06/09/2021
Rileggere la Divina Commedia a partire da alcune tra le parole più significative dell’universo dantesco ancora utili per l’uomo d’oggi, è quello che si propone la prima edizione della Lectura Dantis franciscana, al via il 18 settembre 2021 a Bologna su iniziativa della Sezione letteratura e filosofia “Dante Alighieri” della neonata Officina San Francesco Bologna, in collaborazione con il Centro Dantesco dei Frati Minori Conventuali di Ravenna, Emilia Romagna Teatro Fondazione e Festival francescano
A pochi giorni dal 700esimo anniversario della morte di Dante (avvenuta a Ravenna tra il 13 e 14 settembre 1321) questa nuova lectura vuole mettere insieme il rispetto filologico e storico del testo a quel fine pratico e trasformante che lo stesso Poeta dichiara nell’Epistola a Cangrande: «togliere dallo stato di miseria i viventi in questa vita e condurli allo stato di felicità». Il suo carattere francescano, più che nel luogo in cui essa si propone – il bel San Francesco di Bologna –, fa riferimento proprio a questa prospettiva: fin dagli inizi infatti i francescani si interessarono di scienza, politica, economia, diritto, musica, letteratura, ma fu sempre un sapere per l’uomo, per il suo benessere, la sua felicità.
Quattro le parole di questo ciclo inaugurale, coordinato da Giuseppe Ledda dell’Università di Bologna: paura, libertà, povertà e desiderio.
Si inizia appunto sabato 18 settembre alle ore 18 presso la Biblioteca San Francesco (ingresso dall’omonima piazza) con paura a partire dal canto I dell’Inferno presentato da Nicolò Maldina dell’Università di Bologna, letto da Maria Vittoria Scarlattei di Emilia Romagna Teatro Fondazione e l’intervento dello psichiatra Vittorino Andreoli.
Il secondo appuntamento è per il sabato successivo, 25 settembre, sempre alle 18, straordinariamente in piazza Maggiore, nell’ambito dell’edizione 2021 del Festival francescano, con libertà e il canto I del Purgatorio presentato da Anna Pegoretti dell’Università di Roma Tre, letto da Jacobo Trebbi di Emilia Romagna Teatro Fondazione e l’intervento di Mauro Palma, garante nazionale dei diritti delle persone private di libertà.
Sabato 2 ottobre si torna alle 18 nella Biblioteca San Francesco in cui su povertà interverrà il cardinale Mauro Gambetti, già ministro provinciale dei Frati Minori Conventuali dell’Emilia-Romagna e quindi Custode generale del Sacro Convento di Assisi. Il canto di riferimento non poteva che essere l’XI del Paradiso, quello dedicato al Poverello, presentato da Giuseppina Brunetti dell’Università di Bologna e letto da Paolo Minnielli di Emilia Romagna Teatro Fondazione.
A concludere il ciclo, sabato 9 ottobre, ancora nella Biblioteca San Francesco alle 18, desiderio con l’ultimo canto del poema, il ###III del Paradiso, presentato da Francesco Santi dell’Università di Bologna, letto da Elena Natucci di Emilia Romagna Teatro Fondazione e l’intervento della saggista Gabriella Caramore, tra l’altro già conduttrice su Rai Radio 3 di Uomini e Profeti.
Particolarmente significativa l’immagine di riferimento (gentilmente concessa dal Comune di Bologna): si tratta di un particolare dell’affresco La Città degli studi del ciclo decorativo eseguito nel 1907 da Adolfo De Carolis nel Salone dei Quattrocento del Palazzo del Podestà di Piazza Maggiore, dove Dante Alighieri è raffigurato insieme ad altri poeti, dottori e studiosi proprio nella caratteristica abside di San Francesco, con una delle tombe dei glossatori in stile neogotico.
La prima edizione della Lectura Dantis franciscana gode del patrocinio del Comune di Bologna, dell’Arcidiocesi di Bologna e del Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica dell’Università di Bologna-Alma Mater Studiorum. È resa possibile dal contributo della concessionaria di pubblicità Verni ADV e della Banca di Bologna.