Monti&Taft

Monti&Taft Monti&Taft è una Advisory Company attiva nel settore culturale e in quello del turismo
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Il gruppo Monti&Taft è attivo soprattutto in operazioni di investimento nei comparti delle Imprese Culturali e Creative e del settore turistico, settori di cui ha sviluppato una profonda conoscenza operando per più di 15 anni come società di consulenza e di progettazione. Dopo aver contribuito allo sviluppo di attività su scala regionale nazionale ed europea, a partire dal 2015, il brand Monti&Taf

t, per tenere fede alla propria missione aziendale, si è dotato di una nuova struttura societaria attraverso la quale ha ridefinito il proprio ruolo al fine di valorizzare le iniziative di eccellenza sorte sul territorio, curando attività ad alto valore aggiunto. Il core-business societario è rappresentato da investimenti in quote di capitali di società consolidate, con elevati margini di crescita, operanti in settori che vanno dalla rigenerazione urbana, alla mobilità, all’editoria, alle offerte di sistemi turistici integrati. La natura degli investimenti è basata su metriche di redditività e può essere diretta o mediata attraverso la costituzione o la partecipazione ad operazioni di valorizzazione di capitale. Oltre alla propria attività di investimento, Monti&Taft eroga servizi di advisory legati a processi di fusione e acquisizione, a processi di internazionalizzazione e di attrazione di capitali esteri e di ristrutturazione aziendale, svolgendo attività di sostegno per interventi di politica economica miranti a massimizzare il livello di redditività del tessuto imprenditoriale italiano ed internazionale. Uffici:

Via Cusani 5, Milano, Lombardia | 20144 Milan;

Grand Harbour Marina-6,Triq Nestu laiveria | La Valletta Malta;

104 Marylebone High Street | London;

Via della Fonte di Fauno 2/a | 00153 Rome

In Italia, il 22,8% delle persone è vulnerabile a problematiche di natura culturale e sociale.Calano un pò i dati, è ver...
10/05/2024

In Italia, il 22,8% delle persone è vulnerabile a problematiche di natura culturale e sociale.Calano un pò i dati, è vero, ma per quanto il confronto con l'anno scorso sia positivo, la verità è che più di un quinto della popolazione è vulnerabile.
E questi dati vanno letti con le tavole legate alle condizioni demografica, con il livello di istruzione, con i dati sulla sanità, e con quelli sulla cultura e sull'istruzione.Credo che l'Italia sia un posto meraviglioso, ma che solo in pochi si possono davvero permettere.

Quanto deve guadagnare il Direttore di un Museo? 500 euro lordi al mese? 1.500? Deve essere assunto dall'Ente Pubblico p...
03/05/2024

Quanto deve guadagnare il Direttore di un Museo? 500 euro lordi al mese? 1.500? Deve essere assunto dall'Ente Pubblico proprietario del Museo o può essere invece un dipendente delle società di gestione museale e di realizzazione dei servizi aggiuntivi?E' più corretto che il Direttore "vigili" sulle dimensioni scientifiche, o che sia egli stesso espressione di una visione anche imprenditoriale, atteso che le espressioni imprenditoriali nei musei hanno l'obiettivo di rendere il Museo un luogo sempre più frequentato, a volte dai turisti, ma molto più spesso dai cittadini?

Tra museo e museo si possono incontrare differenze enormi nella scelta dei direttori fatta dai comuni su vari criteri

I matrimoni in Italia, tra il 2012 e il 2022 sono stati più di 2 milioni.I divorzi, più o meno 840 mila.Suppongo però i ...
02/05/2024

I matrimoni in Italia, tra il 2012 e il 2022 sono stati più di 2 milioni.
I divorzi, più o meno 840 mila.
Suppongo però i divorzi tenderanno ad essere sempre meno: con il crescere dell'età media, è lecito supporre ad una prima fase di convivenza. Certo, i divorzi ci saranno sempre, ma almeno si ridurranno quelli che dipendono esclusivamente da una mancata conoscenza quotidiana del partner.
Questo tema è importante, perché può cambiare, e di molto, la nostra società. Certo, genitori più vecchi, e forse meno fratelli e zie.
Ma una più forte consapevolezza da parte dei genitori, e una maggiore attenzione all'educazione dei figli. Elementi essenziali per migliorare la nostra Italia.

Domanda: in questo caso, il NY Times ha violato i regolamenti sull'utilizzo delle immagini?Così, chiedo per un amico.
30/04/2024

Domanda: in questo caso, il NY Times ha violato i regolamenti sull'utilizzo delle immagini?
Così, chiedo per un amico.

Gli Italiani sono soddisfatti.È quello che emerge dall’indagine condotta da ISTAT sugli Aspetti della Vita quotidiana de...
29/04/2024

Gli Italiani sono soddisfatti.È quello che emerge dall’indagine condotta da ISTAT sugli Aspetti della Vita quotidiana dei cittadini.Come indicato dal Sole24Ore, più del 68% è soddisfatto del proprio tempo libero, il 59,4% è soddisfatto della propria situazione economica.Io ritengo che questi dati riflettano un’immagine dell’Italia un po' controintuitiva.
Sarebbe interessante capire quando gli italiani mentono. Quando si lamentano della propria condizione, o quando invece rispondono all’ISTAT.

L’indagine Aspetti della Vita Quotidiana di Istat rileva la soddisfazione per le condizioni di vita dei cittadini attraverso una pluralità di indicatori. La soddisfazione per la vita nel suo complesso è uno degli indicatori utilizzati per la valutazione del benessere soggettivo degli individui. ...

Abbiamo bisogno dei nostri detenutiL’Italia, è noto, ha un problema demografico. Un problema che spesso si scontra anche...
26/04/2024

Abbiamo bisogno dei nostri detenutiL’Italia, è noto, ha un problema demografico. Un problema che spesso si scontra anche con visioni politiche “italocentriche”. Il punto è semplice: abbiamo bisogno di “persone”. Se non riusciamo a far crescere il numero (per nuovi figli o per immigrazione), almeno evitiamo di sprecare le persone che abbiamo.Nel 2023, nelle nostre carceri, erano più di 42 i detenuti tra i 18 e i 49 anni.Se soltanto riuscissimo a far funzionare il modello di cultura ed integrazione sulla metà di quelle persone, il nostro Paese avrebbe circa 20.000 persone motivate a crescere. E se non lo vogliamo fare per una questione etica, facciamolo per egoismo. Abbiamo bisogno di loro.

Anche quest'anno l'Art Bonus raccoglie importanti erogazioni liberali.Come dimostra l'elenco dei mecenati, le principali...
24/04/2024

Anche quest'anno l'Art Bonus raccoglie importanti erogazioni liberali.Come dimostra l'elenco dei mecenati, le principali erogazioni provengono principalmente da Fondazioni e Banche.Studiare una formula che integri il meccanismo fiscale dell'art-bonus con altre forme di partecipazione (finanza di progetto, equity crowdfunding territoriale, ecc.), potrebbe essere efficace per raggiungere quelle categorie di privati che non credono, o a cui non basta, il beneficio fiscale.

In Italia, i giovani, non sono felici.O almeno non lo sono quanto i giovani degli altri Paesi.Un report che misura la fe...
23/04/2024

In Italia, i giovani, non sono felici.O almeno non lo sono quanto i giovani degli altri Paesi.Un report che misura la felicità delle persone nei vari Paesi posiziona il nostro Paese al 41° posto. Nel 2021 era 21°.Perdere 20 posti in 3 anni, in una classifica come questa,è sicuramente un segnale che non va ignorato.

20/04/2024

Si sta alzando un piccolo caso perché lo scrittore Antonio Scurati non è stato confermato come ospite in un programma televisivo.
Rimango stupito da questa sorpresa generare. La lottizzazione(politica) in Rai è un fenomeno che ci portiamo dietro da anni. Per alcuni un bene, per altri un male.

19/04/2024

Il 2024 potrebbe segnare un cambiamento importante per i Servizi Aggiuntivi. Un cambiamento che sebbene all’apparenza possa apparire una scelta di natura tecnica, avrebbe invece importanti ricadute sull’intero settore museale italiano.
Secondo alcune fonti di stampa, infatti, tra le varie criticità che sono state segnalate dalle Organizzazioni Sindacali, è stata inserita anche la richiesta di inserire, per le future gare legate ai servizi aggiuntivi dei Musei, la specifica adesione al Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro Federculture.
Si tratta di un contratto che, per molti aspetti, prevede per i dipendenti condizioni che sono migliorative rispetto ad altri CCNL in uso, sia tra le imprese private che tra le cooperative.
Condizioni migliorative che, ribaltando il punto di vista, si traducono in un costo del personale totale lordo più elevato per i datori di lavoro. Chiaramente, una parte di tale incremento dei costi dovrebbe trovare una contropartita all’interno dei bandi di gara, ma in ogni caso potrebbe generare non pochi problemi a quei soggetti economici dalla strategia più aggressiva cui, sinora, il settore pubblico si è rivolto per poter ridurre i costi del lavoro legato alla cultura, applicando un contratto che, seppur con qualche differenza, può essere considerato più vicino a quello degli enti pubblici rispetto a quello Multiservizi.
Guardando al mercato privato, ad esempio, a risultare maggiormente danneggiate sarebbero molte di quelle piccole cooperative che, non potendo più applicare in sede di gara ribassi dirimenti, perderebbero una delle proprie caratteristiche distintive nei confronti delle Stazioni Appaltanti.
Si tratta soltanto di uno degli scenari possibili, perché molteplici potrebbero essere le condizioni applicative. Di fatto, però, se il maggior costo dovesse essere trasferito in quota parte in capo ai datori di lavoro, si potrebbero ve**re a creare condizioni di mercato che potrebbero risultare più favorevoli per quelle imprese che, pur non applicando il CCNL Federculture, basino le proprie economie sulla professionalità dei servizi erogati, e non sulla dimensione del prezzo più basso.
In altri termini, sopravvivrebbero quelle organizzazioni che hanno puntato nel tempo sulla qualità, puntando anche su più elevate marginalità generale.
In termini tecnici, si tratterebbe di uno shock esogeno che potrebbe modificare notevolmente gli equilibri di mercato, presentando un maggiore equilibrio tra le differenti offerte economiche ricevute dalle Stazioni Appaltanti.
Ma è chiaro che una scelta di questo tipo non avrebbe soltanto risvolti prettamente economici. Anzi. Ancor prima che economiche, le dimensioni che il Ministro dovrà considerare sono quelle di natura politica.
Registrare maggiore consenso tra i dipendenti, ma dover perdere il consenso tra quei gruppi di pressione che rappresentano molti degli attuali datori di lavoro.

Se l’Italia delle imprese non risulta inclusiva nel rapporto Ernst&Young c’è più di un motivo.Non dico che la “cultura d...
16/04/2024

Se l’Italia delle imprese non risulta inclusiva nel rapporto Ernst&Young c’è più di un motivo.

Non dico che la “cultura dell’inclusione” in impresa non sia importante. Anzi è fondamentale. Dico soltanto che in Italia manca perché mancano delle premesse che sono alla base.
Parliamo di: precarietà, mismatch, progressione per anzianità, assenza di una formazione oltre agli obblighi di legge, spesso mancanza di una “cultura aziendale”.
E questo prima ancora di parlare delle tematiche DEI (diversity – equity – inclusiveness) che EY analizza nel proprio report.
Se poi scendiamo nel dettaglio dell’inclusività, c’è anche da dire che le aziende non sono staccate dal mondo: i problemi sull’inclusività che si vedono nel Paese, si vedranno anche nelle imprese.
Lavorare su questi elementi come “staccati” da quegli elementi che sono “non inclusivi” a prescindere dell’orientamento sessuale o della religione significa soltanto lavorare sull’etichetta.
E noi, le persone non dobbiamo accettarle. Dobbiamo valorizzarle.

Se c'è una cosa che, negli ultimi anni, ha trovato tutti i Ministri della Cultura d'accordo, è sicuramente la crescita d...
15/04/2024

Se c'è una cosa che, negli ultimi anni, ha trovato tutti i Ministri della Cultura d'accordo, è sicuramente la crescita di ALES S.p.A.
Un approfondimento sui bilanci rileva una crescita importante per l'Azienda di Stato della Gestione dei Musei. E' bello vedere che ALES cresca. E' importante.
Ma la sua crescita, nei fatti, stride con l'andamento generale del mercato. Con i tantissimi disoccupati della cultura, con i Musei senza servizi.
Ed è una condizione che sicuramente merita una riflessione. Seria.

La società, amministrata in house dal Ministero della Cultura, è un esempio di come sia possibile avere imprese efficienti e redditizie anche in ambito di servizi culturali

09/04/2024

Sangiuliano: presto per l'Albergo dei Poveri di Napoli una gara per grandi soggetti alberghieri.Non ho pregiudizi, ma forti preoccupazioni.
Tutto dipende da come viene scritta la gara. Il rischio è che quello spettro che ha visto la cultura passare da "ancella dello Stato" ad "ancella del turismo", porti a derive che un privato nemmeno si sognerebbe di immaginare.Perché c'è differenza tra la "valorizzazione della cultura attraverso il privato" (che è la migliore delle rivoluzioni culturali degli ultimi 30 anni in Italia) e l'affido al privato di cose costose, mentre lo Stato si tiene quelle che sicuramente fatturano. Perché le attività in perdita se le possono permettere in pochi.

08/04/2024

ALES S.p.A. ha conosciuto, negli ultimi anni, una grande crescita in termini di fatturato. Nel 2007 il CE di Ales dava un valore della produzione pari a 14 milioni e 400k. Nel 2021 il Valore della Produzione era di 64M, nel 2022 di 88M
Un andamento economico che sarà oggetto di una riflessione da parte del gruppo di lavoro, perché nell'attuale configurazione della gestione dei servizi culturali, è opportuno comprendere chi siano i reali operatori in gioco, e quali siano le intenzioni di chi, tra quegli operatori, ricopre il ruolo di "braccio operativo" del Ministero.

Schmidt si candida come Sindaco di Firenze. Fermi tutti: non ho capito. Sono decenni che il settore culturale finge di p...
08/04/2024

Schmidt si candida come Sindaco di Firenze.
Fermi tutti: non ho capito. Sono decenni che il settore culturale finge di protestare sull’eccessiva politicizzazione della cultura, e ora abbiamo addirittura un Direttore che diventa Sindaco?

20/03/2024

Il nostro Paese invecchia.Invecchia la popolazione. Invecchiano gli immobili. Invecchiano i risparmi.La nostra economia galleggia su un inquietante 0,7%: troppo poco per definirlo "crescita". e troppo poco grave per definirlo "emergenza".Ovunque c'è un senso di immobilismo che lascia interdetti. Non ci sono slanci. Non ci sono entusiasmi.La cultura può aiutare. Ma non come "cassa". Non come valore aggregato.La cultura può aiutare a creare un dinamismo sociale e intellettuale che ormai si è spento, rassegnato alle questioni ordinarie. C'è però bisogno di una visione di lungo termine. Non di sostituire nomi con altri nomi.La verità è che il nostro Paese manca di coraggio.Omette. Si adegua. Si appiattisce.Eppure ci sono talenti che potrebbero ruggire di energia, ma li ingabbiamo nella prigione della frustrazione.

La techno è Bene Immateriale dell'Umanità, e io sono curioso della reazione di Meloni alla scoperta che i "rave" non son...
15/03/2024

La techno è Bene Immateriale dell'Umanità, e io sono curioso della reazione di Meloni alla scoperta che i "rave" non sono più delle manifestazioni illegali, ma processi di valorizzazione spontanea di una pratica dichiarata Patrimonio Unesco.

Esistono numerose esperienze imprenditoriali legate all’archeologia: molte – se non nella prima scelta dell’archeologia ...
15/03/2024

Esistono numerose esperienze imprenditoriali legate all’archeologia: molte – se non nella prima scelta dell’archeologia preventiva, o come direbbero altri, “commerciale” – finiscono per nascere più o meno nella gestione di attività di servizi di assistenza alla visita (come le visite guidate) o nella gestione di luoghi culturali.

È raro, tuttavia, che tali imprese sviluppino dimensioni significative in ambito nazionale: molte di esse si limitano ad una dimensione locale, altre si estendono fino ai confini regionali.

Le imprese archeologiche italiane sono spesso sottodimensionate e mancano di competenze manageriali dedicate per crescere

14/03/2024

Il Papa ha comunicato la propria visita al Padiglione Vaticano della Biennale di Venezia.Si tratta di un segno molto importante. Al di là della fede, il Vaticano ha un ruolo centrale nella storia dell'arte, ma del tutto marginale nell'arte contemporanea.Un riavvicinamento potrebbe significare molto. In termini di paesaggio urbano, ed in termini di riflessioni culturali e sociali che nell'arte trovano la propria origine.E l'arte, senza interlocutori, vicini o lontani, da estetica degrada ad estetismo.

Capitale Italiana della Cultura.Ho visto le audizioni.Alcune candidature sono davvero progetti di carta. Senza alcuna co...
06/03/2024

Capitale Italiana della Cultura.Ho visto le audizioni.Alcune candidature sono davvero progetti di carta. Senza alcuna concretezza.Io inserirei l'obbligo di realizzare ugualmente una parte di ciò che è inserito nel programma.Così almeno si introduce una visione più concreta tra fonti ed impieghi e sulla capacità dell'Amministrazione di gestire concretamente i fondi.Altrimenti diviene un contest di idee. Non va bene.

Le audizioni dei 10 progetti finalisti per la designazione della Capitale italiana della cultura 2026 si svolgeranno, a Roma, nei giorni 4 e il 5 marzo 2024 ...

Il nostro Paese è costellato da aree archeologiche di estrema rilevanza, sia di tipo scientifico-culturale sia di tipo e...
01/03/2024

Il nostro Paese è costellato da aree archeologiche di estrema rilevanza, sia di tipo scientifico-culturale sia di tipo esperienziale. Alcune di queste aree riescono ad attrarre numerosi visitatori, italiani e internazionali. Altre, invece, hanno difficoltà ad affermarsi come meta di visita. Perché?

Aree archeologiche visutate e aree archeologiche dimenticate, cosa le rende interessanti agli occhi di cittadini e turisti?

Ritengo che il nucleo della proposta di Della Valle sia estremamente interessante: favorire lo sviluppo di partnership t...
28/02/2024

Ritengo che il nucleo della proposta di Della Valle sia estremamente interessante: favorire lo sviluppo di partnership tra pubblico e privato.
Non mi convince sia il Ministero della Cultura a gestire questa partnership.
La gestione della cultura sta diventando sempre più politicizzata.
E questo significa che ad ogni cambio di bandiera bisognerà cambiare tutto. Ci vuole qualcosa che dia quella stabilità che la politica non riesce a fornire.

Il ministero della Cultura ha investito 800 mila euro mentre Tod’s, come partner, e Banca Ifis, come sponsor, hanno contribuito con 400 mila euro complessivi

Il turismo rappresenta, senza ombra di dubbio, un settore economicamente rilevante per il nostro Paese. Si tratta, tutta...
26/02/2024

Il turismo rappresenta, senza ombra di dubbio, un settore economicamente rilevante per il nostro Paese. Si tratta, tuttavia, di un segmento che, per quanto importante, non manca di presentare degli svantaggi sotto il profilo economico e politico. Per inquadrare il fenomeno, un paper pubblicato da Banca d’Italia del 2019 (pre-pandemia), affermava che al settore del turismo fossero riconducibili “oltre il 5 per cento del Pil e oltre il 6 per cento dell’occupazione del Paese”. Si tratta, dunque, di un tema che, per propria rilevanza, meriterebbe un’attenzione strutturale e di medio periodo, che tenga conto anche degli aspetti strategici del nostro Paese. Un’attenzione che quindi superi la riflessione sull’overtourism e che si rifletta in una visione politica che superi la sola ambizione di incrementare i flussi di cassa, ma che si concentri anche sugli elementi di criticità che il consolidamento dell’Italia turistica sta generando nelle nostre economie, e come questi processi vadano governati.

Il fenomeno turistico è parte integrante del sistema-Italia. Motivo per cui un suo calo improvviso potrebbe impattare significativamente s...

Nella mente di coloro che si appassionano all’archeologia, ad esempio, è chiarissimo il ruolo che questa disciplina rive...
23/02/2024

Nella mente di coloro che si appassionano all’archeologia, ad esempio, è chiarissimo il ruolo che questa disciplina riveste per l’umanità. Ha evidenze, dati, riflessioni, tangibili e teoriche, che dimostrano quanto, ad esempio, l’archeologia abbia cambiato il modo di vivere il mondo, da quando è stata inventata ad oggi.

Ciò che tuttavia non si dice mai, è che in realtà, al resto del mondo, dell’archeologia - forse - importa ben poco

Nonostante la globalizzazione e la visione di un mondo in tempo reale che spinge tutti noi a credere che l’umanità (o parte di essa) abbia superato il limite della soggettività, raggiungendo la dimensione di oggettivante verità che internet propone, esistono, per fortuna, e resistono con sempre...

Proteste per un bando per Consulente Cultura – Comune di Genova, per il quale non è prevista la Laurea. Voglio solo rico...
21/02/2024

Proteste per un bando per Consulente Cultura – Comune di Genova, per il quale non è prevista la Laurea.
Voglio solo ricordare che da decenni, ormai, i laureati in ambito culturale partecipano a concorsi per i quali alle volte è previsto il diploma, altre volte nemmeno quello.
Quindi mi chiedo. Davvero è così importante il riconoscimento della Laurea? Per quale motivo un laureato deve essere privilegiato rispetto ad una persona che magari, nello stesso tempo, ha organizzato decine di mostre, festival, e attività di natura culturale?

E alle proteste dei progressisti l'assessora al Personale risponde: "L'assessore alla Cultura c'è, è il sindaco Bucci (che ha le deleghe, ndr)". Ghio: "E allora perché non risponde lui né viene mai in commissione?"

Ecco in numeri ridicoli di musei e cultura a Como. Non frega nulla a cittadini e turisti o l’offerta è misera?Così titol...
20/02/2024

Ecco in numeri ridicoli di musei e cultura a Como. Non frega nulla a cittadini e turisti o l’offerta è misera?
Così titola un interessante articolo su Como Zero, che racconta una realtà che non è così isolata.
Mentre il Ministro non fa altro che concentrare il concetto di cultura sui Musei Autonomi (le Superstar dei Musei Italiani, per intenderci), ci sono tantissimi territori che invece faticano a trovare, nel Patrimonio Culturale, una reale capacità di dialogo con cittadini e turisti.
Per questo ritengo importante questa riflessione. Perché saranno i territori, con i loro patrimoni regionali, provinciali, comunali, privati, a fare davvero la differenza.
Ma servono idee, strumenti e risorse adeguate.
Perché per ogni Museo autonomo, ci sono 80 musei che sono stati lasciati indietro.

No, Como davvero non è una meta culturale. Lo dicono in numeri – pur con qualche necessaria precisazione, ad esempio spazi a mezzo servizio o chiusi per lavori vari di ristrutturazioni e messa a norma (ma ad esempio Pinacoteca e Tempio Voltiano sono perfettamente integri) – messi nero su bianco...

La protesta della signora Laurito, che chiede si sblocchino i fondi per il proprio teatro perché senza sapere quanti fon...
16/02/2024

La protesta della signora Laurito, che chiede si sblocchino i fondi per il proprio teatro perché senza sapere quanti fondi le spettano non può fare il cartellone, è il simbolo di una cultura destinata inevitabilmente a morire.La verità è questa: è da generazioni che molti elementi della nostra cultura vengono tenuti a galla da un sempre più balbettante finanziamento pubblico.Fondi non abbastanza cospicui da garantire una cultura florida. Ma per alcuni non abbastanza esigui da spingere alla chiusura.Molti teatri e cinema hanno già chiuso. Il punto è che ogni euro speso per un contributo ad un teatro che non resisterebbe aperto, c'è un euro in meno da spendere per nuove imprese culturali, che magari riuscirebbero ad intercettare meglio le esigenze delle persone.I fondi statali dovrebbero essere funzionali al miglioramento delle attività, e non a garantirne l'apertura.Se gli italiani non vanno a teatro, dobbiamo accettare di perdere il teatro.Magari qualcosa cambia.Oppure no. Ma in molti casi questi flussi di denaro pubblico, che servono a tenere aperti teatri in cui il pubblico manca,non sono altro che un accanimento terapeutico.Lo dico con una profonda tristezza.Ma bisogna avere il coraggio di guardare il presente. E capire che non stiamo costruendo.Ci stiamo trascinando.E trascinarsi, sulla scena, non è un mestiere degno.

La direttrice artistica del Trianon di Napoli partecipa alla manifestazione contro l’Autonomia regionale: “Il mio teatro riceve 300 mila euro l’anno. Per noi s…

C’è una frase di Daniele Luttazzi che, da quando di fatto è scomparso Berlusconi, non ha più avuto il successo che merit...
10/02/2024

C’è una frase di Daniele Luttazzi che, da quando di fatto è scomparso Berlusconi, non ha più avuto il successo che merita e che, parafrasata, suona più o meno così: se non sento almeno una volta al giorno qualcosa che mi offende vuol dire che non sono in democrazia.

Il dissenso tra cultura di destra o di sinistra non passa attraverso le nomine nei consigli di amministrazione di istituzioni culturali

09/02/2024

Con l'acquisizione del 100% della Scuola Holden, Feltrinelli completa una strategia di integrazione verticale.Un modello che, secondo me, dovrebbero seguire molte imprese del settore culturale e creativo: dalla "materia prima", alla "vendita al dettaglio".Se ben gestito, questo processo può finalmente garantire "quella comprensione dei lettori, spettatori, visitatori" che da anni invano si cerca di raggiungere attraverso indagini campionarie che finiscono nei cassetti.

Indirizzo

Via Della Fonte Di Fauno 2A
Rome
00153

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