Roma Manifestazione Studentesca Pro Palestina
Via Cavour
ROMA fino al 26/05
"Antonio Donghi. La magia del silenzio", la mostra a Palazzo Merulana
Antonio Donghi fu uno dei maggiori interpreti del realismo magico in Italia; il suo immaginario astrattivo e al tempo stesso realista ha impressionato, dopo un silenzio critico di molti decenni, gli studiosi e il pubblico a partire dagli anni ottanta del secolo scorso, al punto che le sue opere sono ormai incluse nella maggior parte delle rassegne internazionali sugli anni venti e trenta, fino a comparire sulle copertine dei relativi cataloghi come immagine iconica di quel contesto.
La sua ricerca appartata e silenziosa aveva, nella sua epoca, attirato l’interesse di critici importanti, ma la sua altezza si è rivelata appieno con la sua riscoperta relativamente recente.
#ROMA#Museo#Etrusco
#10 Dioniso e i pirati tirreni o del dominio sui mari e del piacere del vino.
RASNA. UNA SERIE ETRUSCA
Etruschi vs Greci.
Di contese e contrapposizioni sulle rotte del Mediterraneo parla questo nuovo episodio di RASNA. UNA SERIE ETRUSCA.
I Greci riconoscevano agli Etruschi la grande capacità di essere navigatori dei mari e su tutti, è il mito dei pirati Tirreni trasformati in delfini a connotare le loro imprese e attribuzioni.
Due opere conservate nel Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia offrono lo spunto, assieme alle fonti, per descrivere e raccontare questo mito che si fonde con la storia degli uomini.
🏺SPINA ETRUSCA A VILLA GIULIA.
UN GRANDE PORTO NEL MEDITERRANEO
Apertura: Martedì-Domenica
Orario: 8.30 - 19.30 (ultimo ingresso ore 18.30, chiusura sale ore 19.00)
Mostra compresa nel biglietto del Museo
Fino al 7 Aprile 2024
BENVENUTO TUTTA ROMA È CON VOI !!
VITA QUOTIDIANA A ROMA.
CICLISTI ROMANI, MUROTORTO!
Roma aeterna Roma!
Follows English version!
Gli splendori della Roma antica in un volo virtuale sulle bellezze dell'Impero
Dalla collaborazione di storici ed esperti di tecnologie digitali nasce "Rome reborn", per ammirare dall'alto i fasti dell'antichità.
Un team di esperti in tecnologie digitali e di storici ha unito le forze per costruire una ricostruzione virtuale dell'antica Roma, offrendo uno sguardo sulla vita nella Città Eterna nel suo periodo di massimo splendore.
"Rome Reborn" immagina come la città potrebbe essere apparsa nel suo apice, intorno all'anno 320, includendo monumenti ancora in piedi oggi come il Colosseo e l'Arco di Costantino, nonché monumenti perduti come il Colosso di Nerone. Un volo virtuale rilasciato porta gli spettatori a librare sopra il centro della città antica e sulle colline del Campidoglio e del Palatino.�
Il progetto ha coinvolto la società tecnologica educativa Flyover Zone e una serie di esperti archeologici e storici per creare quello che gli autori definiscono una ricostruzione "scientificamente accurata per quanto il frammentario materiale sopravvissuto permette".
English version !
The splendors of ancient Rome in a virtual flight over the beauties of the Empire
"Rome reborn" was born from the collaboration of historians and digital technology experts, to admire the glories of antiquity from above.
A team of digital technology experts and historians have joined forces to build a virtual reconstruction of ancient Rome, offering a glimpse into life in the Eternal City in its heyday.
“Rome Reborn” imagines what the city might have looked like in its heyday, around the year 320, including monuments still standing today such as the Colosseum and the Arch of Constantine, as well as lost monuments such as Nero's Colossus. A released virtual flight takes viewers to soar above the center of the ancient city and the Capitoline and Palatine hills.
The project involved educational technology company Flyover Zone and a ra
ROMA DO YOU SPEAK ENGLISH ?
Yes 😂😂😂
ED IL CENTRO DI ROMA SI BLOCCA PER QUESTA MANIFESTAZIONE!
https://www.iltempo.it/roma-capitale/2023/11/10/video/roma-tende-colosseo-degrado-capitale-fori-imperiali-37495548/
ALLARME BOMBA CHIUSI MOMENTANEAMENTE COLOSSEO E FORO ROMANO!!!
ALLARME POI RIENTRATO, si trattava di una borsa piena di bottigliette d’acqua !
ROMA FINALMENTE IL BIGLIETTO NOMINALE AL
COLOSSEO HA ELIMINATO L’ABUSIVISMO
NON SOLO IN PERIFERIA MA ANCHE AL CENTRO DI ROMA DEGRADO OVUNQUE
Tra inciviltà di tanti ed incuria Roma è sempre peggio!
ROMA CHIESA DI SANTA AGNESE IN AGONE
Un gioiello dell’architettura barocca a piazza Navona.
Una chiesa meravigliosa, che nel 2004 subì un profondo restauro. Il primo progetto venne disegnato da parte di Girolamo Rainaldi nel lontanissimo 1652, seguendo uno stile tipicamente barocco. A commissionare la costruzione della chiesa fu Innocenzo X Pamphili, la cui famiglia voleva costruire una sorta di cappella privata da integrare al palazzo di famiglia che si trovava affianco. Pochi anni dopo, i lavori proseguirono grazie alla sapiente guida di Francesco Borromini, che decise di cambiare parzialmente il progetto originale. Uno degli aspetti più interessanti è la scelta di incrementare la distanza tra le due torri, inserendo anche l’impostazione della facciata concava per fare in modo che la cupola fosse notata di più. Infine, la realizzazione di questa chiesa venne terminata nel 1672, grazie a Carlo Rainaldi, ovvero il figliolo dell’architetto che diede inizio ai lavori.
La facciata di questa struttura ecclesiastica è collocata nel bel mezzo di due campanili: interessante notare come tutti e due finiscano con una copertura dalla forma conica su cui si trovano delle croci. La facciata non ospita decorazioni particolari, ma comprende tre portali, in cui quello centrale svetta per dimensioni. La realizzazione della cupola fu curata, invece, da Giovanni Maria Baratta e da Carlo Rainaldi.
Gli interni sono caratterizzati da una pianta tipicamente a croce greca, con ricchi decori di ciascuna navata. Ci sono ben quattro altari, realizzati in onore, rispettivamente, di Sant’Alessio, Santa Cecilia, Sant’Eustachio e Santa Ermenziana. I transetti, invece, sono stati creati in omaggio di Sant’Agnese e San Sebastiano. Da lasciare a bocca aperta anche le colonne in marmo rosso di Cottanello.
I pennacchi presenti sulla cupola, furono dipinti dal 1667 al 1671 da un importante artista, ovvero Giovan Battista Gauli, chiamato anche “Il Baciccio”. Ebbene, i pennacchi fa
SPERLONGA LA GROTTA DI TIBERIO E ULISSE !
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A Sperlonga è esposta la ricostruzione, incompleta perché ancora in corso di restauro, del gruppo monumentale di Scilla, mítico mostro dal busto umano e dal corpo anguiforme, raffigurato nell'atto di afferrare i compagr i di Ulisse da una nave sulla quale doveva originariamente essere posto lo stesso eroe.
L'iconografia del mostro è nota da numerosissime testimonianze archeologiche.
Esso è sempre raffigurato con il corpo robusto di una giovane donna circondato all'altezza dell'inguine da una corona di protomi canine uscenti dalla parte inferiore del corpo e volte ad afferrare sei compagni di Ulisse dalla nave dell'eroe che gli passava vicino. Esso reggeva nella sinistra un timone, mentre con la mano destra afferrava la calotta cranica del nocchiero della nave.
Il gruppo di Scilla, scolpito in un unico blocco di marmo di m 2,50 x m 2,70, è l'opera più grandiosa mai realizzata su questo tema ed il gruppo più complesso creato nella antichità. Dalla composizione di tale gruppo marmoreo si comprende l'orrendo tributo che Ulisse pagò al mostro con il sacrificio di ben sei compagni.
Nulla, purtroppo si è conservato del busto umano del mostro, Probabilmente la testa è da ritenersi perduta, in quanto rinvenuta in passato e poi scomparsa. Anche la mano sinistra con un pezzo del timone portata alla luce nel secolo scorso è andata dispersa. I marmi superstiti sono stati ricomposti dallo scultore Vittorio
Moriello sotto la direzione scientifica di Baldassare Conticello. Il restauro ha permesso di ricostruire la parte inferiore di Scilla, quella da cui fuoriescono le protomi canine disposte in modo tale che due si trovino all'attaccatura delle gambe, mentre su ciascun lato altre due sono attaccate all'altezza del trocantere. Le due code pisciformi si sviluppano dai glutei attorcigliandosi in fuori.
Della parte inferiore sono conservate due code pisciformi aderenti alla roccia nella base. All'altezza de
ROMA e IMPROBABILI ROMANI
SEMO TUTTI ROMANI LI MORTECCI !
ROMA ED I SUOI GIOIELLI!
Chiesa di Santa Maria in Trivio
La chiesa ebbe anticamente la denominazione di Santa Maria in Xenodochio o più semplicemente in synodo, per la vicinanza con l'ospizio per ammalati e pellegrini (xenodochio), fondato secondo la tradizione dal generale di Giustiniano, Belisario, che resse l'Italia dopo averla liberata dai Goti nel 537. La chiesa mantenne questo nome fino al XV secolo, quando venne gradualmente sostituito da quello di Santa Maria in Trivio.
Nel 1535 la chiesa era parrocchia, soppressa nel 1601, ripristinata nel 1669 e definitivamente soppressa da Leone XII nel 1825.
Nel 1571 la chiesa fu affidata all'ordine dei Crociferi, che tra il 1573 e il 1575 fecero ricostruire la chiesa dall'architetto Giacomo Del Duca. Dopo la soppressione dei Crociferi la chiesa passò di mano diverse volte: nel 1657 fu affidata ai Camilliani, che provvidero ad ulteriori lavori di restauro e decorazione; nel 1839 fu affidata ai Caracciolini; infine nel 1854 Pio IX la affidò alla Congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue che ancora oggi la possiedono.
CHI ERA GIACOMO DEL DUCA ?
Giacomo Del Duca, detto anche Jacopo Siciliano o Jacopo Del Duca (Cefalù, 1520 – Messina, 9 luglio 1604), è stato un architetto e scultore italiano
Fu l'assistente di Michelangelo eseguendone anche lavori in Porta Pia (1562). Fu l'unico fra gli architetti che allora operavano a Roma, che cercò di proseguirne il linguaggio.
Tornato in Sicilia nel 1588, viene nominato architetto della città di Messina nel 1589 succedendo al Calamech e vi realizzò diverse opere (in gran parte distrutte da terremoti) tra cui la tribuna di San Giovanni di Malta.
ROMA QUANDO TOTÒ FACEVA LA GUIDA AL FORO ROMANO.
In un Foro Romano deserto una guida turistica improbabile.