07/09/2024
Con questo post vorremmo rispondere a una domanda inviata da un nostro follower. Quante sono le piazze “storiche” di Scandicci?
Scandicci, uno dei centri più popolosi della cintura fiorentina, è priva di un suo centro storico antico o medioevale, eppure, attorno ad importanti e maestose strutture turrite ( alcuni di questi complessi architettonici furono costruiti nell’Alto Medioevo, ndr) poi “convertite” in dimore signorili a partire dal Rinascimento ed edifici ecclesiastici altrettanto importanti ( basti pensare alla badia di Settimo) si sono sviluppati dei borghetti, tanti piccoli centri abitati riuniti- semplificando molto per motivi di tempo e spazio- nella Comunità della Casellina e Torri prima, e nel Comune di Casellina e Torri poi.
Scandicci un centro storico ce l’ha, è la tardo-ottocentesca Piazza Giacomo Matteotti, la cui storia ha avuto inizio il 4 dicembre 1868 quando, dopo mesi di trattative coi Poccianti, il primo cittadino Magherini acquistava, a nome della Nostra Comunità, un «tenimento di terreno lavorativo e vitato, [ sito ] in luogo chiamat[o] ‘Tabernacolo del M[arches]:e Baglioni’, [ sul] lato destro della via di Scandicci Basso». «La scelta di costruire la sede del municipio […] era […] legata da un lato alle nuove dimensioni territoriali e demografiche del Comune di Casellina e Torri [ non dimentichiamoci che nel 1865, la futura “città della fiera” si “pappò” alcune frazioni dell’antica Comunità di Legnaja, come i “villaggi” di Scandicci [ Alto e Basso], Signano di Greve e parte dell’odierno Quartiere 4 di Firenze, ndr] e dall’altro, alla messa in opera sollecitata e sorvegliata dalle Regie Prefetture. È una decorazione tutta quanta definita e praticata “dall’alto”,
ovvero da una ristretta élite di proprietari terrieri e notabili fiorentini, che da tempo avevano consistenti possedimenti fondiari e forti interessi economici nel territorio di Casellina e Torri» ( Aiazzi, Jaff 1997).
Piazza Matteotti è dominata dal “Comune vecchio”, progettato nel 1869-70 dall’ingegner Martelli in stile neocinquecentesco. E intorno al nuovo municipio furono costruiti villini signorili, abitazioni più modeste e un teatro.
Un’altra importante piazza è Piazza Marconi ( già Piazza Morelli), la piazza “degli impianti sportivi” ( Ibid.), dove si affacciano il Palazzo Giorgetti e le case del “Borghetto” ( per ulteriori approfondimenti si consulti il prezioso contributo di Garbarino, Salire in alto, 1).
La vicinanza della Greve «fa assumere alla piazza scandiccese un aspetto suggestivo per la forte promiscuità che quel tratto di torrente possiede con l’abitato» ( https://www.comune.scandicci.fi.it/piazza_marconi/progetto.htm).
Last, but not least, Piazza Don Cioppi. La piazza della chiesa ( Santa Maria a Greve) e della scuola elementare, progettata negli anni Trenta del secolo passato.
Volendo possiamo menzionare anche Piazza Piave, ma di questo spazio urbano dedicheremo nei prossimi giorni un post specifico.
Redazione