30/08/2017
Scadenza Call for Papers: 10 settembre!
Università degli Studi Roma Tre
Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo
CRISCI (Centro di Ricerca Internazionale sul Cinema Italiano)
"Cinema e identità italiana. Cultura visuale e immaginario nazionale fra tradizione e contemporaneità"
Convegno Internazionale di Studi
a cura di Stefania Parigi, Christian Uva, Vito Zagarrio
28-29 novembre 2017
Keynote Speakers:
Roberto De Gaetano (Università della Calabria)
Suzanne Stewart-Steinberg (Brown University)
La XXIII edizione dei Convegni internazionali promossi e organizzati fin dal 1994 dal
Dipartimento Comunicazione e Spettacolo dell’Università Roma Tre (oggi Dipartimento di
Filosofia, Comunicazione e Spettacolo) sarà incentrata su una serie di riflessioni riguardanti
l’identità e il carattere italiani così come essi sono stati interpretati e restituiti dal cinema, dai media
e dalla cultura visuale in una prospettiva che terrà conto tanto della tradizione quanto degli scenari
contemporanei.
Quella raccontata in Italia dal cinema, dalla fotografia, dalla televisione e, più di recente, anche
dalle forme narrative ed estetiche afferenti all’orizzonte dei nuovi media è l’ansiosa costruzione di
un’identità intesa perlopiù, storicamente, come un “problema”, ossia quale dimensione
fondamentalmente non riconciliata.
La tormentata ricerca di una tradizione nazionale e di un epos ideale ha alimentato le stagioni più
intense della nostra cultura iconica e audiovisiva, segnalandosi già all’indomani della nascita del
cinematografo quando, nel corso dei primi del ‘900, il processo di nazionalizzazione condotto dai
governi dell’epoca ha reso per la prima volta rilevante sul piano culturale la tematica dell’identità e
del carattere italiani.
Da allora il cinema, insieme a tutta un’altra serie di sistemi mediatici capaci di incidere sul sentire
comune, è andato configurandosi progressivamente come “luogo della memoria”, “iperluogo” o
«collettore di più sistemi culturali, iconologici e ideologici anteriori» (Brunetta) all’interno del
quale si è tentato di far convergere a più riprese alcuni significativi simboli e archetipi dell’identità
nazionale. Esso ha finito così per incarnare il ruolo di dispositivo ideale mirato a dare seguito,
almeno sul piano dell’immaginario, alla missione, mai realizzata, di fare gli Italiani, di fornire cioè
una risposta al problema della creazione di un soggetto italiano (Stewart-Steinberg).
Come attesta la storia del cinema italiano, la «necessità di forgiare e rendere unita una popolazione
disomogenea e con una scarsa consapevolezza di sé» (Patriarca) nel tempo cede progressivamente il
posto a un’inquietudine che, sconfinando non di rado in una vera e propria angoscia esistenziale,
reitera in modi e forme via via diversi un discorso sulla specificità italiana quale indecidibile,
“schizofrenica” condizione a metà tra modernità e arretratezza.
Così, tra derive e miti di rifondazione identitari, moltiplicazioni delle identità e dis-identità, il
cinema, i media e la cultura visuale di questo paese non hanno fatto altro che riaffermare in modi di
volta in volta differenti l’antinomico statuto della specificità italiana e della sua storia, ovvero
l’affannoso tentativo di aprirsi al futuro mantenendo nel contempo un irriducibile «riserva di fondo
nei confronti della civiltà moderna» (Bollati).
Di seguito si propongono alcuni possibili ambiti di indagine che possono essere affrontati a livello
teorico o a partire da specifici case studies:
- Storia, memoria e identità nazionale
- Politica e carattere italiano
- Epica e antiepica: i generi “all’italiana”
- Le dis-identità nel cinema italiano
- “Italiani brava gente”: il mito del buon italiano
- Estetiche del realismo nella tradizione nazionale
- Maschere dell’italianità
- Viaggi in Italia: tra miti e documenti
- Ritrattistica e autoritrattistica
- La retorica della bellezza e l’idea di italianità: corpi e paesaggi
- Regionalismi e dimensione nazionale: linguaggi e culture tra locale e globale
- Identità nazionale e politiche europee
- Italian stardom (il cinema e i testimonial dell’italianità)
- Lo “stile italiano” della recitazione
- Scrivere “all’italiana”: la sceneggiatura
- Il cinema nell’economia del Made in Italy dagli anni Sessanta a oggi
- Immagini dell’italianità nel cinema internazionale
- Professionisti italiani all’estero
- Immaginari della migrazione e identità italiana
- Le diversità nel cinema e nella fiction italiana contemporanea
- Professioniste del cinema e soggettività femminili nell’industria italiana dell’audiovisivo
- Rappresentazioni dei femminismi e loro rapporto con la produzione culturale
- L’identità italiana nelle pratiche documentarie
- L’identità italiana e i film di “interesse culturale”
Si prega di inviare una proposta di 300-500 parole, comprensiva di 5 parole chiave, 3-5 indicazioni
bibliografiche e una breve biografia del proponente, entro il 10 settembre 2017 all’indirizzo email:
[email protected]
Gli esiti della selezione delle proposte saranno comunicati entro il 30 settembre 2017.
Lingue ufficiali del convegno: inglese, francese, italiano.
Quote d’iscrizione: entro il 15 ottobre 2015: 70 € (personale strutturato) 40 € (ricercatori
indipendenti); dal 15 ottobre in poi (pagamento ritardato): 90 € (personale strutturato) 60 €
(ricercatori indipendenti).
Roma Tre University
Department of Philosophy, Media and Performing Arts
CRISCI (International Research Center for Italian Cinema)
"Italian Cinema, Italian Identity:
Visual Culture and National Imaginary
Between Tradition and Contemporaneity"
International Conference of Film Studies
by Stefania Parigi, Christian Uva, Vito Zagarrio
28-29 November 2017
The 23th edition of the International Conferences of Film Studies, organized since 1994 by the
Department of Media and Performing Arts of Roma Tre University (now Department of
Philosophy, Media and Performing Arts), addresses Italian identity and its cultural traits as
represented in cinema, media and visual culture, considering the Italian tradition as well as the
contemporary context.
Italian cinema, photography, television, and the recent narratives and aesthetic forms proposed by
new media produce an anxiety-ridden national identity as historically problematic, as an
unreconciled dimension.
The tormented search for a national tradition and for a perfect epos has nurtured the most intense
moments of Italian iconic and audiovisual culture. This was signaled even at the beginning of the
20th century – when cinema was in its early stages – by broad nationalizing processes, when
institutions posed Italian identity and characteristics at the center of cultural discourses.
From that moment on, cinema and each of the other media systems that could influence public
discourses were progressively configured as “spaces of memory”, “hyperspaces”, or «collectors for
multiple previous cultural, iconological and ideological systems» (Brunetta), that collected some of
the most significant symbols and archetypes of national identity. Cinema hence embodied the
perfect device for the realization, at an imaginary level, of the incomplete mission to make the
Italians, or in other words to finally give a solution to the problem of the creation of an Italian
subject (Stewart-Steinberg).
Italian film history testifies to how the «necessity to forge and unify an uneven population, with
little self-consciousness» (Patriarca) has been progressively substituted by an anxiety which,
sometimes in the form of a true existential anguish, reiterates in many, varied ways the idea of the
Italian specificity as an undecided and “schizophrenic” condition, between modernity and
backwardness.
Embodied therefore with drifting mythologies of identity re-foundation and the multiplication of
identities and dis-identities, national cinema, media and visual culture, reaffirm again and again the
antinomic status of Italian specificity and history, i.e. the laborious attempt to be open to the future,
preserving at the same time a «basic caution toward modern civilization» (Bollati).
Possible areas of research, which could be addressed from a theoretical perspective or through
specific case studies, include (but are not limited to):
- History, memory and national identity
- Italian politics and temperament
- Epics and anti-epics: genres “Italian style”
- Dis-identities in Italian cinema
- “Italiani brava gente”: the myth of the “buon italiano”
- Aesthetics of realism in the national tradition
- Masks of Italian-ness
- Journeys to Italy: between mythology and documents
- Portraiture and self-portraiture
- Screenplays “Italian style”
- The rhetoric of beauty and the idea of Italian-ness: bodies and landscapes
- Regionalisms and the national dimension: cultures and languages between the local and
global
- National identity and European policies
- Italian stardom: cinema and the faces of Italian-ness
- The “Italian style” of acting
- Cinema and the economy of Made in Italy, from the sixties to the present
- Italian-ness and its images in international cinema
- Italian professionals and their role in international film and media industries
- Migration, imaginaries, and Italian identity
- Diversity in contemporary Italian film and fiction
- Women professionals and female subjectivities in Italian film and media industries
- Representation of Italian feminisms and their relations with cultural production
- Italian identity and documentary practices
- Italian identity and “film works of cultural interest”
Please send 300-500 word proposals, including 5 keywords, 3-5 bibliographic references and a
short biography, by 10 September 2017 to [email protected]
The results of the selection will be communicated by 30 September 2017.
Official languages of the Conference: English, French, Italian.
Conference fees:
- early registration (before 15 October 2017): 70€ (lecturers and professors); 40€
(independent scholars);
- late registration (after 15 October 2017): 90€ (lecturers and professors); 60€ (independent
scholars).