lavori, un vinile 33 giri con bellissime canzoni romane, conosciute alcune e altre inedite come "Serenata de Papá" che diede il titolo all'album su etichetta Gas record, etichetta discografica di mio suocero Gerardo Sparaco e distribuzione sempre nostra di Discoteca Internazionale f.lli Sparaco s.r.l.
Un vinile che tra le 12 canzoni aveva anche altre reinterpretazioni di suoi successi come "Stefania", "Barcarola trasteverina", "Serenata de paradiso".
Canzoni romane scritte da grandi autori come Bixio, Cherubini, Nuvoloni, Mei, Balzani e lo stesso Alvaro Amici da trasmettere ai posteri.
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La piccola chiesa votiva di S. Andrea del Vignola fu costruita nel tratto urbano della via Flaminia, tra porta del Popol...
28/02/2024

La piccola chiesa votiva di S. Andrea del Vignola fu costruita nel tratto urbano della via Flaminia, tra porta del Popolo e ponte Milvio su progetto di Jacopo Barozzi da Vignola.
Costruita intorno al 1553 all'interno del complesso della villa suburbana (villa Giulia) di Papa Giulio III, per ricordo della sua fuga da Roma.
Durante il sacco dei lanzichenecchi di Carlo V a Roma, quando era ancora cardinale, Papa Giulio III era uno degli ostaggi ed era probabilmente destinato a essere giustiziato, ma riuscì a fuggire dalla città il 30 novembre, giorno dedicato dalla chiesa cattolica all'apostolo Andrea, fratello di Pietro, ha perciò la funzione di chiesa votiva, ca****la privata e chiesa rurale extra urbana.

La cupola subì degli interventi di parziale restauro negli anni 1826-1830 ai quali partecipò anche l'architetto Giuseppe Valadier, che estese poi i restauri anche al resto della costruzione.
Ulteriori interventi vennero realizzati nel 1977 rivestendo la cupola con piombo e successivamente negli anni novanta, ripristinando il primitivo rivestimento della cupola in coccio pesto e restituendole in tal modo l'originaria resa cromatica.

Nel 1950 fu restaurato anche il particolare pavimento policromo della chiesa con la sovrintendenza dell'architetto Zander, che era l'architetto incaricato dei restauri della basilica di San Pietro in Vaticano.
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24/02/2024

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Ponte Mazzini fu inaugurato nel 1908 e collega Via della Lungara al LungoTevere sinistro, nei pressi di Via Giulia.Prima...
18/02/2024

Ponte Mazzini fu inaugurato nel 1908 e collega Via della Lungara al LungoTevere sinistro, nei pressi di Via Giulia.
Prima di essere dedicato a Giuseppe Mazzini era conosciuto come ponte Gianicolense in ricordo dell'antico omonimo ponte.
È lungo 106 metri.
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Santa Maria in Trastevere e ⛲ fontana  ❣️
18/02/2024

Santa Maria in Trastevere e ⛲ fontana
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Per San Valentino ❤️ siete ancora in tempo.Se siete nei pressi della mitica Fontana di Trevi, sulla destra guardando la ...
14/02/2024

Per San Valentino ❤️ siete ancora in tempo.
Se siete nei pressi della mitica Fontana di Trevi, sulla destra guardando la fontana, c'è una piccola fontanella chiamata "fontanella degli innamorati", si narra che le coppie che bevono da quella fontana saranno felici insieme😍per sempre 😘
Daje! 😉 👍
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Preferisci il nuovo logo di   n. 1, il n. 2, il n. 3 oppure il n. 4?🤔Me lo fai sapere qui sotto? 👇
14/02/2024

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Me lo fai sapere qui sotto? 👇

Ostia, Via degli AldobrandiniCa****la di  Santa Teresa del bambino Gesù   Piccola e dedicata a S. Teresa di Lisieux, nas...
14/02/2024

Ostia, Via degli Aldobrandini
Ca****la di Santa Teresa del bambino Gesù

Piccola e dedicata a S. Teresa di Lisieux, nascosta tra edifici vicino ad un piccolo slargo, quasi per caso la si scorge appena, così appare la Ca****la di Santa Teresa, anzi, più precisamente, come dicono in zona, santa Teresina, in via degli Aldobrandini a Ostia (quartiere di Roma).
Un muro di cinta la circonda, la chiesa dipende dalla Parrocchia Santa Maria Regina Pacis, a qualche chilometro di distanza.
Costruita nel 1930, presenta una facciata che ricorda un piccolo tempio classico, con una pensilina con legno a vista.
La sua struttura è a unica navata.
Ha un altare minimale realizzato in travertino.
Da pochi anni sono state installate vetrate colorate che contribuiscono ad illuminare meglio e di luce calda l'interno.

L'angolo di vicolo delle vacche nel rione Ponte nel centro di Roma, vicino a via dei coronari.I ritratti affissi che ved...
04/02/2024

L'angolo di vicolo delle vacche nel rione Ponte nel centro di Roma, vicino a via dei coronari.
I ritratti affissi che vedete in foto sono un omaggio artistico a Gigi Proietti, Maurizio Costanzo, Alberto Sordi e, più in là, c'è anche Federico Fellini un "non romano" come i 3 precedenti, ma innamorato di Roma tanto da rappresentarla magistralmente nei suoi films. 📽
La via prende il nome dal vaccaro che aveva li le stalle per le sue vacche, stalle presenti fino alla fine del XVI secolo.
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I 4 di Viale Regina Margherita  ❣️
27/01/2024

I 4 di Viale Regina Margherita
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Il bambinello ligneo che è esposto a sinistra dell'altare centrale dell'Ara Coeli, in una cripta (ora ben protetta) è in...
12/01/2024

Il bambinello ligneo che è esposto a sinistra dell'altare centrale dell'Ara Coeli, in una cripta (ora ben protetta) è in realtà una fedele copia del bambinello originale trafugato dai ladri nel 1994 e mai più ritrovato.
La prodigiosa effigie del Santo Bambino originale fu intagliata con il legno di un ulivo del Getsemani da un religioso francescano verso la fine del XV secolo (frate Michele).
Il frate, secondo quanto scritto su un manoscritto del XVII secolo, avendo terminato la sua opera non trovò in tutta Gerusalemme i colori per dipingere il Santo Bambino. Una notte, pregò per ricevere luce da Dio.
L’indomani trovò il Bambino miracolosamente dipinto.
Il bambinello ha subito nei secoli diverse volte furti di oggetti d'oro da cui era ricoperto, altre volte è stato rapito e poi ritrovato, ma dal 1994 i romani che adoravano il "Pupo de Roma" si devono accontentare di una copia😒
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L'arco di Sisto V è posizionato all'incrocio delle due strade che anticamente conducevano direttamente alla basilica di ...
01/01/2024

L'arco di Sisto V è posizionato all'incrocio delle due strade che anticamente conducevano direttamente alla basilica di Santa Maria Maggiore e alla basilica di Santa Maria degli Angeli. È edificato a pochissima distanza da porta San Lorenzo ed è organicamente inserito nell'acquedotto Felice che nella sua sezione terminale si sovrappone alle mura Aureliane. L'acquedotto fu voluto da papa Gregorio XIII per le esigenze delle moltitudini di pellegrini che avrebbero invaso la città per il giubileo del 1575.
L'opera idrica fu terminata sotto il pontificato di papa Felice Peretti, da cui prende il nome, che per l'occasione volle celebrare il completamento dell'acquedotto con un grande arco, progettato dall'architetto Giovanni Fontana e inaugurato nel 1585.
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✨👋🎅✨💖🎄    ❣️
07/12/2023

✨👋🎅✨💖🎄



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Buongiorno     ❣️
19/11/2023

Buongiorno

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Piazza della Rocca e sullo sfondo la Cattedrale di Sant'Aurea.Roma, Ostia antica. ❣️
14/11/2023

Piazza della Rocca e sullo sfondo la Cattedrale di Sant'Aurea.
Roma, Ostia antica.
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La Fontana di Porta Furba esisteva, in altra veste, già prima del 1700.L’odierna Fontana venne restaurata e rifinita com...
10/11/2023

La Fontana di Porta Furba esisteva, in altra veste, già prima del 1700.
L’odierna Fontana venne restaurata e rifinita come la vediamo oggi nell’anno 1733 per volontà di Papa Clemente XII Corsini probabilmente progettata da Luigi Vanvitelli, in seguito della situazione di degrado, dovuta all’uso.
La Fontana di Porta Furba detta anche inizialmente Fontana Bella è una fontana situata a Porta Furba fra gli Acquedotti Marcio, Claudio, Anius Novus all’altezza di Via Tuscolana.
Fu realizzata inizialmente per volere di Papa Sisto V come una delle tre mostre dell’Acqua Felix, quella che veniva portata in città dall'acquedotto Felice, per celebrare il ripristino idrico nella città di Roma. La fontana fa parte di un gruppo di tre fontane appositamente pensate per i viaggiatori che entravano a Roma passando per le Vie Consolari.
Le altre due erano situate lungo la Via Casilina e lungo la Via Tiburtina, ma purtroppo non è più possibile vederle perché sono andate distrutte.

La fontana che oggi possiamo ammirare non è però la fontana originale, ma la rivisitazione del ninfeo originale.

Venne realizzata in travertino, addossata su di una parete con mattoni lisci che formano un muro a cortina, circondato da una cornice in marmo, culminanti in una grande cornice arcuata su cui lati sono collocate due sfere.

Nel 1897 venne di nuovo restaurata, si decise di abbassare la vasca inferiore per facilitarne l’accesso ed evitare così eventuali rotture indesiderate e di aggiungere cinque scalini al di sotto della vasca.
La scritta incisa sulla fontana riporta le parole che tradotte dal latino recitano così :
“Papa Clemente XII Restituì al pubblico la fonte dell’Acqua Felice, chiusa per lungo tempo, realizzata dal Cardinale Felice Passerino e Presidente delle Acque. A. D. 1733”
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Il Ponte Settimia Spizzichino.Il cantiere per la sua costruzione è durato tre anni, per la sua struttura reticolare sono...
03/11/2023

Il Ponte Settimia Spizzichino.
Il cantiere per la sua costruzione è durato tre anni, per la sua struttura reticolare sono state usate tecniche 3D, anche la sua illuminazione ha avuto una particolare attenzione ed è stata progettata e realizzata dall'ingegnere Francesco Bianchi, l'inaugurazione dell'opera è stata fatta il 20 giugno del 2012, è costata circa 15 milioni e mezzo di euro ed è dedicata alla memoria di Settimia Spizzichino, unica sopravvissuta fra le donne nella retata del 16 ottobre 1943 del Ghetto di Roma poi deportate ad Auschwitz.
Viene anche nominato come Cavalcavia Ostiense, è in pratica un viadotto che a Roma sovrapassa la linea ferroviaria Roma-Lido e il percorso della linea B della metropolitana.
Fa parte della Circonvallazione Ostiense.

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La Fontana delle Anfore è oggi nella sua collocazione originaria, in Piazza Testaccio (ex Piazza Mastro Giorgio).Venne i...
02/11/2023

La Fontana delle Anfore è oggi nella sua collocazione originaria, in Piazza Testaccio (ex Piazza Mastro Giorgio).

Venne inaugurata nel 1927 dopo l'intitolazione ufficiale di Rione Testaccio.
Poi, per problemi di consolidamento del terreno su cui fu collocata, venne trasferita nel 1935 in Piazza dell'Emporio e li è rimasta fino al 2014, al suo posto visse, fino al suo ricollocamento, il mercato rionale di Testaccio.

La sua nuova inaugurazione, finalmente nella sua posizione originaria, è stata il 24 gennaio 2015.
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Il Gazometro di Roma venne realizzato nel 1937 ma il suo progetto risale al 1909.Sorge occupando un area di ben 12 ettar...
02/11/2023

Il Gazometro di Roma venne realizzato nel 1937 ma il suo progetto risale al 1909.

Sorge occupando un area di ben 12 ettari, è stato il Gasometro più grande d'Europa.

Chiamato anche Luxometro perché il gas serviva anche per l'illuminazione cittadina.
Al momento in cui fu realizzato aveva un'altezza di m. 89,10, un diametro di m. 63 e una lunghezza complessiva di ben Km 36 sommando la lunghezza dei 1.551 pali infissi della struttura.

Il volume del gasometro massimo era di m³ 200 000.
Oggi il serbatoio è stato rimosso e rimane visibile nella sua maestosità la sola struttura metallica che è diventata un simbolo del quartiere Ostiense.
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