Trasecoli - Guide Turistiche

Trasecoli - Guide Turistiche Trasecoli riunisce guide turistiche, archeologi e storici dell'arte che collaborano con istituzioni universitarie, centri di ricerca e il comune di Roma.

22/10/2021

La pulitura integrale della Ca****la Cornaro nella chiesa di Santa Maria della Vittoria a Roma svela anche materiali e tecniche usatedalgenio (ANSA)

16/10/2021

«Gli ebrei furono ammassati nel Collegio Militare. I camion entravano, andavano a fermarsi davanti al porticato di fondo. Le operazioni di scarico si svolgevano con la stessa ruvidezza e sommarietà con cui erano avvenute quelle di carico. I nuovi arrivati erano fatti schierare per tre, a qualche distanza da gruppi consimili, che già stazionavano sotto la sorveglianza di numerose sentinelle tedesche armate fino ai denti. [...] Il proposito di umiliare, di deprimere, di ridurre quella gente a stracci umani, senza più una volontà, quasi senza più rispetto di se stessi, fu subito evidente».
(Giacomo Debenedetti)

Laggiù, prima di via della Lungara, presso piazza della Rovere, c'è palazzo Salviati, un edificio rinascimentale sede del Centro Alti Studi per la Difesa. Il 16 ottobre 1943 era di sabato, a Roma piovigginava. Da oltre un mese la città era occupata dall'esercito nazista. Intorno alle 05:00 del mattino iniziò nel ghetto di Roma la Judenoperation. Gli autocarri tedeschi, con le sponde ribaltabili, percorrevano la città per razziare gli ebrei romani che venivano raccolti in questo Collegio Militare.

Ph. credits: .nix, Pietro Guida, ST "Madre con bambino in piedi"

Direzione Musei Statali della Città di Roma
Fondazione Museo della Shoah - Onlus

Ecco la soluzione al   di ieri.Gruppo scultoreo di Oreste ed ElettraCollezione Boncompagni LudovisiMuseo Nazionale Roman...
07/10/2021

Ecco la soluzione al di ieri.

Gruppo scultoreo di Oreste ed Elettra
Collezione Boncompagni Ludovisi
Museo Nazionale Romano - sede di Palazzo Altemps

La scultura ritrae due figure, una femminile adulta, riccamente panneggiata che cinge amorevolmente con il braccio destro un giovinetto di statura inferiore. Dietro la gamba del giovane si trova una piccola stele con incisa la firma dello scultore Menelaos allievo di Stephanos. L’opera è datata all’inizio del I secolo d.C. e richiama come modello i caratteri della scultura di Lisippo e Prassitele.

Varie interpretazioni di questo gruppo scultoreo sono state date nel corso del tempo, tra cui quella più accreditata è di J. Winckelmann: i due fratelli Oreste ed Elettra, dopo aver tagliato in capelli in segno di lutto, si ritrovano a commemorare il padre Agamennone presso il suo sepolcro (cui farebbe riferimento la piccola stele funeraria infissa nel terreno).

Eccoci pronti con un nuovo   per voi!Chi sono i due personaggi raffigurati?In quale Museo è conservata questa scultura?A...
06/10/2021

Eccoci pronti con un nuovo per voi!

Chi sono i due personaggi raffigurati?
In quale Museo è conservata questa scultura?
A quale collezione appartiene?

Come sempre appuntamento a domani con le soluzioni!

Ecco la soluzione al   di ieri.Di fronte alla Fortezzuola di Villa Borghese, che fu casa e atelier dell'artista Pietro C...
23/09/2021

Ecco la soluzione al di ieri.

Di fronte alla Fortezzuola di Villa Borghese, che fu casa e atelier dell'artista Pietro Canonica, e oggi museo a lui dedicato, si trovano due sculture rapppresentanti un mulo e un alpino.

Il mulo si chiamava Scudela (scodella in piemontese), ed era il più resistente e coraggioso dei muli di una batteria di montagna che combatteva sulle Alpi durante la Grande Guerra.
Ogni giorno, per anni, portò sulla groppa il suo cannoncino per i sentieri di montagna, fedele compagno del suo alpino, da cui era inseparabile.
Una mattina, durante un durissimo scontro, la batteria fu costretta alla ritirata e Scudela e la sua guida vennero dati per dispersi. Al calar della notte il mulo raggiunse il resto del reparto, ma senza il
suo compagno, di cui restava solo il cappello con la penna nera.

Scudela venne decorato con medaglia d’oro al Valor Militare alla fine della guerra, e, a Biella, lo scultore Pietro Canonica lo ritrasse dal vivo per un monumento commemorativo della Grande Guerra da realizzare in città, intitolato l’Umile Eroe, nel quale il mulo è affiancato da un alpino.

La figura del mulo venne più volte replicata da Canonica. La replica romana risale al 1940, mentre la scultura dell'alpino di vedetta è del 1957.
Sul basamento dell'alpino è incisa una scritta, il grido con cui gli alpini della brigata Aosta andavano all’assalto: CA CUSTA LON CA LA CUSTA, VIVA L’AUSTA (costi quello che costi, viva l’Aosta).

Eccoci pronti con un nuovo, facile,   per voi!Dove si trova questo mulo?Chi, e per quale motivo, lo ha realizzato?Cosa t...
22/09/2021

Eccoci pronti con un nuovo, facile, per voi!

Dove si trova questo mulo?
Chi, e per quale motivo, lo ha realizzato?
Cosa trasporta sulla schiena l'animale?

Come sempre appuntamento a domani con le soluzioni!

In occasione del 700esimo anniversario della morte di Dante, che cade oggi, vi segnaliamo alcune iniziative che potete s...
14/09/2021

In occasione del 700esimo anniversario della morte di Dante, che cade oggi, vi segnaliamo alcune iniziative che potete seguire sui canali rai.

Nella notte tra il 13 e il 14 settembre del 1321 moriva .
700 anni dopo, il Ministero della Cultura e la Rai celebrano il Sommo Poeta con la lettura del I canto della Divina Commedia degli allievi del Centro Sperimentale di Cinematografia e dell'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio d'Amico, domani su Rai Storia alle ore 22.30.

«Est hoc monimentum Marcei Vergilei Eurysacis pistoris» "Questo sepolcro appartiene a Marco Virgilio Eurisace, fornaio" ...
09/09/2021

«Est hoc monimentum Marcei Vergilei Eurysacis pistoris»

"Questo sepolcro appartiene a Marco Virgilio Eurisace, fornaio"
Così recita l'iscrizione sul famoso monumento funerario che si trova nelle immediate vicinanze di Porta Maggiore. Fu costruito nella seconda metà del I secolo a.C. dal fornaio Eurisace per ospitare le spoglie sue e della moglie Atistia.

Per celebrare la propria ricchezza e il proprio lavoro, Eurisace decise di decorare la tomba con un fregio figurato in cui sono rappresentate le varie fasi della panificazione. I grandi fori al di sotto del fregio ricordano probabilmente le bocche dei dolia, grandi contenitori dall'imboccatura cilindrica in cui venivano conservate le derrate alimentari e la farina.

Una curiosità: il monumento si conservò quasi integro perché inglobato all'interno di una delle torri difensive costruite dall'imperatore Onorio per fortificare la vicina porta e fu scoperto solamente nel 1838, nel corso dei lavori di demolizione della torre.

Ecco il   della settimana!1) Sapete riconoscere questo monumento?2) Chi era il famoso proprietario e che mestiere faceva...
08/09/2021

Ecco il della settimana!

1) Sapete riconoscere questo monumento?
2) Chi era il famoso proprietario e che mestiere faceva?
3) In quale secolo ci troviamo?

Il piccolo olio su cartone, che vi abbiamo presentato ieri, raffigura un momento di intenso lavoro di scavo all'interno ...
02/09/2021

Il piccolo olio su cartone, che vi abbiamo presentato ieri, raffigura un momento di intenso lavoro di scavo all'interno dell'area del Foro Romano. Ci troviamo, in particolare, nella zona della Basilica Emilia.

L'opera, realizzata dall'artista Giovanni Carnevali, è datata tra il 1900 e il 1902. Siamo in anni di intensi scavi nell'area del Foro e del Palatino, scavi che sono all'epoca diretti da Giacomo Boni, rappresentato dal pittore insieme a Felice Barnabei (archeologo e politico) e Guido Baccelli (medico e appassionato di antichità classica).

La scelta di Boni per la direzione degli scavi portò all'introduzione di importanti innovazioni. Boni fu infatti uno dei primi a lavorare con metodi moderni e scientifici, applicando il metodo stratigrafico all'archeologia classica e usando anche le nuove tecnologie, come la fotografia aerea, per i suoi studi.

Il quadro è attualmente esposto a Palazzo Braschi nell'ambito della mostra "Roma. Nascita di una Capitale (1870-1915)".

📌Contattateci al nostro indirizzo mail [email protected] o al numero 393-3222999 per prenotare una visita guidata insieme a noi!

Con l'arrivo di settembre ricominciano anche le nostre rubriche...Ripartiamo con un  ! Ecco una serie di domande per voi...
01/09/2021

Con l'arrivo di settembre ricominciano anche le nostre rubriche...

Ripartiamo con un !

Ecco una serie di domande per voi:
1) Qual è il luogo rappresentato in questo quadro? (Domanda facile facile!)
2) Quali edifici riuscite a riconoscere?
3) In quale secolo ci troviamo?
4) Chi sono gli uomini rappresentati sulla destra mentre osservano gli operai al lavoro?

20/08/2021

«Se ho recitato bene, applaudite e fatemi uscire di scena col vostro favore».

Con queste parole ma pronunciate in greco, secondo Svetonio, Augusto si rivolse a quanti gli erano vicini in punto di morte.
Si spense nell’ora nona del 19 Agosto dell’anno 14.

📸 Fonte non conosciuta

Una bella notizia. Finalmente questo spazio straordinario sarà aperto al pubblico
17/08/2021

Una bella notizia. Finalmente questo spazio straordinario sarà aperto al pubblico

Villa Torlonia, in fase di ultimazione gli interventi di recupero del complesso della Serra Moresca. Gli spazi saranno aperti al pubblico nel novembre 2021 👉bit.ly/2W2QAdF

15/08/2021

Buone Ferie d’Augusto da tutti noi e dal Princeps, nato e vissuto sul Palatino!
Giornata festiva principale di un intero mese dedicato ad Augusto, il affonda le sue radici nell’antica festività delle poi intitolata dalla Chiesa all’Assunzione della Vergine.

16/07/2021
Avete tempo fino al 18 luglio per ammirare quest'opera!
15/07/2021

Avete tempo fino al 18 luglio per ammirare quest'opera!

10/07/2021

1.883 anni fa, il 10 luglio del 138 d.C., termina il suo viaggio terreno l'Imperatore Publio Elio Traiano Adriano. Con la sua morte, Castel Sant'Angelo inizia a svolgere la funzione per cui è originariamente concepito: essere mausoleo e custodire la memoria dell'Imperatore.

Le spoglie di Adriano vengono deposte nel sarcofago in porfido un anno dopo, nel 139 d.C., al termine cioè della costruzione del monumento grazie al successore, Antonino Pio.

Dal 1934 una sua statua in bronzo con la lorica guarda il Mausoleo. Chissà se Adriano nell'osservare l'avanzamento dei lavori del suo sepolcro lo ha immaginato finito e trasformato con lo scorrere del tempo, con il mutare delle funzioni fino alla nascita all'interno del Castello di un museo d'arte e di storia. Chissà se è riuscito ad immaginare tutto questo.

L'imperatore è famoso per i suoi viaggi, l'ultima dimora terrena, il suo Mausoleo, l'ha voluta sulla riva del Tevere. Tutto scorre, i riflessi ed i sogni restano.

Ph. credits: Maximiliano Massaroni Fotografo, Castel Sant'Angelo, visto da nord con la loggia di Paolo III e la statua in bronzo di Adriano (copia del 1934) del parco della Mole Adriana

Direzione Musei Statali della Città di Roma
Associazione Parco di Castel Sant’Angelo

06/07/2021
Ecco qualche scatto che anticipa ciò che vedremo insieme domenica!📌 Vi ricordiamo che l'appuntamento è alle ore 16.00 in...
09/06/2021

Ecco qualche scatto che anticipa ciò che vedremo insieme domenica!
📌 Vi ricordiamo che l'appuntamento è alle ore 16.00 in piazza Benedetto Brin.
Per prenotare: [email protected] - [email protected] - 3933222999

Una giornata da ricordare...
04/06/2021

Una giornata da ricordare...

Le colonne alleate risalgono per le strade verso il centro della città e raggiungono il Colosseo attraverso via di San Giovanni in Laterano.
È il 4 Giugno 1944. Roma è libera.

📸 Archivi U.S. Army

Ieri abbiamo trascorso un pomeriggio alla scoperta della storia di Villa Borghese. Grazie a tutti i numerosi partecipant...
24/05/2021

Ieri abbiamo trascorso un pomeriggio alla scoperta della storia di Villa Borghese. Grazie a tutti i numerosi partecipanti!

Nei prossimi giorni pubblicheremo il calendario delle attività di giugno, vi aspettiamo!

Ecco la soluzione al quiz di ieri! 👀🔍SEPOLCRO  A TORRE SULLA VIA APPIA ANTICALungo la via Appia sono numerosissime le te...
13/05/2021

Ecco la soluzione al quiz di ieri! 👀🔍

SEPOLCRO A TORRE SULLA VIA APPIA ANTICA
Lungo la via Appia sono numerosissime le testimonianze di sepolcri e monumenti funerari antichi, alcuni dei quali dalle forme particolari e stravaganti!
La tomba in questione era del tipo detto "a torre" e si sviluppava in verticale. Poco purtroppo rimane della struttura originaria, si conserva solamente l'arco inferiore realizzato in blocchi di peperino che doveva verosimilmente contenere la statua funeraria del defunto.

A presto con un nuovo quiz!

13/05/2021

Il 13 maggio 609 d.C. il Pantheon venne convertito da tempio pagano al culto cristiano come basilica di Santa Maria ad Martyres, in seguito alla donazione dell’edificio a papa Bonifacio IV da parte dell’imperatore bizantino Foca. Grazie a questa trasformazione la struttura del Pantheon è giunta a noi in eccezionale stato di conservazione.

Una leggenda vuole che, in occasione della consacrazione, allo scopo di purificare il luogo dal suo carattere pagano, siano state seppellite nell’edificio tante ossa di martiri provenienti dalle catacombe quante potevano riempire ben 28 carri. In realtà la cassetta di piombo rinvenuta sotto il perduto altare medievale, oggi custodita in una teca esposta nella Ca****la del Crocifisso, ha dimensioni assai contenute; un’iscrizione indica la presenza al suo interno delle reliquie di S. Rasio, S. Anastasio ed altri martiri.
È sempre la leggenda a raccontare che, quando sulle note del Gloria i sacerdoti entrarono nel Pantheon per la prima volta, i fedeli presenti abbiano visto fuggire dall’edificio sette demoni, evidentemente corrispondenti alle sette divinità planetarie del tempio pagano. Uno di questi diavoli, scappando dalla cupola, avrebbe fatto saltare a testate la pigna dorata con la quale si credeva fosse sigillato l'oculus. Questo racconto popolare identifica la pigna con la grande scultura romana in bronzo rinvenuta nei pressi del Pantheon, che probabilmente era posizionata nell'Iseo Campense, e che oggi ammiriamo nell’omonimo cortile dei Musei Vaticani.

È unanimemente accreditata l’ipotesi che l’importante icona mariana del Pantheon, in origine collocata nella Rotonda e oggi custodita in una ca****la interna al complesso monumentale, sia contemporanea alla dedicazione della Basilica alla Madonna.

Pantheon - ROMA

Ph. credits: Maximiliano Massaroni Fotografo

QUIZ TIME! 👀🔍Siete pronti per un nuovo quiz?In compagnia di chi si trova oggi la nostra Alberta?Giocate con noi e provat...
12/05/2021

QUIZ TIME! 👀🔍
Siete pronti per un nuovo quiz?

In compagnia di chi si trova oggi la nostra Alberta?
Giocate con noi e provate a indovinare!

Domani alla stessa ora vi daremo la risposta

Grazie a RomaToday per aver condiviso la nostra visita in programma!
11/05/2021

Grazie a RomaToday per aver condiviso la nostra visita in programma!

Le facciate affrescate della Roma rinascimentale, visita guidata

06/05/2021


"Nous envoyons un obélisque" ("Spediremo un obelisco") restò per fortuna solo un'intenzione scritta su carta.
fu così colpito dalla potenza descrittiva della Colonna Traiana che fu accarezzato dall'idea di farne trofeo di guerra. Tornò in Francia dopo le campagne in Italia e i suoi uomini rimasti a Roma lavorarono per organizzare l'invio, ma dovettero desistere per via delle difficoltà tecniche di smontaggio e delle ingenti spese da sostenere.

Bonaparte, tuttavia, non era certo il tipo da perdersi d'animo.
Se non poteva avere la Colonna ne avrebbe fatta realizzare un'altra, in tutto e per tutto simile all'originale ma con una fondamentale differenza: sul fusto sarebbe stata raccontata una sua battaglia epica.
Qualche anno più tardi, nel 1810, una colonna realizzata con il bronzo di cannoni austriaci e russi fu elevata a Parigi in Place Vendòme per celebrare la vittoria dell'esercito napoleonico nella Battaglia di Austerlitz.

Eccoci qui con un nuovo appuntamento della nostra rubrica  !La basilica di S. Maria in Cosmedin non ha certo bisogno di ...
05/05/2021

Eccoci qui con un nuovo appuntamento della nostra rubrica !

La basilica di S. Maria in Cosmedin non ha certo bisogno di presentazioni, ma lo sapevate che fino agli ultimi anni del XIX secolo si presentava con una facciata in stile Rococò?

Questa facciata venne commissionata nel 1718 all'architetto Giuseppe Sardi, nell'ambito di una serie di interventi di restauro volti a migliorare e “modernizzare” l'edificio sacro .Di essa non rimane nulla, ma sappiamo come si presentava grazie a incisioni, stampe e fotografie.

Tra il 1896 e il 1899 fu infatti realizzato un intervento di restauro volto a ripristinare l'aspetto della basilica così come doveva essere nel XII secolo. Questo restauro, frutto del nuovo interesse di stampo romantico per l'arte medievale, venne presentato all'Esposizione di architettura di Torino del 1893, dove venne premiato per il grande rigore filologico, divenendo paradigmatico per analoghi interventi successivi.

A presto con una nuova curiosità!

Ecco la soluzione al quiz di ieri! 👀🔍LA FONTANA DEL FACCHINOSituata in via Lata, il Facchino è una delle sei fontane par...
29/04/2021

Ecco la soluzione al quiz di ieri! 👀🔍

LA FONTANA DEL FACCHINO

Situata in via Lata, il Facchino è una delle sei fontane parlanti della città, anche note come il “Congresso degli Arguti”, attraverso le quali i romani denunciavano, affiggendo anonimi foglietti, il malgoverno, la corruzione e le difficili condizioni della vita.

La fontana, che in antico era anche chiamata “il barile” o “mezzo barile”, fu realizzata a spese e su disegno del pittore fiorentino Jacopino del Conte, ad ornamento della sua casa di via del Corso, nell’ultimo ventennio del XVI secolo. Dopo la demolizione della casa, avvenuta nel 1724, la fontana venne ricollocata sul prospetto principale di Palazzo De Carolis-Simonetti, e nel 1872-1873 spostata nella sua collocazione attuale per ragioni di viabilità.

La scelta di rappresentare un acquaiolo dipese molto probabilmente dalla presenza, in questa zona della città, di numerose abitazioni e botteghe di facchini portatori d’acqua.
Essi nelle ore notturne riempivano botti e botticelle con l’acqua attinta dal Tevere o dalle tre bocche dell’antica fontana di Trevi, e durante il giorno la distribuivano per le strade di Roma.

ALCUNE CURIOSITÀ: ci sono varie leggende sulle fattezze del facchino, che secondo alcuni sarebbero quelle di Martin Lutero, che nel 1511 soggiornò nel vicino monastero degli agostiniani; secondo altri invece ricorderebbero quelle di Abbondio Rizzio un famoso facchino citato anche in una lapide che in passato era collocata nei pressi della fontana, e che recitava: “Portò quanto peso volle, visse quanto poté ma un giorno nel portare un barile in spalla ne morì”.

Il volto del facchino appare oggi danneggiato, ma non solo dallo scorrere del tempo. Le mutilazioni potrebbero essere infatti la conseguenza delle sassate che in antico i passanti gli tiravano credendolo un ritratto di Lutero.

A presto con un nuovo quiz!

QUIZ TIME! 👀🔍Siete pronti per un nuovo quiz?In compagnia di chi si trova oggi la nostra Alberta?Giocate con noi e provat...
28/04/2021

QUIZ TIME! 👀🔍

Siete pronti per un nuovo quiz?

In compagnia di chi si trova oggi la nostra Alberta?

Giocate con noi e provate a indovinare!
Domani alla stessa ora vi daremo la risposta

26/04/2021

Da domani 27 aprile inaugura la mostra "Colori dei Romani. I mosaici dalle Collezioni Capitoline" alla Centrale Montemartini dove sarà presentata un’ampia selezione di ed (I sec. a. C.-IV sec. d. C.), capolavori delle collezioni capitoline poco conosciuti al grande pubblico.
Info: https://cutt.ly/Ov7RGR3

22/04/2021
21 aprile 753 a.C. - 21 aprile 2021 d.C.Buon 2774° compleanno Roma!
21/04/2021

21 aprile 753 a.C. - 21 aprile 2021 d.C.

Buon 2774° compleanno Roma!

20/04/2021

Secondo la leggenda, Roma è stata fondata il 21 aprile del 753 a.C.

Mercoledì 21 aprile, alle ore 21:25 su Raiuno, Alberto Angela ritorna con "Ulisse" con la puntata "Le sette meraviglie di Roma imperiale".
Tra queste il Pantheon, «il più importante tempio di Roma Antica».

Ph. credits: Barbara Ledda

Ulisse Alberto Angela
Pantheon - ROMA
Direzione Musei Statali della città di Roma

È lunedì… ed eccoci di nuovo con la nostra rubrica  !Avreste saputo maledire qualcuno nell’antica Roma? 😊Per maledire qu...
12/04/2021

È lunedì… ed eccoci di nuovo con la nostra rubrica !
Avreste saputo maledire qualcuno nell’antica Roma? 😊

Per maledire qualcuno si usavano le cosiddette tabellae defixionum, lamine di piombo iscritte che venivano poste in tutti quei luoghi che si pensava mettessero in comunicazione il mondo dei vivi e il mondo dei morti, come grotte, templi, buche nel terreno e soprattutto tombe, in modo da consegnare la maledizione all’anima del defunto.
Vi si scriveva il nome del presunto nemico, un rivale in amore, in politica, o più semplicemente un auriga della fazione avversaria, il più delle volte precisando anche il nome della moglie, dei figli o della madre, per essere certi che l’anatema colpisse la persona giusta evitando casi di omonimia.
Le maledizioni erano rigorosamente anonime, per evitare ritorsioni. Se il motivo della maledizione non è sempre esplicito, molta importanza viene riservata alle sofferenze che si spera che il nemico subisca, spesso descritte con dovizia di particolari, con l’indicazione di tutte le parti del corpo da colpire; come nel caso del povero Plozio, maledetto in una tabella da Roma, forse dalle vicinanze di Porta Salaria.

“Buona, bella Proserpina […] strappa a Plozio la salute, il fisico, il colorito, le energie, le capacità […] Consegna questo qui alla febbre quartana, terzana, quotidiana, ché combattano contro di lui, lo sconfiggano, lo stravincano, lo vincano fino a quando non gli portino via la vita […] Proserpina, […] ti dò le narici, le palpebre, le labbra, le orecchie, il naso, la lingua, i denti di Plozio, perché Plozio non possa dire cosa gli fa male; il collo, le spalle, le braccia, le dita, perché non possa aiutarsi in alcun modo […] l’intestino, il ventre, l’ombelico, i fianchi, perché non possa dormire; le scapole, perché non possa sdraiarsi comodamente; la vescica, perché non possa fare p**ì; le natiche, l’ano, le cosce, le ginocchia, le gambe, i polpacci, i piedi, i talloni, le piante, le dita, le unghie, perché non possa stare in piedi con le sue forze […] (CIL I, 2, 2520)

Nella foto: tabella con inscrizione in greco conservata al Museo Civico Archeologico di Bologna.
A presto con una nuova curiosità 😊

La magia di Roma...
10/04/2021

La magia di Roma...

L'arco luminoso è il fenomeno di luce solare più suggestivo che avviene all'interno del Pantheon. Nel corso dell'anno, in determinate date, il raggio solare, che entra dall'oculo di quasi 9 metri di diametro, crea dei fenomeni osservati con crescente interesse dagli studiosi. Nei primi giorni di aprile alle 13.00 il Sole illumina perfettamente l'arco di pietra che sovrasta l'ingresso. Tra gli studiosi non pochi hanno osservato la coincidenza tra questo fenomeno e le celebrazioni pagane che si svolgevano in questo periodo, dal 4 al 10 aprile, in onore di Cibele, la Magna Mater, chiamate Ludi Megalenses. La statua ed il culto di questa potente dea, una pietra scura di forma conica, erano stati importati a Roma, dopo la concessione dell'alleato re Attalo di Pergamo, da Pessinunte, in Frigia, nel 204 a.C. durante la II guerra punica, contro la minaccia di Annibale. Il suo culto a Roma inizia il 4 aprile con lo sbarco a Ostia, mentre il suo tempio sul Palatino fu ricostruito da Augusto che ne era devoto.

Foto: l'arco di luce al Pantheon, 8 aprile 2021
Pantheon - ROMA

Direzione Musei Statali della città di Roma

Indirizzo

Www. Trasecoli. It/info@trasecoli. It
Rome
00100

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 21:00
Martedì 09:00 - 21:00
Mercoledì 09:00 - 21:00
Giovedì 09:00 - 21:00
Venerdì 09:00 - 21:00
Sabato 09:00 - 21:00
Domenica 09:00 - 21:00

Telefono

+393933222999

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