09/04/2018
A tutti i colleghi, a tutti gli amici che ci seguono
A proposito di FREE TOURS a Parma
Per chi non lo sapesse, si tratta di una prestazione professionale (una visita guidata) offerta al pubblico senza richiedere un compenso ma sperando di ottenere una mancia come forma di ringraziamento o apprezzamento.
La traduzione dall'inglese è infatti: visite gratuite.
In realtà la mancia viene percepita quasi come “dovuta”, perché altrimenti chi lavora dietro questa organizzazione non ne trae guadagno. Ma allora perché chiamarli free e perché non rendere trasparente il costo, facendolo passare invece come un guadagno “a mancia” peraltro difficilmente quantificabile?
Può essere che il pubblico, e i cittadini, non colgano alcunché di strano, lo ritengano forse un modo per avvicinare la gente al territorio, ma da professioniste che lavorano da anni per promuovere il proprio territorio questo è per noi il segnale di una totale mancanza o perdita di professionalità.
E, cosa ugualmente riprovevole, se questo “sistema” viene avallato dal patrocinio dell'Ente Pubblico, possiamo solo trarre la conclusione che quello che svolgiamo da anni sia visto dall'esterno, dai nostri politici locali, come un hobby, una specie di volontariato e non come una professione che ci permette di sostenerci finanziariamente.
A questo aggiungiamo alcune ulteriori considerazioni:
1) Se ‘l’Italia può vivere sul turismo e sulle proprie bellezze’, è necessario che ogni attività lavorativa realizzata in questi ambiti produca un reddito, non la speranza di un’elemosina. Se non fosse chiaro, pensate ai vostri figli, che magari si stanno laureando e stanno macinando tomi di Storia dell’Arte, di Metodologia e tecnica del restauro, di Fenomenologia degli stili.... ebbene, vi farebbe piacere che i vostri ragazzi, una volta laureati, preparati e immessi nel mondo del lavoro debbano sperare di guadagnare ottenendo dai clienti una piccola mancia?
Perché ricordiamolo, le Guide Turistiche spendono parecchi soldi per la loro continua formazione che va ben oltre alla Laurea che molti di noi hanno conseguito: corsi di aggiornamento, corsi di lingua anche all'estero richiedono un grosso investimento in termini di tempo e denaro.
2) I tour a partenza fissa o a raccolta si svolgono a Parma da anni. Per chi non vuole la guida privata è possibile aggregarsi a visite dal costo di massimo di 10,00€ a persona. Non ci sembra una cifra esosa. Nel caso di Itinera Emilia, abbiamo sempre emesso per ogni corrispettivo uno scontrino fiscale. Il risultato è un guadagno chiaro, dimostrabile, fiscalmente corretto e dunque tassato. E per tutti i liberi professionisti con partita Iva, incluse le Guide Turistiche, le tasse raggiungono quasi il 50% (incluso INPS, IRPEF e così via).
Per quanto riguarda i free tour che si avvalgono di un pagamento tramite mancia, la rendicontazione fiscale è meno trasparente.
3) Lo stato dell’economia attuale, che non può far fronte a concorrenze straniere perché spesso sleali, ci dimostra che la corsa al ribasso ha un unico risultato: perdere. Tutti perdono, in questo caso:
ci perde l’Italia, che si rifiuta di considerare il tesoro della propria cultura come una fonte di lavoro per migliaia di persone. Parliamo di lavoro, quell’attività che ‘nobilita l’uomo’ garantendo il sostentamento personale e familiare, non di speculazione.
Ci perdono le Guide, che vengono assimilate a dilettanti e non a professionisti della cultura.
Ci perdono i Clienti, tutti quegli appassionati di arte e storia che hanno saputo riconoscere nel tempo la qualità del lavoro di chi propone loro una visione chiara, appassionata e scientifica di un territorio. Ma che non sapranno esattamente cosa verrà loro offerto, e soprattutto da che tipologia di professionista.
Perché ricordiamolo... la guida fa questo: è un enorme filtro tra il Sapere degli studi universitari e l’amore per la Bellezza. È un accompagnamento, è una compagnia, una compagna di viaggio che crea in ogni visita una suggestione, un ricordo, una curiosità.
Esprimiamo quindi il nostro SDEGNO per un progetto, il Tasty Free Tours, avallato dal Comune di Parma e pubblicizzato tramite il sito Parma City of Gastronomy, mescolato a tanti altri tour pubblicati e venduti dietro giusto e regolare compenso.
Non veniteci a parlare di libera concorrenza perché questo è solo uno degli aspetti di questa triste storia. Il Patrocinio del Comune a questa attività segna un triste momento in quella che è la realtà turistica a Parma, nonostante in questi ultimi anni l'Ente Pubblico abbia fatto del turismo un pilastro portante delle sue campagne. E' veramente triste constatare che ora pare che sia il volontariato, il lavoro regalato, a diventare strumento di promozione di Parma Città della Cultura nel 2020......
Se siete d'accordo con noi, vi chiediamo di condividere queste riflessioni, di creare un dibattito, di aiutarci nel farci riconoscere come vere professioniste.
Grazie!
Amalda Cuka Claudia Cattani Elisabetta Ivaldi Elisabetta Rastelli