04/01/2022
La Madonna che viene dal mare, storia dell’icona sull’altare del Papa
Da L'Osservatore Romano
Una “Profuga”, come tante altre. Sfuggita dalle violenze che devastarono Costantinopoli, nel 1453 è imbarcata su una nave di mercanti diretta a Napoli. Giunta nei pressi della costa salernitana, l’attende però una forte tempesta che causa il naufragio dell’imbarcazione. Di Lei, come della maggior parte dell’equipaggio e del carico, non si seppe più niente. Fino a quando, poco tempo dopo, un muratore in cerca di sabbia sulla riva del mare con la sua zappa colpì qualcosa di insolito: era l’icona della Madonna di Costantinopoli, meglio conosciuta a Salerno come la “Madonna che viene dal Mare”. Quella che è stata collocata il 31 dicembre e il 1° gennaio al lato dell’altare della Confessione della basilica di San Pietro, in ricordo della Madre di Dio. La tradizione narra che quell’uomo, dopo aver colpito con la zappa il sopracciglio dell’immagine della Vergine, rimase con le braccia paralizzate. Iniziò così a gridare per chiedere aiuto. Giunta della gente in suo soccorso, si scavò nella sabbia e fu rinvenuta l’icona, riconosciuta dai marinai sopravvissuti i quali l’avevano portata via da Costantinopoli. La scena attirò l’attenzione dei religiosi agostiniani, la cui comunità si trovava presso la spiaggia vicino alle mura. Mentre la gente gridava al miracolo, vollero portare l’immagine nella loro chiesa, organizzando una processione. Perfino le campane, senza che nessuno le toccasse, suonarono a festa. L’immagine venne collocata così nella ca****la dello Spirito Santo della famiglia Mazza, dove il giorno dopo però sparì. Fu rinvenuta nella stalla in cui la famiglia teneva i cavalli, che vennero trovati inginocchiati davanti all’icona...https://bit.ly/3HxlKN2